Un solo tipo di malto, classicissimo (pils) che permette di esaltare il luppolo (unico) usato. Siamo dalle parti del Rheinheitsgebot e la purezza tedesca dell’idea di Birra, senza altre aromatizzazioni e procedimenti particolari. Il naso è fiori di campo, malto, nota penetrante di luppolo quasi mentolato, fieno e fiori bianchi.L’amaro si fa sentire parecchio in bocca ed è una costante delle birre de l’Olmaia. Il gioco con il cereale funziona ad ogni sorso però, rinfresca senza appesantire e il corpo è straordinariamente leggero grazie anche ad una schiuma vivace. Perfetta su piatti grassi (salsicce alla griglia? arista al forno?) e su pizze con formaggi molto persistenti e cremosi, noi ce la siamo gustata su alcuni marzolini appena stagionati e soprattutto le crespelle al forno con asparagi e ricotta, yum!
A Febbraio 2010 c’è stato l’sordio nel birrificio del “nuovo” luppolo e quindi le prime cotte sono più amare di quelle che potrete trovare in commercio in questi mesi.
Ecco Moreno che ci racconta come si è arrivati alla ricetta attuale:
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Rifermentata in bottiglia
Alc. 5,5% in Vol.
Scheda La5 in formato .pdf