Un campione di vendite che incarna lo stile moderno asciutto e ruffiano con una breve permanenza sui lieviti che dona sentori particolari di crosta di pane che fungono da contraltare alle note di albicocca, di pesca, di tiglio e rosmarino che ne completano il bouquet. (altro…)
vermentino
Castelmarino Maremma Toscana IGT Azienda Agricola di Alberese 2009
Dall’azienda della Regione Toscana, un vino che si lega a doppio filo con il mare già dal nome. Iodato e sapido, quasi roccioso al naso su cui si delineano anche fiori bianchi di campo, camomilla, salvia appena accennata. (altro…)
Candia Colli Apuani «Lacrimae solis» Roberto Castagnini Amabile 2009
Una categoria (amabile) tradizionale e ricca di storia per un vino in punta di piedi che ci fa sentire note vicini davvero a certi Furmint ungheresi con una speziatura diffusa mista a profumi di mela e pesca. Timo e mentuccia ne fanno quasi un mojito sussurrato, elegante e dolcemente coinvolgente. (altro…)
Montecucco DOC Vermentino «Melacce» Collemassari 2009
Esempio dei più lampanti della moderna enologia applicata ad un vitigno già di per sè adatto al mare, ecco un Vermentino che raccoglie influssi marini non poi così troppo lontani e al contempo raccoglie gli stimoli di un Montecucco regolato dall’Amiata alle spalle. (altro…)
Candia dei Colli Apuani DOC «Gocce di Pietra» Podere Scurtarola Pierpaolo Lorieri 2008
Zona del Candia, viticoltura eroica su terrazze strappate alla montagna (che di collina diviene difficile parlare qui…), il marmo che affiora, la fatica della coltivazione, tutto fuso nell’etichetta di questo vino che regala non a caso come prime note olfattive una mineralità presente e particolare. (altro…)
Il Vermentino e la Toscana, terroir, microclimi e stile dalla Maremma fino ai Colli Apuani
Se qualcuno voleva un motivo per essere a fine maggio (26 e 27) ad Alberese al Primo Simposio Internazionale organizzato da Arsia ne ha trovati qualcuno in più domenica di buona mattina a Vinitaly. E anche io non posso negare che ogni volta che mi avvicino a questi vini ho sempre qualche sorpresa e sostanziosa scoperta.
La degustazione parte dal sud della Toscana, in un percorso che va un pò a ritroso di quello che può essere la diffusione del vitigno nei secoli con la zona del Candia come la prima storicamente riconosciuta e via via a scendere verso Pisa, Livorno (straordinario il successo recente del Vermentino di Bolgheri) e infine Grosseto con il Montecucco, la Maremma e le sue coste velocemente colonizzate. Ma c’è una identità di questo vitigno, almeno in Toscana? C’è la capacità di leggere i diversi terroir? E’ vero che Vermentino e Furmint ungherese sono parenti prossimi? Prevale l’enologia o l’uva è libera di esprimersi? Domande cui qualche risposta è stato possibile fornire durante la degustazione grazie ai 6 campioni degustati. (altro…)
Dalle vigne alle spiagge, Litorale Vermentino Cecchi 2009
Una delle novità del vinitaly, con un abbinamento a tre stelle michelin…direttamente dal Da vittorio di Bergamo dei fratelli Cerea (altro…)