Il rosa è pane quotidiano per i corsi e per i francesi dirimpettai della Provenza che qui sono forte fonte di ispirazione stilistica almeno per il colore. Già dal naso invece questo rosa Coteaux du Cap Corse mostra originalità e vigore insoliti per la Francia rivelando il carattere isolano unico del sangiovese e della Grenache combinati.
vermentino
Domaine Pieretti Muscat de Cap Corse Vdn
La dolcezza del Cap Corse in una vino dai sapori special, un Vin Doux Naturel che riassume il fascino della malvasia mediterranea con il territorio selvaggio del dito della Corsica. Note di mango, albicocca, datteri, fico maturo e miele di acacia si mescolano a note agrumate e candite, crema e vaniglia e un’idea di affumicato intrigante dalla sottile vena ferrosa e iodata.
San Ghjuvà Reserve Nielluccio 2021 Vin de Corse
Un sorprendete rosso che racconta cosa sarebbe stato se il sangiovese fosse nato in Francia invece che in Romagna e Toscana…Esploriamo con questo vino il lato selvatico e ombroso del nielluccio corso con un susseguirsi di amarene, ciliegie mature, more di rovo, viole candite e poi tabacco, anice e macchia mediterranea.
Domaine Casanova Vindigène 2020 Cargaghjiolu Neru 100%
Un sorprendente vitigno rosso quasi dimenticato, se non in Corsica o Sardegna e analogo alla parraleta spagnola, viene utilizzato da Vins Casanova sulla Isle de Beautèe per realizzare questo rosso piacevolissimo, speziato eppure mai pesante. NAso di macchia mediterranea, carrube, ligustro, timo, verbena e tanto frutto di bosco, sorso dal tannino piccante senza mai rivelarsi aggressivo.
San Ghjuvà Reserve Vermentino 2022 Vin de Corse
Il vermentino (o rolle o malvoisie da queste parti) ama il mare e lo si sente benissimo in questo vino roccioso dolce e profumatissimo con il suo inconfondibile mix di spezie erbe aromatiche mediterranee (salvia, timo, maggiorana, origano) e note fruttate. Arancio , albicocca e lieve tropicale accompagnano anche il sorso meno impegnativo di quello che il naso ricchissimo facesse immaginare .
Michele Satta Costa di Giulia Bolgheri Bianco DOC 2022
La prossima scommessa della Bolgheri DOC è sicuramente il bianco e visti i tempi, il clima e lo stato dell’enogastronomia in occidente la tendenza a investire sui vini bianchi è da accogliere in maniera positiva. Questo Costa di Giulia di Michele Satta mostra come James riesca a interpretare il territorio in maniera bilanciata con un occhio ovviamente ai bianchi bordolesi (che nascono da semillon e sauvignon e spesso hanno margini di invecchiamento quasi paragonabili ai rossi) e dall’altro alla costa toscana con i suoi richiami aromatici e il suo clima.
Le Macchiole Bolgheri DOC 2021
Uno dei vini simbolo della denominazione è da sempre questo campione del territorio proveniente da una delle cantine storiche della denominazione. Le Macchiole produce questo Bolgheri dal 2004 da vigneti piantati dal 1998 in avanti a varie quote e su un mosaico di territorio che permette di esprimere alla grande le caratteristiche dei vari vitigni coinvolti ovvero merlot, cabernet franc, cabernet sauvignon e syrah. Affine per il 70% in barrique e per il resto in cemento con un occhio sempre rivolto alla bevibilità senza rinunciare a grandeur ed esplosività di frutto. Davvero difficile in un’annata favorevole poi come la 2021 non godere nel bicchiere.
Tenuta di Vaira Caccia al Palazzo Rosè 2022 Bolgheri
Forti di un posizione bellissima sulla bolgherese, la Tenuta di Vaira con la linea Caccia al Palazzo inquadra bene la Bolgheri di piacevolezza e ritmo e di grande abbinabilità ai piatti. Questo rosa Bolgheri DOC nasce da cabernet sauvignon in maggior parte con merlot e syrah a completare ed esprime il lato carnoso dei rosa italici e della costa, rifuggendo dal modello provenzale imperante.
Fabio Motta Pievi Bolgheri DOC 2021
Fabio Motta è uno degli innovatori di Bolgheri e un personaggio cui in molti si riferiscono quando vogliono indicare cosa c’è di nuovo in zona. Proveniendo dall’impostazione del suocere Michele Satta, Fabio si è mosso con coraggio e intensità su merlot e sangiovese mostrando che non ancora tutto è stato su questi vitigni a Bolgheri…
Michele Satta Piastraia Bolgheri Superiore DOC 2020
Da un vigneto piantato nel lontanissimo (per Bolgheri) 1991 da suo padre Michele, James Satta produce oggi uno dei più squillanti Bolgheri Superiore sul mercato. Il Piastraia oggi è intensità struttura ricchezza ma rilette in chiave moderna e contemporanea ovvero con una levità di sorso che rende giustizia ad una visione fresca e dinamica della denominazione.