Marcello è nato perché 2014 è stato freddo e umido e trovandoci alle pendici dell’appenninon sotto il Falterona abbiamo risentito molto del freddo. Avevamo sangiovese bloccati che non maturava e un po’ per scommessa e un po’ per far cassa abbiamo provato a vinificare in bianco il sangiovese e rifermentazione in bottiglia del mosto congelato. Invece di usare zuccheri e lieviti per far ripartire fermentazione usiamo mosto appunto scongelato a primavera che fa ripartire la seconda fermentazione in bottiglia.
Marcello perché molte uve erano quasi “marce” ed ecco questo rifermentato ancestrale che possiamo bere in versione limpida (avendo cura di tenere la bottiglia in posizione verticale una mezza giornata prima) oppure torbido. In ogni caso il liquido ha colore e fascino molto particolari con note appena rosate, luminescenti e poco distinte ma accattivante. La bollicina veicola sensazioni alternanti di dolcezza e correntezza di frutto rosso e nero con note ematiche, terrose e di pellame con note esuberanti e carnose, ematiche. Bocca agile piccante con speziatura costante e martellante tra pepe e bergamotto. Finale di struttura e sapidità, ideali sia per aperitivo che per abbinamenti importanti. Da noi ideale sui cianfagnoni e pecorino toscano.