A Montespertoli l’associazione dei Viticoltori appena costituita punta forte sugli autoctoni e non poteva mancare una interpretazione del colorino. In etichetta la costellazione del cane che da tradizione appare in cielo quando si coglie(va) questo vitigno. Giulia Conti di Tenuta Ripalta ci racconta come nasce questo vino intrigante, dolce, piacevole e intenso al naso con note di frutta in confettura, refoli balsamici e piccantezza assortita.
trattoria
Tenuta Coeli Aula – “Cerasus” 2021 – Toscana Ciliegiolo IGT
Lapo Meucci racconta il suo ciliegiolo in purezza nella tenuta di Coeli Aula, tutta attorno ad una bellissima pieve nella zona di Montespertoli. Ancora non è chiaro se questo vitigno sia un antenato progenitore del sangiovese oppure una sua progenie.
Venerdi 18 novembre la Rèvolution di Montespertoli in trattoria!
La Rèvolution di Montespertoli arriva in Trattoria il prossimo venerdi 18 novembre! Dopo l’evento di lancio per la stampa è ora il momento di approfondire a tavola uno dei terroir a noi più vicini ma meno esplorati. Montespertoli è uno dei comuni più vitati della Toscana, con una tradizione millenaria in ambito vitivinicolo. Grazie alla presenza di otto vini con altrettanti produttori esploreremo la vocazione dal bianco alla bollicina passando per Chianti e rosa del territorio con un menu ad ho di Paolo GOri.
Il Colombaio di Cencio Chianti Classico Monticello 2020
Fresco, diretto, immediato e con una gustosità particolare che deriva dal macigno del suolo in cui crescono le viti. Il Colombaio di Cencio Monticello esprime in maniera precisa e accurata il lato di Gaiole più impervio ed etereo ed è un vino con poche concessioni alla ruffianeria. E’ invece vigoroso, fresco con frutto sottile ma profondo, accattivante ma mai svenevole, fresco e piccante, adatto a moltissime occasioni.
Castello di Meleto Chianti Classico Gran Selezione “Poggiarso” 2018
Michele Contartese racconta il progetto di Castello di Meleto e soprattutto la meraviglia di trovarsi e girare tra i cru dell’azienda, tutti estremamente caratterizzati. Poggiarso è l’ultimo ad arrivare sul mercato e tra i vigneti è la più arida e la più fredda tra le tenute. Le pendenze sono alte e l’altitudine sfiora i 530 m slm. Il Sangiovese trova qui condizioni climatiche estreme, che determinano una scarsa produzione ma alta qualità dei vini e dei profumi grazie alle forti escursioni termiche tra giorno e notte, soprattutto in estate.
Capannelle Chianti Classico Gran Selezione 2016
Manuele Verdelli racconta storia e stile di Capannelle, l’azienda più vicina al borgo di Gaiole e che accoglie dall’alto ogni visitatore della città. La Gran Selezione è l’ultimo vino nato in azienda e raccoglie in parte l’eredtà della Riserva ma esprimento garbo e grazia di un sangiovese in quota tra ribes rosso, frutta di bosco scura, rose marocchine e cenni di macchia mediterranea. Il sorso ha sostanza e polpa ma il tannino e la bella freschezza dell’annata lo rendono sorprendentemente lieve e arioso.
I Sodi Chianti Classico Riserva 2018
Andrea Casini introduce la sua azienda da Monti in Chianti e la loro filosofia aziendale fortemente centrata su sangiovese e anche sul canaiolo cui dedicano un vino di bella ricchezza e personalità. Questa riserva ha stile e garbo ma soprattutto la bella dolcezza di amarene e mirtilli con tratti di viola candita e alloro che caratterizzano la 2018 in zona. Sorso di struttura e importanza ma soprattutto di soddisfazione godereccia bevuta da sola e soprattutto con piatti di bella succulenza e aromaticità.
Cantalici Baruffo Chianti Classico 2020
Giovanni Cantalici racconta in trattoria l’origine del nome di questo vino e soprattutto il travolgente entusiamo con cui la sua famiglia (a partire da suo padre e suo zio, Daniele e Carlo Cantalici) porta avanti questa idea di vino territoriali e rustico, sincero e profondo in quel di Gaiole. Un vino di bella struttura e personalità con note di frutta rossa lampone melograno e fragole con tocchi di speziatura e pepe leggero che si rivela profondo e dolce al palato per poi chiudere con energia e grinta.
Tenuta San Vincenti Chianti Classico 2019
Patriza Papei racconta San Vincenti, l’azienda più orientale di Gaiole e di tutto il Chianti CLassico. Un vino delizioso e intrigante con note di sottobosco, viola, mirtillo e ribes nero dove merlot e cabernet puntellano il lato dolce del sangiovese e a loro volta sono ravvivati da sensazioni di ariosità e rimandi agrumati di rara piacevolezza.
Nelle vicinanze del borgo storico di San Vincenti, in località Stignano, l’azienda agricola di Tenuta San Vincenti si estende per 60 ettari, completamente protetti dal bosco selvaggio circostante. L’antico casale restaurato si erge come una gemma preziosa su un tappeto di vigneti e uliveti. La posizione è superba, con vista mozzafiato sul Monte Amiata e sull’intera area delle Crete Senesi, in un luogo con una delle tradizioni enologiche più rinomate al mondo.
Badia a Coltibuono Chianti Classico Riserva 2018
Tra le aziende di riferimento centenaria del Gallo Nero, Badia a coltibuono con Roberto Stucchi Prinetti ha sempre avuto una impostazione rigorosa che traguardo i decenni futuri più che l’immediato. Ne è prova questa magnifica riserva con tratti delicati e sottili eppure forzuti e ampiamente eleganti, tratteggiata da lamponi viole fragole e rimandi a incenso ed erbe aromatiche che la impreziosiscono senza appesantire. Sorso splendido fine elegante e con trama tannica che lo renderà molto più longevo di quanto la 2018 avesse fatto immaginare con le sue prime uscite.