In anteprima assaggiamo questo vino giovanissimo (in effetti ancora non sul mercato): un tripudio di frutta e freschezza brillanti tra ribes rosso e lamponi, conditi con note di arancio candito, tabacco biondo, rabarbaro e menta. Un sentore minerale si scorge al naso e accompagna il sorso dove il tannino ancora scalcia ma promette di sostenere il vino ancora per molto tempo, al suo massimo tra un 5-6 anni ma giùà adesso su carne come cinghiale e altra cacciagione vale davvero la pena stappare.
Qui Christian Guiggiani ci racconta come nasce la mappatura dei vigneti aziendali tra cui il cru “Montecasi”: