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Sergioveto IGT Toscana 2001 Rocca delle Macie (in magnum)

Grandissimo vino da una grandissima annata, ha mantenuto le promesse di quando era giovane ovvero scordarsi i rimandi alla barrique e affinando i propri tannini. Il risultato è un vino che incanta al naso grazie soprattutto al sangiovese e la sua gamma brunellesca di amarena, canditi di agrumi e rimandi a cuoio e pellame. (altro…)

Rocca delle Macie Occhio al Vento IGT Maremma 2009

Classico vermentino di maremma, colore piuttosto acceso e dorato, al naso è prima salvia e rosmarino che note fruttate di pesca e solo poi si sentono i primi fiori bianchi (tiglio e biancospino). (altro…)

Sergioveto IGT Toscana 2005 Rocca delle Macie (in magnum)

Sangiovese 80% e Cabernet-Merlot  20% rappresentano una formula in via di dismissione da parte di Rocca delle Macie che traghetterà questo vino verso il Sangiovese 100% già con il 2010, annata nella quale i nuovi vigneti di Sangiovese entreranno a regime interessante. Ma questo vino è piuttosto esemplare per raccontare un modo di fare i supertuscan che in certi casi può avere ancora una sua ragione d’essere…. (altro…)

Fiammetta Nizzi Grifi e la scoperta dell’Olio alla Chianti Classico Collection con un mini corso

Durante l’anteprima del Chianti Classico spazio anche all’Olio DOP, per capire le differenze tra le cultivar più diffuse (leccino, frantoio e moraiolo ma li sapreste riconoscere alla cieca?) e anche capire la zona di provenienza. Per farlo, appuntamento alla Leopolda domani mercoledì 15 Febbraio durante la Collection 2011 come ci ricorda Fiammetta nel video. (altro…)

Rocca delle Macie tra presente, futuro e…la Riserva Chianti Classico 1997 (in doppia magnum)

Rocca delle Macìe è forse uno dei nomi che tutti conoscono nel Chianti Classico, principalmente per via della ubiquità della produzione, che in effetti è possibile trovare ovunque in Italia in negozi di ogni tipo. All’interno della gamma (esplorabile nel sito appena rifatto, dotato anche di un blog Rockablog) si intuisce una doppia anima, una volta alla tradizione chiantigiana e al sangiovese, e l’altra che esplora nuovi orizzonti con  però un gusto “Castellina” (in Chianti) che ritorna prepotente in molti vini aziendali. (altro…)

La svolta verde di Salcheto, buono giusto ed ecocompatibile: la qualità off grid esiste a Montepulciano

In mezzo ad una serra direi è il momento migliore per parlare del progetto di ecosostenibilità di Salcheto, con la loro attività carbon free. Che vale tanto e dà maggior enfasi alla qualità dei vini dell’azienda, da sempre capace di grandi prodotti nel Nobile di Montepulciano, il Rosso e anche questo sorprendente rosato.

Ne parliamo con Roberto Bosticco, direttore commerciale dell’azienda. (altro…)

Con Elisa e Lanciola, dalle antiche terre dei ricci nella serra delle farfalle per scoprire il terroir dell’Impruneta

Leoni, galli neri, farfalle e ricci sono gli animali che si possono incontrare parlando di una realtà come Lanciola in una serra piena di farfalle durante God Save The Wine. Con Elisa Dabizzi, proprietaria dell’azienda, parliamo dei vini simboli di Lanciola, dal Terricci al RiccioNero Pinot il cui scopo è uno solo, ovvero raccontare il terrori particolare dell’Impruneta, a cavallo tra Firenze e le colline del Chianti Classico. (altro…)

Biologico e non solo, il sogno di Bulichella e di “Hide” in Val di Cornia

Con Alessandro, factotum storico di Bulichella, parliamo a God Save The Wine in mezzo alla farfalle del progetto di Bulichella e in particolare della scommessa del biologico in Val di Cornia e di come si fa a tenere nascosto del Syrah al signor “Hide”…e anche che macchina storica è quella disegnata in etichetta! (altro…)