Esattamente quanto ti aspetti da un vino oceanico quello che trovi nel bicchiere con questo muscadet, vino da frutti di mare e ostriche quintessenziale. Questo di Domaine Le Fay D’Homme nasce da gneiss come stampato in etichetta ed è costruito su note di frutta bianca, pesca, susina, iodio e pepe bianco che in bocca poi si allarga in note di mandorle e pinoli condite da lievi sprazzi dolci.
trattoria
Pagare con i bitcoin in Trattoria, benvenuti nel futuro!
Nell’immediato dopoguerra in Trattoria nonno raccontava sempre che c’era l’unico televisore di Peretola e che tutti i paesani venivano a vedere i cinegiornali e la tv da noi, a loro modo un deciso investimento in tecnologia e all’avanguardia! Dopo essere stati la prima trattoria con un podcast e un canale Youtube non potevamo certo fermarci! Agli albori di una campagna elettorale americana che li ha riportati di prepotenza sul campo ci prepariamo anche noi a lavorare con i bitcoin, i contanti del futuro, un nuovo modo di concepire i pagamenti che è entrato quasi nella normalità delle persone tanto è che non pochi tra chi ci legge ne avranno qualcuno o qualche centesimo nei loro wallet. Finora il problema principale era la trascrizione fiscalmente legale di questi pagamenti e tutto ciò ci aveva fermato dall’implementarli ma finalmente grazie a DataSapiens e abbiamo trovato la quadra…
Brunello di Montalcino Sensis Cava d’Onice 2018
Simone Nannetti è uno degli astri nascenti di Montalcino e la sua gestione della 2018 lo dimostra appieno. La sua azienda Cava d’Onice prende il nome dall’antica cava di onice, di età etrusca, situata nei pressi dell’Abbazia di Sant’Antimo e non lontano da uno dei vigneti. Il suo Brunello “Sensis” nasce da vari vigneti su diversi esposizioni a Montalcino e gli permette di gestire le diversità di annate. La fresca 2018 era annata di eleganza e distinzione e in effetti questo Brunello è lezioso, gentile ma anche relativa importanza tannica.
Podere La Villa, Chianti Classico Pargolo 2016
L’azienda degli eredi di Giacomo Tachis è un piccolo gioiello in quel di San Casciano e non potrebbe essere diversamente visto che il fondatore è uno dei più grandi enologi italiani di sempre e certamente colui che ha messo San Casciano sulla geografia dei grandi vini mondiali come il Tignanello e il Solaia da lui messi a punti non molto lontano da dove ora sorge Podere La Villa. Sangiovese e merlot compongono questo Chianti Classico che dopo qualche anno in bottiglia mostra grazia e finezza, note di sottobosco e frutto scuro fresco , mora di rovo e mirtilli, senape e spezie come di cumino.
Marchesi Antinori, Chianti Classico Riserva 2015 Tenuta Tignanello
Da quando Tignanello è diventato un vino di culto ci si è sempre chiesto cosa sarebbe potuto nascere come Chianti Classico in questa collina. Dal 2011 ci siamo tolti la curiosità quando questo vino da quasi sempre presente nella gamma di Marchesi Antinori vienme prodotto con sole uve della tenuta provenienti da ettari specifici della Tenuta Tignanello. Il blend è un 90% sangiovese e poi 10% tra cabernet e merlot, coltivati tra i 280 e i 380mt con tante sfumature delle uve che si comportano in maniera diversa a seconda del microclima.
Gabriele Mazzeschi Commendatore IGT Toscana 2021
Un beniamino delle serate e dei pranzi da Burde Gabriele Mazzeschi e la sua syrah ormai arrivata alla undicesima vendemmia consecutiva. Forse la 2021 sarà ricordata come l’anno della svolta in senso moderno e fresco ma di certo questa versione è tra le migliori che si ricordino per la sua capacità di essere ricca e appagante ma anche fresca dinamica e corroborante.
Mori Concetta, Chianti Classico il Morino 2020
Massimo Becattelli è un produttore artigianale che ha dedicato il nome dell’azienda alla madre, la prima a credere in questa azienda agricola piccola ma determinata a fare vino schietto diretto e di profondità. Un ettaro e poco più, famigliarità e artigianalità, sangiovese colorino canaiolo e un 5% di pugnitello a donare particolarità e originalità. Acciao e botti grandi esauste per non turbare il frutto e nel bicchiere il vino mostra un carattere spigliato e deciso, molto sancascianese come Chianti Classico.
Villa Le Corti Principi Corsini, Chianti Classico Riserva Don Tommaso 2000 (in magnum)
Nel lontano 2000 le viti di merlot del Principe Corsini avevano solo 4 anni ma già si mostravano di grande carattere e piacevolezza tanto che venne deciso di affiancare alla Riserva COrtevecchia questo Don Tommaso dedicato ad un’avo di Duccio Corsini e ispirato alla sua eleganza. All’epoca era vino esponente della nuova moda della barrique e delle uve internazionali ma non è mai stato un campione di eccesso di dolcezza e ruffianeria.
La Vigna di San Martino in Argiano, Chianti Classico Riserva 2013
Giampaolo Chettini è il custode di questa preziosa e piccolissima vigna non molto lontana dalla sede storica dei Marchesi Antinori a San Casciano e rappresenta uno dei miglior esempi di Riserva artigianali del Chianti Classico. Si tratta del progetto personale di Giampaolo, enologo consulente per molte realtà in Toscana e prima cantiniere proprio da Antinori responsabile per i tagli del sangiovese, insieme ad Andrea Toccacei con questa vigna di un ettaro in affitto, una vecchia vigna di sangiovese e canaiolo che ogni anno produce poco più di 300 bottiglie in questa 2013.
Solatione Chianti Classico Riserva 2017
Siamo in una delle tenuta più a Sud e esposti al sole (come dice il nome) del Chianti Classico di San Casciano con Solatione di Fabio Giachi e la moglie Elisabetta che ha presentato in trattoria questa bellissima riserva da annata considerata calda e complicata. Niente di tutto questo però si avverte nel bicchiere dove le sue uve di 95% sangiovese e % di merlot per 18 mesi in tonneau.