zuppa

Domaine Pieretti Rosè Nielluccio e Alicante 2023 Rosè Coteaux du Cap Corse

Il rosa è pane quotidiano per i corsi e per i francesi dirimpettai della Provenza che qui sono forte fonte di ispirazione stilistica almeno per il colore. Già dal naso invece questo rosa Coteaux du Cap Corse mostra originalità e vigore insoliti per la Francia rivelando il carattere isolano unico del sangiovese e della Grenache combinati.

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Domaine Pieretti Muscat de Cap Corse Vdn

La dolcezza del Cap Corse in una vino dai sapori special, un Vin Doux Naturel che riassume il fascino della malvasia mediterranea con il territorio selvaggio del dito della Corsica. Note di mango, albicocca, datteri, fico maturo e miele di acacia si mescolano a note agrumate e candite, crema e vaniglia e un’idea di affumicato intrigante dalla sottile vena ferrosa e iodata.

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San Ghjuvà Reserve Nielluccio 2021 Vin de Corse

Un sorprendete rosso che racconta cosa sarebbe stato se il sangiovese fosse nato in Francia invece che in Romagna e Toscana…Esploriamo con questo vino il lato selvatico e ombroso del nielluccio corso con un susseguirsi di amarene, ciliegie mature, more di rovo, viole candite e poi tabacco, anice e macchia mediterranea.

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Domaine Casanova Vindigène 2020 Cargaghjiolu Neru 100%

Un sorprendente vitigno rosso quasi dimenticato, se non in Corsica o Sardegna e analogo alla parraleta spagnola, viene utilizzato da Vins Casanova sulla Isle de Beautèe per realizzare questo rosso piacevolissimo, speziato eppure mai pesante. NAso di macchia mediterranea, carrube, ligustro, timo, verbena e tanto frutto di bosco, sorso dal tannino piccante senza mai rivelarsi aggressivo.

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San Ghjuvà  Reserve Vermentino 2022 Vin de Corse

Il vermentino (o rolle o malvoisie da queste parti) ama il mare e lo si sente benissimo in questo vino roccioso dolce e profumatissimo con il suo inconfondibile mix di spezie erbe aromatiche mediterranee (salvia, timo, maggiorana, origano) e note fruttate. Arancio , albicocca e lieve tropicale accompagnano anche il sorso meno impegnativo di quello che il naso ricchissimo facesse immaginare .

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Malvasia Boccadirosa Luretta 2022 Castello di Momeliano

Il legame con De Andrè nasce dall’amicizia dei proprietari di Luretta Castello di Momeliano con il cantautore genovese in una collaborazione che non è andata oltre questo primo vino. Ma è già un bellissimo vino struggente come la canzaone cui subito lo abbiniamo. Note floreali (il geraniolo della rosa si sente tantissimo ma non solo) ma anche giaggiolo, tanti agrumi, sapidità incalzante e note mediterrane e di erbe officianali come verbena e spigo.

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Caravaggio Rosso IGT Cantine Romagnoli 2020

Un particolare rosso da parte di Romagnoli, specialisti in genere con il metodo classico, con una parte di uva stramature di croatina a unirsi con merlot e barbera a dimostrare che anche su queste terre (in particolare siamo sulle Terre Rosse) si possono ottenere concentrazione e ricchezza sontuose. Naso di sottobosco, mirtillo, prugna, caramello, tostature vanigliate e frutta secca. (altro…)

La Tosa Malvasia Colli Piacentini Passito L’Ora felice 2022

Stefano Pizzamiglio è uno degli esteti della malvasia e uno dei pù profondi conoscitori del territorio e del vitigno. Il suo passito gioca più su freschezza che densità, e che vuole ricordare l’autunno nel suo complesso a partire dal bellisismo nome. Una tipologia bevibile ideale per fine pranzo dove non ci si può appesantire troppo. (altro…)

Malvasia 1960 dolce spumante Cantina di Vicobarone

Il prototipo della malvasia vendutissima nel territorio e in tutta l’Emilia, questa versione frizzante della Cantina di Vicobarone a basso alcol (7,5%) mostra bene la duttilità del vitigno nel dare queste versioni scacciapensieri splendide e raffinate pur restando semplicissime da bere. Nel naso non solo rose, floreale e fruttato giallo e agrumi ma anche rinfreascanti note erbacee e mentolate.

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Ca’Viola Rangone Langhe Nebbiolo 2021

Il Langhe Nebbiolo di Ca’Viola con questa annata prende un suo nome specifico a sottolineare ancora di più il legame con la terra dove nasce, proviene infatti dai Conti Rangone di Montelupo Albese, antichi proprietari delle terre dei vigneti. L’annata 2021 spinge benissimo e rende questo nebbiolo un portento di immediatezza , succosità e grazia senza esagerare in struttura e tannicità che pure si sente. (altro…)