Paolo Gori racconta il cinghiale alla quinta ovvero cinque modi di usare il cinghiale in cucina e volendo anche per un pasto completo dall’antipasto al dolce. Si parte con il prosciutto abbinato a carciofi sott’olio e un grande vino rosa quindi si passa alla farinata gialla versione rinforzata con brodo con testina del cinghiale. Come primo le tagliatelle con il sugo del Cinghiale in umido (senza macinatura ma tenuto grossolano). Quindi si arriva al piatto principale ovvero il Cinghiale in Dolce e Forte e infine la schiacciata alla fiorentina preparata con lo strutto del cinghiale stesso.
winetasting
Venerdi 18 marzo Ornellaia e Cinghiale in Trattoria!
Finalmente in sala dopo due anni di rinvii venerdi 18 marzo l’attesissima serata che vedrà il più sontuoso dei piatti toscani ovvero il cinghiale e dolce e forte con la sua irruenza e saporosità a confronto con Ornellaia, il grande vino di Bolgheri che ha sedotto il mondo. L’annata scelta è la “Solare” 2017, in forma splendida in questo momento. Per l’occasione Paolo Gori ha preparato un menu di altissimo profilo con il cinghiale in tutte le sue declinazioni, ideale per essere valorizzato dai vini in abbinamento.
Losi Querciavalle Vin Santo del Chianti Classico DOC Querciavalle 2006
Un VinSanto fatto con il cuore dalla famiglia Losi in piena zona Classico Berardenga che ne sfrutta il calore e l’energia in maniera sublime e coinvolgente. Deriva da una selezione di Malvasia e Trebbiano (circa 50 e 50), che sono lasciate appassire da settembre a dicembre su dei ganci sospesi, da permettere un appassimento omogeneo e che permette di dare un colore più dorato al prodotto finale. Fermentazioni e invecchiamento si svolgono in caratelli di diverse dimensioni e legni (castagno, ciliegio, acacia, rovere, ginepro) per circa 10 anni e il risultato è davvero un vino della tradizione, con buon equilibrio, lunghezza e piacevolezza in bocca che non ha mai troppa dolcezza, anzi.
San Felice Chianti Classico Gran Selezione DOCG Poggio Rosso 2007
Dal vigneto sperimentale in collaborazione con l’Università di Siena San Felice è stata l’azienda che ha selezionato e ridato al Chianti Classico il Pugnitello che qui è co-protagonista con il sangiovese di questa (allora) riserva. Non solo riserva però, il Poggio Rosso è sempre stato un vigneto cru con suolo di galestro di alberese e marne che insieme al clima caldo e intenso della zona ha sempre garantito risultati straordinari anno dopo anni.
Villa a Sesta Chianti Classico Gran Selezione DOCG Sorleone 2105
Villa a Sesta è una tenuta di oltre 1000 ettari di cui 50 a vigneto ricchissima di storia, un avamposto strategico senese nella centenaria lotta contro Firenze e ora una delle tenute più affascinanti della zona. Questa Gran Selezione proviene da una zona molto alta oltre 500 mt slm con suolo molto pietroso a snellire ed esaltare la freschezza del sangiovese che cresce sopra.
La Lama Chianti Classico Riserva DOCG Terzo Movimento 2014
Ecco una piccola chicca di azienda della Berardenga con una riserva da vigneto cru prodotta ogni anno in sole 2000 bottiglie da sole uve sangiovese. I lunghi anni tra botti e bottiglia lo rendono fine e snello con un frutto che si distende agile tra ricordi di lamponi in confettura, resine, olive, torrefazione leggera, cacao e liquirizia. Una nota forte e ben tratteggiata di amarena lo accompagna al palato dove sfoggia tannini di bella grana e nitore.
Villa di Geggiano Chianti Classico Riserva DOCG Villa di Geggiano 2015
Siamo nella Berardenga piena e con vigneti ed esposizioni che ne sottolineano la ricchezza e l’eleganza senza perdere di vista freschezza e sapidità. Nella loro riserva , Villa di Geggiano usa una parte di cabernet sauvignon di una vigna ormai più che trentennale quindi pienamente chiantigiana come espressione. In effetti questa riserva si rivela di ricchezza notevole per le note scure di frutta di bosco e la nota pepata che lo attraversa a più riprese nella beva.
Terra di seta Chianti Classico Riserva DOCG Terra di Seta 2016
La famiglia della Seta nasce con Daniele e la moglie Maria acquista questa tenuta nel 2000 uscendo con il primo vino nel 2006 e la Riserva nel 2010. I vigneti sono molto esposti e ventilati come tutta Castelnuovo Berardenga del resto con vista tra le Crete e i Monti del Chianti con una vegetazione intorno molto variegata. Questa Riserva è 100% sangiovese e gioca su eleganza e finezza del vitigno senza mancare di importanza di beva e capacità di abbinarsi ai piatti come la Carbonara di Tartufo nero su cui l’abbiamo provata noi.
Fattoria di Corsignano Chianti Classico Gran Selezione DOCG L’Imperatrice 2013
La carta dei Tarocchi dell’Imperatrice sottolinea l’opulenza e la fantasia femminile nonché il suo potere creatrice e si addice molto a questo vino bandiera di Fattoria di Corsignano. Una quota di galestro di alberese e l’argilla della Berardenga si sente molto bene in questo vino che incarna bene il vino della Berardenga da conservare e apprezzare con la dovuta calma.
Tolaini Chianti Classico Gran Selezione DOCG Montebello Sette 2015
Un cru aziendale in quel di Vagliagli da uve e nome alla Gran Selezione di Tolaini che esalta il sangiovese di questo vigneto su limo e argilla e molto scheletro. Venti giorni di fermentazione e macerazione poi 18 mesi in botti di medie dimensioni ne giustificano intensità e ricchezza di aromi e rimandi balsamici. In bocca si rivela un vino scattante, sapido, netto, agrumi, pepe, sale, di grande intensità fruttata tra ciliegia marasca, fragole in confettura, cuoio e cardamomo.