Da stanotte, sono pubblici grazie a Lizzy e Aristide, i nomi delle cantine coinvolte nello scandalo del vino contraffatto. Oggi L’Unione Italiana Vini ha rilasciato il seguente comunicato:
L’Unione Italiana Vini sul sequestro di vino sofisticato
Unione Italiana Vini plaude alle azioni di sequestro di vino sofisticato condotte in queste ore su tutto il territorio nazionale con grande efficacia dalle forze dell’ordine.
È la dimostrazione che in Italia i sistemi di controllo che garantiscono il massimo livello di genuinità delle nostre produzioni vinicole a tutela del consumatore funzionano, e funzionano bene.
Unione Italiana Vini auspica che le indagini facciano presto piena luce sulle responsabilità soggettive e sulla reale entità della frode e ribadisce che si tratta di un atto criminale che va punito.
Quanto accaduto non può e non deve ribaltare l’immagine di un settore sano, né può compromettere un comparto produttivo serio ed affidabile che rappresenta una voce fondamentale della nostra bilancia agroalimentare e una ricchezza del tessuto economico e sociale italiano.
Unione Italiana Vini invita inoltre ad un’attenta riflessione generale sulla presenza nel mercato di prodotti venduti a prezzi decisamente poco giustificabili alla luce dei notevoli rincari del prezzo delle uve e dei costi di produzione registrati nel corso dell’ultima vendemmia.
Consapevole che la tutela del consumatore e la garanzia qualitativa e di sicurezza alimentare dei prodotti sono la condizione irrinunciabile dell’attività imprenditoriale, Unione Italiana Vini in questa direzione ogni anno investe ingenti risorse in specifiche collaborazioni dei propri laboratori con il mondo universitario, oltre a quelle già efficacemente sperimentate con i più qualificati operatori del trade.
Nel frattempo, sto comunicando le novità ai blog internazionali che conosco, almeno un pò. Vedi Vinography (in Inglese) e Winzerblog (in tedesco) . Almeno così ( con i nomi) mostriamo che non siamo bravi sono a gridare allo scandalo ma anche (si spera) a fermare i responsabili…(semprechè di nuovo non aprano i sigilli).