L’Estate non è forse il momento migliore per abbandorsi ai piaceri del vino e dei distillati più impegnativi ma ci resta sempre la possibilità di shakerare il tutto e preparare fantasiosi cocktail dove tutto quando nel resto dell’anno sembra normale e semplicemente buono si trasforma in fresco e dissetante. Vogliamo provare? In edicola su Business People l’articolo completo, qui qualche anticipazione…
Lo chef Moreno Cedroni di Senigallia ha preparato per Bonaventura Maschio un Mojito dove al posto del rum appena invecchiato ecco le Prime Uve Oro, un distillato che unisce la freschezza e la brillantezza della gioventù dell’uva fresca con i profumi più riflessivi ed evoluti del legno. Sempre sul tema Mojito ricordiamo l’ormai “classico” (risale infatti all’Estate 2010) il Mojito degli Angeli ovvero la versione preparata usando il Recioto della Valpolicella “Degli Angeli” di Masi, campione di fama e di gusto che molti avranno avuto modo di assaggiare.
Tra le uve bianche notissime in loco ma semisconosciute appena fuori dalla loro terra d’origine il Pignoletto dei Colli Bolognesi ha indubbiamente un posto speciale e allora grazie all’intraprendenza di Manaresi e dell’Enoteca Giro di Vite di Bologna divertiamoci a riscoprirlo in versione “cremolada”, sorta di sgroppino con vino e frutta fresca di stagione. Restiamo sempre in Emilia Romagna perchè si è appena tenuta (il 21 Giugno) addirittura una manifestazione tematica Vini e Cocktail DiVini dove protagonisti dei cocktail sono stati il Pignoletto Spumante, il Lambrusco e l’Albana Passito diventati parte di tre mix sotto la guida del Responsabile della Mostra Permanente di Enoteca Regionale Maurizio Manzoni e attraverso le mani del barman Marco Canè (online trovate già tutte le ricette vincitrici).
La grappa resta comunque il nostro distillato regina per eccellenza quindi ecco come possiamo, usando le indicazioni della distilleria Bonollo, preparare un grande cocktail usando la grappa invecchiata Of Amarone Barrique (ma sentitevi liberi di usarne anche un’altra grappa molto invecchiata e intensa come profumi, ovviamente buona!) con la ricetta del barman Andrea Sacco.
Sembra strano parlare di cocktail partendo dalle Langhe e per di più da La Morra e dai suoi Barolo fruttati ed eleganti ma invece Gianni Gagliardo oltre gli 11 ettari coltivati a Nebbiolo questa azienda (da cui produce tra gli altri il famoso Barolo Riserva DOCG Preve), ha recentemente lanciato due vini frizzanti particolari chiamati Villa M, uno bianco a base moscato e uno “rosso” a base brachetto entrambi ovviamente frizzanti e dolci. Li possiamo utilizzare (così come altri vini bianchi piuttosto aromatici e dolci) per il Lady M , il Villa M Cucumber o per il robusto Black Villa M and rocks con 9 cl Villa M rosso mescolati con 1 cl liquore di liquirizia e 2 sassolini di liquirizia (amarilli) depositati sul fondo del bicchiere, decorando il tutto con scorza di limone e bastoncino di liquirizia.
Per riscoprire il gusto “punch” dato che siamo a mescolare momenti e stagioni ecco The Fooders, dinamico duo di gastronomi romani, che propongono una serie di punch da paura per i vini della Cantina PieveVecchia in Maremma nel Montecucco (Campagnatico, GR). Per chi non può fare a meno del Prosecco ecco alcuni utilizzi per il nuovo Degagè Santa Margherita ovvero “Degagè onde rock” con 1 cucchiaino di zucchero di canna bianco e ¼ Arancia fresca oppure in versione Margherita che prevede 2 gocce di angostura, 2 cl Rum invecchiato 20 anni aggiunti di Degagè nella “solita” coppa Asti per ottenere il massimo effetto aromatico. Come Rum concediamoci anche il lusso di essere pacchiani e proviamo il nuovo Ron Millenario XO, non certo un campione di understatement ma per una volta all’anno ci si potrà pur permettere uno scivolamento nel vistoso e appariscente, no?