L’annata calda mette alla prova Marzio e Voltumna su questo vino e questa uva così importanti per l’Italia del vino nel mondo. Il consueto stilema del pinot grigio viene del tutto abbandonato con una vinificazione molto semplice ma senza estremismo tecnico. Non è mai stato dato troppa rilevanza al bianco in Toscana in genere. Vinificazione in acciaio, poca macerazione ma uva molto matura grazie a biodinamica garantisce succo e saporosità.
Dice Marzio “Vogliamo che sia uva stessa che decida (è stata piantata nel 2010) cosa vuole diventare da grande che magari potrà andare verso anfora o più macerazione”. Per adesso il vino è comunque intrigante e ben caratterizzato, lontano dal cliché del pinot grigio inoffensivo che si trova ovunque nel mondo sinonimo di bianco italiano. Questo di Voltumna è di colore grigio ramato molto bello, ricco di mele, caramello, ginestra, rosa, uvaspina ma soprattutto è piacevolissimo al palato con una bella rotondità subito smorzata da alta acidità (quasi lievementi frizzante) e note pepate, con noci e piccantezza che animano insieme alla bella acidità il sorso che chiude quasi salato a ben contrastare il corpo. Annata 2015 calda e particolare quella di partenza ma la stoffa c’è tutta e la mano di Marzio è salda e decisa. Sull’acquacotta alla maremmana ha fatto decisamente il suo.