L’aspettativa fondamentale per il 2013 potrà essere (ancora?) legata al vino biologico che va spiegato ai consumatori nei dettagli perchè l’etichettatura e le regole europee non sono così chiare e trasparenti per tutti. La coscienza diversa dei consumatori porta a consumare meno meglio e più sano e i vignaioli dovranno farsi trovare pronti a comunicare e spiegare le differenze tra prodotti convenzionali e non. (altro…)
via tornabuoni
Vermentino vino del futuro e non solo nel 2013, ma occhio alla tipicità territoriale. Intervista con Ivan Giuliani a Terenzuola
Un vitigno che regge stress idrici e calore e che dona profumi accattivanti e minerali, ovvio che il Vermentino stia attirando attenzione dalla Cina fino agli Stati Uniti passando per l’Australia. A maggior ragione occorre nei territori storici mediterranei (Corsica, Sardegna, Costa Toscana e Ligure) investire sulle caratteristiche che il territorio regala ai vini prodotti con questa uva. (altro…)
Per il 2013 allargare i nostri confini nel bicchiere e nella testa, intervista a Roberto de Filippo da Montefalco
La scommessa all’est in cerca delle origini del vino europeo ha portato Roberto de Filippo da Bevagna fino in Romania e ancora più all’est, quasi un vaso di Pandora di vitigni autoctoni da riscoprire, un secondo mondo del vino molto diverso dal “nuovo mondo” enoico. (altro…)
Nel 2013 si vedranno i primi “Terre di Pisa”, un modo di rivalutare la Valdera come zona del futuro, con Podere la Chiesta
Difficile sperimentare e “provare” con il vino, l’annata ci segue o non ci segue ma quasi sempre il vino sarà migliore di anno in anno se l’attenzione e il lavoro rimane grande. Nella Valdera si produce vino da secoli e solo oggi c’è riscoperta turistica ed enologica della zona, una zona terra di mezzo tra sangiovese storico e nuovi territori della costa, anche se il mare con i fossili nel terreno non manca certo da queste parti… (altro…)
Nel 2013 un territorio che dal 900 a.C. produce vino può guardare con ottimismo al futuro, come Pagani de Marchi da Montescudaio
C’è la crisi e i soldi sono sempre meno ma ormai è una condizione standard con cui convivere quindi il concetto di qualità prezzo deve essere fondamentale e al contempo bisogna comunicare la storicità di una zona come Montescudaio che è antichissima e peculiare. (altro…)
Nel 2013 non esiste più un consumatore tipo, serve strategia territoriale come quella di Fattoria di Fibbiano
Non si possono definire consumatori tipo e profili di persone sui cui gusti adattare e modellare i propri vini. I mercati sono troppo vari per questo e il modo di lavorare sarà seguire il territorio e le sue potenzialità senza stravolgerlo. (altro…)
Rispetto dei vini veri e che rispecchiano un territorio, la sensibilità del 2013 per Fabio Cenni di Colle Santa Mustiola
Se fai vino in un posto dove prima di te lo facevano gli Etruschi capisci che non succede niente per caso nel mondo del vino. (altro…)
Educazione al vino e alla sua storia, ecco l’obbiettivo del 2013 per Poderi Boscarelli Montepulciano
La riscoperta del vino e della sua storia e uno sforzo da parte del consumatore per venire incontro a chi fa il vino in maniera schietta e territoriale dopo tante attività e manifestazioni tutti devono fare del suo per aumentare la conoscenza e la fruizione del vino. (altro…)
Autoctoni e naturalità ma soprattutto consumatori attenti come non mai, ecco il vino nel 2013 per Davide De Ranieri di Badia di Morrona
Il consumatore si è evoluto e non si accontenta di pochi dettagli e non tollera la superficialità. I vignaioli sono chiamati ad un impegno di comunicazione sempre maggiore in questo 2013. Da Terricciola ad esempio da seguire la riscoperta dei vini territoriali e schietti come quelli di Badia di Morrona. (altro…)