Un vino che mostra benissimo come gli Etna bianco annata siano davvero dei vini allo stesso tempo legati al loro terroir ma anche capaci di proiettarsi in una dimensione mediterranea e sottilmente marina. Il caricante del Villa dei Baroni bianco di Carranco mostra un naso come sempre reticente e dimesso tra fiori bianchi e fruttato giallo appena accennato in cui emerge bene la nota pirica del terroir etneo per poi farsi decisamente più interessante al palato.
vulcano
Palmento Carranco Etna Rosso Villa dei Baroni 2020
Al naso gli Etna rosso annata sono dei vini davvero incantevoli e questa 2020 di Palmento Carranco versante nord etneo non fa eccezione. Note di lamponi, ribes rosso e nero, ciliegia durone, insieme ad una nota ferrosa lasciano spazio anche a note che ricordano pesca e albicocca rendendolo alla cieca molto simile a certi bianchi mediterranei.
Borgogno Barolo DOCG 2020
Annata classica per un Barolo che più classico non si può eccetto i pochi difetti che questa DOCG poteva mostrare in altri anni. Il Borgogno 2020 sfoggia eleganza e raffinatezza di viole, rosa damaschina, ribes rosso, lamponi in confettura e melograno, pepe nero, liquirizia e incenso in un quadro di leggerezza e armonia dolce che qualche tempo fa non raggiungeva con questa costanza.
Palmento Carranco Etna Rosso Contrada Carranco 2019
Il versante Nord dell’Etna è quello protetto dai monti Colla e Nebrodi: ha un clima secco e poco ventoso, caratterizzato da molte contrade, che non sono altro che le colate laviche diverse avvenute nel corso dei millenni. Ognuna con una conformazione diversa e composizione diversa: i vini sono più concentrati e diversificati da contrada a contrada, non solo rispetto agli altri versanti. E’ una zona da sempre vocata per i rossi , molto eleganti e longevi e questo sontuoso rosso di Palmento Carranco che prende il nome della contrada omonima non fa eccezione.
Venerdi 24 Febbraio BAKKANALI in trattoria
Anteprima mondiale per i vini di Sebastian Nasello e Ugo Fabbri sull’Amiata, un crogiuolo di sensazioni terremotanti e suadenti come pochi ne abbiamo visto in Toscana di recente. Assaggeremo tutti i vini appena usciti sul mercato e qualche scorcio del prossimo futuro.
Etna Bianco Doc Superiore 2017 Barone di Villagrande
Da carricante e tocco di catarratto, un vino esemplare del versante di Milo dell’Etna, il migliore per i bianchi. Le note sono moderne, fresche, gessose e vulcaniche con il frutto sempre un passo dietro alle note floreali, iodate e speziate. Tocco sapido affumicato leggero gesso e petricore al naso , lama d’acciaio e opulenza insieme figlio di annata ricchissima che al palato esplode in albicocca e fragole più vaniglia e cipria .
Sicilia vs Toscana, Nerello vs Sangiovese domenica 7 ottobre per la Milano Wine Week!
Si scaldano i motori della Milano Wine Week e comincio a presentarvi gli eventi dove sarà protagonista il sottoscritto come relatore…ci sarà da divertirsi! Nell’ambito della Milano Wine Week avremo propio in apertura Tenute Piccini (che avrete conosciuto già in qualche God Save The Wine negli scorsi mesi) a presentare domenica 7 ottobre alle ore 15:30 la sfida Sicilia vs Toscana, autoctoni a confronto!
Barone di Villagrande 1727 Etna Rosso Doc Villagrande 2012
Rosso vulcanico classico ma con una dose di colore in più grazie all’affinamento in botti di castagno (costruite a Marsala) nel solco delle tradizione secolare della zona offre un naso classico etneo intrigante piccante e lievemente affumicato con frutta di bosco, resine, mallo di noce. (altro…)
Barone di Villagrande Etna DOC Rosato 2015
Un rosato da un uva (il nerello mascalese) che in genere da’ vini quasi rosati anche se vinificato in rosso non poteva che far nascere un vino così quasi impalpabile. Ma è solo un’apparenza perché già dal naso i profumi sono ficcanti originali e saporiti tra fragole melograno e tocchi affumicati che suggestionano pensando a dove questo vino vede la luce. (altro…)
Barone di Villagrande Etna bianco Doc superiore 2015
Dall’unico versante dove la doc Etna diventa “superiore”, un bianco che nasce in una zona particolare dal microclima unico che vede piovere 10 volte tanto che nel resto della regione. Note principalmente sapide spezzate e balsamiche che emergono ben prima del frutto e del fiore che pure sono ben presenti con toni agrumati di pompelmo e arancio giallo e acacia e sambuco. (altro…)