Capolavoro assoluto di come può e deve essere un grande vino italiano. Personale caratteristico e irreprensibile per colore intenso e giovane (ancora si vede del porpora!) , naso in equlibrio dinamico tra floreale di giaggiolo , lampone e fragola in confettura, ribes e tabacco, note ematiche, sandalo, alloro, anice stellato. (altro…)
verticale
Sagrantino Di Montefalco 25 Anni Caprai DOCG 1999
Colore vispissimo e residuo porpora evidente, naso carnoso e fruttato, freschissimo (gli dai 5 anni di meno alla cieca), ribes nero e rosso, cannella, liquiriza e tabacco e ginger appena accennato. Bocca ancora freschissima, tannino liscio e sontuoso, ma con residuo di evoluzione interessante, alcol inavvertibile, acidità da soft drink. (altro…)
Collepiano Sagrantino Di Montefalco Caprai DOCG 2006
Ultimo nato e scalciante e impetuoso, naso intenso e avviluppante di mora, prugna e lampone, floreale di viola e liquiriza. Bocca che quasi non si tiene, puntuta e tannica ma da cui ci si lascia graffiare volentieri. tutto sta nell’avere il piatto giusto davanti, per esempio noi sul Capriolo alla mirra e patate dolci ci siamo divertiti parecchio…
Dopo il salto, il video della degustazione e delle note di Marco sulla tipologia di vino. (altro…)
Il Sagrantino di Montefalco spiegato da Marco Caprai
Prima o poi (molto poi) gli dedicheranno un monumento a Montefalco visto che il ruolo di Marco Caprai nel miracolo di questo vitigno di nicchia che è diventato uno degli emblemi del Made in Italy nel mondo è indiscutibile. Come è indiscutibile che sentire MArco parlare della nascita del Sagrantino, dell’impegno della sua azienda e di come dagli orti cittadini si siano recuperati i cloni per far rinascere la coltivazione di questo vitigno è sempre affascinante. (altro…)
Forever young
Scomodiamo gli Alphaville stavolta, o almeno andrebbero scomodati per questa magnum c (Il Sodaccio 1985 di Montevertine) capace di riassumere in sè tutta la grandezza possibile remota e forse non più replicabile di un terroir tra i più grandi al mondo, facendone semplicemente uno dei miei assaggi migliori di sempre. Ma assaggiare degustare ed esaminare alcuni tra i più rappresentativi Chianti Classico 1985 con l’Enoclub di Siena di Davide “Brozzi” Bonucci ha portato molto in luce e aperto molte questioni che forse ancora aspettano di essere risolte. (altro…)
Bucerchiale Rufina Riserva Selvapiana 1999
Vino migliore della serata, annata con 30% di barrique nuove record per l’azienda. Naso un pò grandeur, frutta tossa in confettura, mora fresca, pepe nero, tabacco da pipa, leggera evoluzione nel pellame nobile. Bocca sontuosa e perfetta in ogni componente, corpo ,acidità, freschezza, tannino integrato e stuzzicante. Finale di frutta rossa e nera di bosco, pepe rosa.
Di seguito il video, PS da Burde in carta ed in enoteca a 45 euro. (altro…)
Bucerchiale Rufina Riserva Selvapiana 2006
Ultimo nato, ancora un pò irrequieto. Naso bellissimo con scorza d’arancio, thè, leggero sottobosco, mirtilli e mora,bocca sapida e arcigna, riconscimenti di macchia mediterranea, mirto, alloro, erbe aromatiche e si va quasi fino al balsamico.
Bocca ipergiovane e quasi aggressiva, ma ci si lascia sconvolgere piacevolmente…
Di seguito il video: (altro…)
Bucerchiale Rufina Riserva Selvapiana 1978
Emozionante conoscere un vino di 31 anni…Federico ci dice annata non male ma soprattutto la primissima dove il vigneto è stato usato interamente e esclusivamente per questa etichetta, sotto la supervisione di Franco Bernabei. Praticamente l’anno zero del “moderno” Bucerchiale! Colore splendido integro vivo e vitale, appena lo versi libera subito sentori fruttati di bosco macerati in alcool, poi si assottiglia su note minerali di terroir, lacca, smalto, humus e sottobosco autunnale, poi tabacco da sigato, scorza d’arancio. (altro…)
Alberese e vino, padre e figlio: è il terroir baby, a Lamole
Uno dei Chianti più alti, uno dei figli più puri dell’alberese, del galestro e delle esposizioni migliori del Chianti fiorentino, e un vino decisamente sottovalutato. Eppure il mitico “vin di lamole” era proverbialmente un vino considerato superiore da sempre (e magari potete verificarlo di persona nella Rassegna in programma questo weekend, assaggiando le tante aziende che provengono da questa zona come Castellinuzza e Piuca, I Fabbri, Vignamaggio). Per approfondire Alberto Ugolini (brand ambassador e curatore dei video su YouTube del gruppo Santa Margherita) ha invitato un manipolo di giornalisti e blogger in mezzo ai vigneti…