Il Cabernet è stato per 4 grandi aziende italiane la scintilla per farle nascere , ne raccontiamo la storia attraverso i vini e questo vitigno. Oggi cè grande confusione, mode si susseguono ed è difficile dare identità alle proprie aziende. Tanta attenzione alle varietà autoctone oggi ma non ad ogni costo, se l’alloctono legge il territorio allora può essere ambasciatore del territorio meglio di molti altri meno piacevoli. Quattro famiglie, aziende sempre di proprietà e legate al luogo dove nascono. Le ricchezze vanno sudate e il vino ha contribuito a preservare territori che forse si sarebbero perduti nel tempo. Scopriamo come sono da giovani, cosa esaltano dei rispettivi terroir e come evolvono. (altro…)
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Terre da Cabernet: Attilio Scienza racconta storia, evoluzione e mercato del Cabernet Sauvignon in Italia
Lo scorso venerdì ho avuto il grandissimo onore di condurre insieme ad Attilio Scienza un incontro seminario sul Cabernet Sauvignon in Italia, atto primo dell’associazione “Terre da Cabernet”. Questa associazione nasce da Tenuta San Leonardo, Tasca d’Almerita, Castello del Terriccio e Montevetrano a Roma, Palazzo Taverna e con l’intento di dimostare e portare all’attenzione di molti che il successo del Cabernet Sauvignon in Italia come in molti paesi del mondo non dipenda dal varietale in sè ma dalla sua capacità di leggere un territorio. Ecco la relazione introduttiva condotta da Attilio Scienza, in seguito pubblicheremo l’analisi dei vini secondo i loro terroir d’origine. (altro…)
Poderi Luigi Einaudi e la scommessa del futuro di un grande passato | Verticale Cannubi 1998-2005 e Dolcetto di Dogliani
Non è per niente facile chiamarsi “Einaudi” e proporre al mercato vini all’altezza del nome e del blasone della famiglia, nota in tutto il mondo per i vari presidenti, musicisti ed editori importanti donati all’Italia. Quando poi “Einaudi” campeggia su una etichetta, dal vino all’interno ti aspetti sempre quell’aura di signorilità che si impone ad un grande vino di Langa. Quando Lorenzo Raimondi fu chiamato agli inizi degli anni ’90 la strada da fare era tanta e soprattutto le barrique imperversavano… (altro…)
Fattoria Montellori, la ricerca della bevibilità e il gusto della sfida del metodo classico in Toscana
Dal sogno un pò ardito ma ormai solida realtà del metodo classico in Toscana fino al Dicatum, sangiovese in purezza di stoffa e classe ma sempre memore delle proprie origini, la storia di Montellori di Giuseppe Nieri prima e Alessandro poi è tutta improntata alla valorizzazione di angoli di Toscana da sempre votati alla viticoltura (Cerreto Guidi, Montalbano) e alla scoperta di altri da valorizzare e interpretare (Fucecchio, Vinci). (altro…)
Boscarelli vs Boscarelli, 1985 – 2000: come si arriva a disfarsi del Merlot
A Montepulciano le cose sono cambiate spesso negli ultimi 20 anni e il disciplinare è stato più volte rivisto fino ad arrivare orse ad un eccesso di uve straniere ammesse nel blend ma del resto sono anche notevolemtne cresciute le zone atte a Nobile… In casa de Ferrari, invece, l’idea di fare un grande vino da solo Sangiovese è sempre stata solida. Vediamo quindi come il “Boscarelli” (etichetta prodotta solo in 2000 bottiglie ogni anno) esce dal confronto con i Nobile di pari annata (composti a seconda dell’annata da Sangiovese, Canaiolo, Cabernet, Merlot e altri).
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Rosso di Montefalco Arnaldo Caprai DOC 2007
Il vino di tutti i giorni o quasi, di un colore ipnotico e pieno, un naso dove la florealità del sangiovese (70%) viene fuori e si mescola alla carnosità del merlot (15%) e la pungente e risoluta presenza del sagrantino (altro 15%). Un vino dal naso composito e interessante ma che è incredibile in bocca per piacevolezza e capacità di dissetare. (altro…)
Grecante Grechetto dei Colli Martani DOC 2008
Color camomilla leggero e cristallino, naso abbastanza intenso di fiore bianco (tiglio, biancospino) poi camomilla, thè, pesca bianca, un pò di sapidità in sottofondo. Bocca corposa e piena, finale quasi dolce che ben si lega alla buona sapidità, persistenza molto interessante e materia purissima, bel vino da prosciutto salato e le crespelle al baccalà…
Dopo il salto, il video della degustazione. (altro…)
Sagrantino Di Montefalco 25 Anni Caprai DOCG 2000
Cambio di registro su 99 e 2000, naso meno fruttato e più etereo con cipria, note balsamiche di cedro e china, ciliegia e frutti di bosco. Bocca molto migliore del naso leggermente reticente, beva notevole con acidità spiccata, tannini ancora giovani ma di bella stoffa. Vino da aspettare con fiducia e gioia.
Dopo il salto, il video della degustazione. (altro…)
Passito di Sagrantino di Montefalco Caprai DOCG 2005
Al termine di un pasto in genere un vino dolce è uno spauracchio per molti. qui invece si ripete il miracolo Sagrantino con i tannini e l’acidità che bloccano gli zuccheri (120 gr/L) e non rendono stucchevole la bocca del vino. Naso di torta alla frutta, ciliegia cotta e note ematiche. (altro…)
Sagrantino Di Montefalco 25 Anni Caprai DOCG 1995
Colore appena granato e ancora rifulgente di porpora acceso, non certo domo al naso parte ridotto leggero e poi si libera con eteree sensazioni di rosa e floreale ben integrato da ciliegie cotte, confettura di mora e mirtilli, quasi un cassis. (altro…)