Un’annata calda e siccitosa si abbatte sul piccolo vigneto giardino di Paolo Tronci ma il bosco circostante e la gestione oculata di verde e suolo permette di uscire a testa alta dal confronto. Questa seconda uscita del D’Assolo come sempre è a base di solo sangiovese e trascorre due anni in rovere di media grandezza. Nel naso ha polpa di frutto nero e rosso tra more, amarene, viola candita e un bellissimo bergamotto.
Completano il naso tabacco biondo e spezia ma tutto giocato con sorprendente freschezza e intensità. Sorso con ancora bottiglia da fare per esprimersi al meglio ma già bellissimo da godersi su Petto di oca al mosto e maché di topinambur di Paolo Gori.