In Val di Cornia cominciano a nascere (anche lì…) ottimi vini rosa e il merito è sempre del syrah, il vitigno da cui sono nati negli ultimi anni alcuni tra i migliori vini rosa toscani. A Bulichella questo rosa nasce sull’esperienza provenzale e il suo senso di leggerezza e piacevolezza imbattibile questa esperienza in rosa syrah fatta di note di rosa, melograno, cipria, fragolina appena accennata ma nel complesso niente di stucchevole perchè il contorno è di erbe aromatiche e note pepate.
tuscany
Venerdi 11 ottobre Tenuta di Carleone, il Guercio e le sue storie vi aspettano in trattoria
Finalmente in trattoria venerdi 11 ottobre prossimo a cena avremo il piacere di presentarvi i vini di Tenuta di Carleone, l’azienda di Karl Egger condotta in cantina da Sean O’ Callaghan che sta spopolando tra gli appassionati, non ultimo il 98/100 attribuitogli da Ernesto Gentili, di certo non l’ultimo arrivato tra gli assaggiatori di sangiovese. Attorno ad un bellissimo menu di Paolo Gori con Tagliatelle alla chianina e diaframma alla brace, ascolteremo la sua idea sul futuro del sangiovese e del Chianti Classico con il nuovo vino “Tinto” (PetNat da alicante bousquet), il Chianti Classico, Carleone Uno, Il guercio e il Meticcio.
Bulichella Coldipietrerosse DOCG Suvereto Val di Cornia 2015
Il passaggio di questo vino importante di Bulichella nella mani di Luca d’Attoma coincide con una vendemmia bellissima ricca abbondante ma soprattutto capace di dare vini dall’equilibrio eccezionale. Cambia anche il blend dove entra il merlot insieme a cabernet sauvignon e petit verdot e si sente il suo apporto in termini di rotondità e intensità di fruttato con tracce di caramello ma non c’è irrobustimento del vino che anzi è più lieve e delicato di altre annata.
Venerdi 27 settembre iniziano le nostre serate degustazione! Val di Cornia con Bulichella e Maialino al Lentisco
Tenuta Montauto Pinot Nero 2017 Igt Toscana
In un contesto adatto alle uve bianche con suoli particolari leggeri e unici in Maremma il vitigno rosso da provare e su cui investire non poteva che essere il pinot nero. Riccardo Lepri affianca ai sauvignon e bianchi della sua tenuta pianta il pinot nero sovrainnestandolo su sangiovese nel 2008 e da allora il vino si rivela ricco di carattere e finezza. Note di cassis frutta di bosco rossa e nera, pepato piccante con zenzero camemoro, cannella e cipria.
Tenuta Montauto Enos I Igt Sauvignon Blanc Vecchie Vigne 2018
Impressionante intensità aromatica e spaziatura coinvolgente per un naso che cattura l’immaginazione tra note di pompelmo e lime, tropicale di frutto della passione e mango, pesca, note di rametto di pomodoro, bosso leggero e tocco affumicato incantevole. Si aggiungono poi note balsamiche e gessose per una intensità che affascina e cattura l’immaginazione.
Tenuta Montauto Ciliegiolo 2017 Igt Toscana
Il nonno del sangiovese in maremma è sempre più di casa e il ciliegiolo sta sempre più prendendo una fisionomia riconoscibile e caratterizzata. In questa versione si dimostra adatto a vini lievi e scattanti con una predilezione per la piacevolezza e la salinità. (altro…)
Staccione Tenuta Montauto Rosato Maremma Toscana DOC 2018
Un rosa che sfrutta la piacevolezza del sangiovese con tocchi aromatici lievi e soffici con una dolcezza soffusa, note agrumate e sapide che si rincorrono su una base di rose, viole e pepe leggero. Idea di vaniglia e cipria melograno e lamponi , sorso sapido con lieve velo tannico che non rovina la dolcezza e l’impressione di levità complessiva.
Tenuta Montauto Brut Metodo Classico Sangiovese 100%
Fresco diretto scattante, una bollicina particolare che sfrutta l’acidità del sangiovese e i suoi aromi di base per un metodo classico sorprendente che rende giustizia al terroir che lo vede nascere. Naso di agrumi arancio rosso e mandarino, tocco floreale di rosa e una vago cenno di ciliegia e amarena corredate da note di nocciola e panificazione dalla permanenza sui lieviti.
Paolo Gori e il menu di metà primavera, Carabaccia con piselli, erbi e faraona
Paolo Gori ci parla del menu realizzato per i vini di Montauto dalla Maremma. Montauto e l’insolita Maremma del vento. Come le stagioni, cambiano le zuppe e le minestre e in tavola arrivano gli “erbi” e la carabaccia si arricchisce di piselli oltre le immancabili cipolle. Ma non è l’unica particolarità del menu presentato perchè torna la Faraona e la Cinta Senese in versione spiedino.