Leon Femfert ci racconta la storia del rapporto della sua famiglia con l’Italia e con quel posto speciale che è Nittardi nella zona alta di Castellina in Chianti. Il loro Chianti Classico Belcanto omaggia nell’etichetta Michelangelo Buonarroti che appare in 8 spicchi che rappresentano suoli e vigneti della tenuta, un mosaico di suoli e componenti che rendono unici i vini di questa proprietà. Forza ed eleganza i tratti fondamentali dei vini di Castellina con un frutto preciso sempre dritto e quasi esplosivo.
trattoria da burde
Château les Croisille Le Croizillon Cahors AOC Malbec 2018
Torniamo nella Francia continentale, e precisamente in Cahors, la regione del Malbec, origine del mito dei vini “neri” di questa zona. L’avventura della famiglia Croisille comincia nel 1979 quando Cécile e Bernard affittano una proprietà abbandonata nel terroir dei Causses de Luzech. Ristrutturano e ridanno vita a queste terre che diventano poco a poco delle particelle dove il Malbec è Re.
Domaine Antoine Arena Morta Maio 2017 Patrimonio AOC Nielluccio
Uno dei più grandi se non il più grande e celebrato vino di Corsica che nasce dal vitigno rosso tipico ovvero il nielluccio. In particolare questo Niellucciu di Antoine Arena, vignaiolo naturale emblematico della AOC Patrimonio proviene dalla vigna più antica della tenuta, di nome Morta Maio che sorse su terreno calcareo-argilloso e scistoso che ricorda il sottosuolo di Modigliana in Romagna, Montecucco in Toscana e il versante sud est di Montalcino.
Casa di Monte San Casciano in Val di Pesa Chianti Classico Gran Selezione Le Capitozze 2012
Un’azienda di Montespertoli (Chianti DOCG) che da poco ha deciso di investire nel competitivo e fascinoso territorio del Chianti Classico acquistando alcuni vigneti a Chiesanuova nella sottozona di San Casciano. Linda Cecchi e Jessica Innocenti hanno portato in trattoria tutto il loro entusiasmo e la voglia di fare ma soprattutto questa loro prima Gran Selezione.
Conti Capponi Villa Calcinaia Greve in Chianti Chianti Classico Riserva Villa Calcinaia 2016
La famiglia Capponi vanta nella sua storia centenaria un legame fortissimo con Firenze come testimoniato dall’effige di Pier Capponi su questa bottiglie di Riserva di Chianti Classico, uno dei difensori della città di Firenze ai tempi dei tentativi di conquista dei francesi della città nel 1494. Come ricorda Sebastiano nel video, i fiorentini erano disposti a ricompensare Carlo VIII con una grande somma di denaro per il suo sostegno ma non vi era accordo sull’entità.
Domaine Nicolas Mariotti Bindi Mursaglia bianco 2018 Vin de France Vermentino
La Corsica è un territorio poco conosciuto ma che dà grandi vini. Per la cena in trattoria con BWine school l’abbiamo eletta protagonista! La storia di Nicolas Mariotti è iniziata da un sogno. Nicolas Mariotti Bindi non era destinato a diventare vignaiolo. Dopo gli studi in giurisprudenza, a Parigi, decise di cambiare orientamento e di tornare in Corsica e vivere la sua passione per la vigna.
Domaine Bonnet-Huteau Les Bonnets Blancs Muscadet Sèvre et Maine 2018
Un vino classicamente destinato ad essere consumato con le ostriche ma che rispetto al clichèe in voga nel mondo qui viene portato ad alti livelli con la pratica biodinamica e l’attenzione in cantina e non svilirlo. Con il Domaine Bonnet-Huteau siamo in Loira, nella denominazione di Muscadet Sèvre et Maine. La famiglia Bonnet-Huteau gestisce i vigneti di 40 ettari da 4 generazioni. Si applica per sviluppare tutta la gamma di sapori dell’alta espressione del Muscadet Sèvre et Maine e ad esprimere la mineralità di ogni terroir : gneiss, micascisti, amfibolita e granito.
Salvioni Brunello di Montalcino 2013
Ormai un classico a Montalcino la grandezza dei vini di Giulio e Alessia Salvioni che in realtà producono vino “soltanto” dal 1985 in un territorio che ha bruciato le tappe per la grandezza mondiale. Dai suoi 4 ettari curati maniacalmente e con talento, la famiglia Salvioni produce vini raffinati e intriganti dotati di ricchezza e definizione di frutto ma mai eccessivi ed estrattivi.
Il Marroneto Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2011
Il millesimo successivo alla straordinaria consacrazione della 2010 al Marroneto è stato baciato da un sole bellissimo che altrove ha portato note molto marcate e mature ma qui invece si è convertito in eleganza e sottigliezza. Assaggiato oggi in chiusura di un bel confronto del miglior sangiovese degli anni ’10 è splendido, sottile appunto e balsamico, con note di timo e mentuccia, lavanda, amarena, ciliegie e cannella, fragole e rabarbaro, buccia di peperone, bocca ammantata di grazia e levità senza la profondità della 2010 nè la sua lungimiranza ma che da bersi oggi è una festa per il palato.
Castello di Monsanto Chianti Classico Riserva Il Poggio 2014
Annata minore per la Toscana ma in realtà perfetta per un cru di eleganza e potenza sotto controllo come Il Poggio. Forse il primo cru in assoluto del Chianti Classico, deriva da un vigneto meraviglioso sempre baciato dal sole in ogni direzione e nelle amante più fredde riesce laddove molti altri vigneti vanno in difficoltà ovvero a portare a perfetta maturazione il sangiovese nella sua componente tannica più delicata. Questo 2014 è il primo a portare in etichetta la tipologia “Gran Selezione” ed è decisamente un inizio promettente, naso intrigante fine e delicato, tra ciliegia, fragola matura, noce di cola, pepe, lamponi in confettura, bergamotto e fragole.