Dall’esperienza di Giacomo Baraldo in Waipara (isola sud della Nuova Zelanda) nasce questo Pinot nero territoriale grintoso e dolcissimo all’esordio nel bicchiere. Note di frutta di bosco rossa e nera cangianti e intriganti che rapiscono immediatamente insieme a felci sottobosco e foglie autunnali sempre punteggiato di spaziatura dolce e ricca.
wine
Elena Casadei Trebbiano Igt Toscana 2019 Le Anfore
L’antica varietà bianca toscana per eccellenza, il trebbiano, viene continuamente e progressivamente riscoperta da molti vignaioli e aziende in cerca del grande vino bianco toscano. Oltre a nuove giaciture e luoghi di impianto migliori per i vigneti si studiano i migliori metodi di vinificazione e dopo la stagione della barrique che non ha lasciato grandi ricordi ecco che è l’anfora ad essere oggetto di attenzioni, per lo meno da parte di Elena Casadei e del suo gruppo di lavoro.
Questo Trebbiano coltivato nella fresca Rufina passa 120 giorni a contatto con le bucce prima di finire il suo percorso in anfora per altri 4 mesi. Il risultato è dorato ma non ossidato, ricco di note gialle di fiore di campo e ginestra, pesca succosa , mela annurca e cotogna, tocchi di miele e zafferano e frutta candita. Al sorso si rivela spigliato con tocchi di opulenza senza mai sfociare nella noia o pesantezza, anzi unendo in maniera notevole il carico di frutto con una spina acido sapida ben conservata dal passaggio in anfora. Ottimo su Crostino ai fegatini ed erba porcellana di Paolo Gori.
Giacomo Baraldo “l’Affacciatoio” Vino Bianco 2018
Il lavoro in Borgogna sullo chardonnay permette a Giacomo Baraldo nella sua San Casciano dei Bagni di affrontare la delicata sfida del bianco più famoso del mondo. Lo fa in punta di piedi ma con eleganza e decisione usando metodi ossidativi in legno sempre bilanciati dalle fecce a proteggere dagli eccessi. La maturazione graduale del vino in legno rilascia note fruttate e floreale delicati ma intriganti e persistenti, sfumature agrumate e tanta sapidità al palato mista a note fumèe.
San Michele Appiano Alto Adige “Comtess” Gewuerztraminer DOC Passito 2018 St Michael Eppan Kellerei
Non è mai troppo tardi per innamorarsi o re-innamorarsi del gewurztraminer e questo potrebbe aiutarvi a riavvicinarvi alla categoria. Il Comtess di St Micheal Eppan nasce da vendemmia tardiva (22 dicembre) di gewuerztraminer ed è un vino che dal 1989 cerca di far rivivere la magia dei dolci austriaci e tedeschi, appassiti e muffati in vigna per dare esplosione di gusto ma poi in realtà è stato prodotto poche volte per via del clima.
Giacomo Baraldo il Pergola” 2018 Toscana Bianco (grechetto Macerato)
Il grechetto altrimenti detto “pulcinculo” rappresenta una straordinaria varietà bianca del centro Italia e da ogni anno vita a straordinari bianchi e vin santi. La sua buccia e la capacità di appassirsi senza essere rovinata da muffe viene sfruttata da Giacomo in due sensi: da una parte con una macerazione stile Carso per estrarre note aromatiche e intensità di gusto e dall’altra facendo attaccare i grappoli dalla muffa nobile.
Cantine San Marzano Sessantanni Primitivo di Manduria DOP 2016
Il vino che ha reso celebre Cantine San Marzano e contribuisce alla sua fama in Italia e all’Estero è sempre il Sessant’anni che nasce dall’omonima valle, circa 40 ettari tra Tarano e Sava nella culla del Primitivo di Manduria da vigneti ad alberello di almeno sessant’anni di età su terreni rossi con substrato calcareo, ossidi di ferro e affioramenti rocciosi frequenti. Malolattica in acciaio e poi 12 mesi di barrique per l’edizione 2016 che si pone come una delle più convincenti di sempre.
Nittardi Castellina in Chianti Chianti Classico Belcanto 2017
Leon Femfert ci racconta la storia del rapporto della sua famiglia con l’Italia e con quel posto speciale che è Nittardi nella zona alta di Castellina in Chianti. Il loro Chianti Classico Belcanto omaggia nell’etichetta Michelangelo Buonarroti che appare in 8 spicchi che rappresentano suoli e vigneti della tenuta, un mosaico di suoli e componenti che rendono unici i vini di questa proprietà. Forza ed eleganza i tratti fondamentali dei vini di Castellina con un frutto preciso sempre dritto e quasi esplosivo.
Cantine San MarzanoTalò Malvasia Nera Salento IGP 2018
Talò è il cognome più diffuso tra le famiglie che fanno parte dei conferitori di Cantine San Marzano e la linea che comprende diversi vini ne identifica il legame con il territorio. Questa malvasia nera è uno degli autoctoni meno conosciuti e frequentati d’Italia ma sa regalare emozioni e originalità non comune. Naso intenso di frutta intensa al punto che sembra quasi affumicato e gomma, fragole e prugna in confettura misti a carrube, senape e morositas, mallo di noce, mandorla, cacao.
San Michele Appiano Alto Adige Schiava DOC “Pagis” 2019 St Michael Eppan Kellerei
Il vitigno più coltivato in Alto Adige e un tempo l’uva che rappresentava la quasi totalità del vino prodotto è la Schiava, localmente chiamata appunto Vernatsch che oggi si trova nel ruolo scomodo del vitigno moderno per eccellenza. Poco alcol tanto profumo e tannino che si presta al consumo fresco, è un vino accattivante e solo apparentemente semplice che diventa piacevolissimo a tavola come nel nostro caso a suo agio dal baccalà mantecato fino alla zuppa di ceci e asparagi ma arrivando anche alla faraona.
Château les Croisille Le Croizillon Cahors AOC Malbec 2018
Torniamo nella Francia continentale, e precisamente in Cahors, la regione del Malbec, origine del mito dei vini “neri” di questa zona. L’avventura della famiglia Croisille comincia nel 1979 quando Cécile e Bernard affittano una proprietà abbandonata nel terroir dei Causses de Luzech. Ristrutturano e ridanno vita a queste terre che diventano poco a poco delle particelle dove il Malbec è Re.