Lorenzo Mazzotta di Villa Calcinaia racconta la nascita di questo raro e prezioso vin santo dai toni scuri dovuti alla presenza particolare di canaiolo (15%) insieme a malvasia (15%) e trebbiano (70%, versione rosa) per oltre 170 gr/lt di zucchero. L’acidità e un velo di tannino del canaiolo aiuta l’incantesimo al naso ma soprattutto in bocca dove i profumi di prugne, farina di castagno, confettura di rosa canina, carrube, fico nero maturo, mallo di noce e liquirizia, cacao, torrefazione, ebanisteria e sagrestia.
Aromi del tempo che il vino ha passato in caratello e che ora nel bicchiere regalano emozioni ad un sorso splendido per freschezza nonostante la dolcezza sopra le righe, un vino che sorprende ed esalta un fine serata anche da solo senza abbinamenti.