Il popolo di God Save the Wine è un popolo di ligi osservatori del ritmo della natura e ovviamente non ci lasceremo scappare questo inizio di Primavera per nessun motivo al mondo! Anche se l’inverno è stato mite le giornate uggiose e piovose ci hanno comunque permesso di apprezzare i grandi rossi della tradizione italiana e internazionale mentre adesso sentiamo tutti il bisogno di lanciarsi verso vini più freschi beverini ma non necessariamente più semplici. La tappa da Obika di mercoledi 19 marzo ci permette come ogni volta di approfondire il legame tra il grande vino italiano e uno dei suoi prodotti di punta famosi in tutto il mondo ovvero la mozzarella, ingrediente base non solo di insalate e piatti freddi ma anche di famosi piatti di pasta oltre che ovviamente ingrediente fondamentale della specialità di maggior successo, e redditività (aggiungiamo noi) al mondo ovvero la Pizza.
Dal punto di vista dell’immaginario si parte spesso dall’abbinare questi piatti alle bollicine perché adusi all’anomalia tutta italiana di consumare la pizza con la birra, un connubbio nato per motivi commercialii e di marketing negli anni ’70 per favorire la vendita di birra alla spina in questi locali ma che non ha fondamento organolettico rilevante. Ma si sa che l’immaginario e l’idea che ci formiamo di un abbimamento è spesso più importante di quanto realmente gustiamo in bocca ed ecco allora che mozzarella e bollicine sono un abbinamento da prendere sul serio.
Lo faremo incontrando bollicine classiche e immarcescibili come il paradigma Champagne , il vino più tecnico e poetico del mondo che ha nelle sue espressioni più legate allo Chardonnay le versioni più adatte sia alla stagione che alla mozzarella e la sua delicata grassezza. Sempre di chardonnay si parla in bolle anche in Toscana con due sorprendenti brut dallla zona di Fucecchio e da Montepulciano, due anomalie bianche nel mare toscano rosso che sapranno entusiasmarvi. Spazio ai rosati, i vini più abbinabili del mondo, come hanno dimostrato per anni i soliti francesi con i loro ruffianissimi vini provenzali (e come hanno ribadito Brad Pitt e Angelina Jolie con il loro grande successo rosato enoico…). Sono vini che all’occorrenza hanno il carattere di un rosso ma il corpo di un bianco ma anche la leggerezza di un bianco e la persistenza di un grande rosso. Ecco perché nascono non tanto a sorpresa in grandi territori di rossi come il Chianti Classico e la Valpolicella che ci stupiranno con le loro proposte di sapidità freschezza e note floreali inconfondibili per fragranza e carnosità.
Grande risalto anche per i rossi che si stanno riscoprendo agili e scattanti dopo anni di marmellatosi e massicci vini spesso facili da bere per il primo bicchiere ma molto difficili già al secondo…oggi il pubblico vuole vini dalla cosiddetta “pronta beva” che stiano bene a tavola, che non soverchiano il cibo e i suoi profumi ma che li accompagnano con discrezione e mano salda, vini tra i più difficili da fare perché la tecnologia non aiuta: servono un grande terroir sotto i piedi e un grande manico in vigna e in cantina. Ecco che allora la natura schietta e beverina di molti vini del Chianti, del Chianti Classico e dell’Alto Adige dove la Schiava da secoli produce vini perfetti per piatti semplici e genuini come quelli della tradizione tirolese, lo stesso ruolo che riveste il Sangiovese per nostri salumi e formaggi più leggeri.
Ma ovviamente il piatto forte saranno i vin bianchi, la più grande risorsa per il futuro del nostro paese, vini che suonano in maniera unica e meravigliosa in tanti angoli d’Italia basti pensare alla schiettezza dei vini friulani, alla passionalità dei bianchi altoatesini, alla sorprendente floealità di alcune rare eccezioni bianche in Toscana e l’antica ma nuovissima per qualità e raffinatezza del Frascati, il bianco italiano più famoso al mondo che vi invitiamo a consumare per ri-scoprirlo finalmente a degni livelli.
Tutti vini che oggi hanno passato l’era della barrique e del gusto burroso e nocciolato imitazione di alcune zone della Borgogna e che scoprono una dimensione nuova fatta di croccantezza, sapidità e capacità di esaltare l’intensa fragranza di sua maestà la mozzarella e sua consorte reggente la pizza.
Lista Vini Obika 20 Marzo GSTW
Carpineto (Dudda, Greve in Chianti, FI)
Farnito Spumante Brut Chardonnay
Dogajolo Rosso IGT 2012
Dogajolo Bianco IGT 2013
Dogajolo Rosato IGT 2013
Montellori (Fucecchio, PI)
Montellori Brut Pas Dosè 2009
Bianco Mandorlo 2013
Chianti DOCG 2011
Salamartano IGT Rosso 2010
Vin Santo della Signora 2009
Masi (Gargagnao di Valpolicella, VR)
Masianco Pinot Grigio e Verduzzo delle Venezie IGT 2012
Rosa dei Masi Rosato delle Venezie IGT 2013
Spumante Conte Federico Brut Millesimato
Autreau Champagne (Champillon, France)
Champagne Autrèau Premiere Cru
Champagne Autrèau Premiere Cru Rosè
Champagne Autrèau Prestige Millesime 2005 Les Perles de la Dhuy
Castello di Radda (Radda in Chianti, SI)
Chianti Classico DOCG 2011
Chianti Classico Riserva DOCG 2010
Rosato IGT 2013
Cantina Produttori di Cormòns (Cormòns, GO)
Doc Collio Sauvignon 2012
Doc Collio Friulano 2012 “Magnum”
Cormòns Classico Brut Talento
Vino della Pace annata 2012
La Castellaccia Alessandro Tofanari (San Gimignano, SI)
Vernaccia di San Gimignano 2012
Vernaccia di San Gimignano Gea 2012
Vernaccia di San Gimignano Cyprea 2011
Ciriole Rosato IGT 2013
Ritterhof (Termeno, Tramin, BZ)
Gewuerztraminer Ritterhof Alto Adige DOC 2012
Lenz Ritterhof 2012 IGT
Caldaro Classico Superiore DOC Ritterhof
Castello di Albola (Radda in Chianti, SI)
Poggio alle Fate 2012
Chianti Classico DOCG 2011
Chianti Classico Riserva DOCG 2010
Il Solatio Gran Selezione 2010
Menu a buffet, pizza, mozzarella e le infinite variazioni possibili con i presidi italiani Slow Food!
Tutti i vini e menu a buffet 20 euro
Prenotazione presso Firenze Spettacolo a info@firenzespettacolo.it o direttamenta da Obika,Palazzo Tornabuoni
Via de’ Tornabuoni 16
Tel.: +39 055 2773526
Email: firenze@obika.it