Ecco lapiccola chicca rara e preziosa nel progetto di vino mediterraneo di Fabio Chiarellotto in quel di Suvereto, Val di Cornia con Montepeloso, che tra i suoi vigneti ha trovato spazio per due piccoli lotti per il cabernet. Questo cabernet sauvignon in purezza è l’eccezione che conferma la regola nella produzione di Montepeloso solitamente impostata su vitigni del mediterraneo e non sui bordolesi. Ciononostante su questi suoli particolari e antichi il terroir esprime le note più ammalianti delicate e allo stesso tempo sontuose dell’uva bordolese per eccellenza.
toscana
Syrah Commendatore Igt Toscana 2010 Gabriele Mazzeschi
La prima annata di Gabriele coincide con la sua tesi di laurea ma è già un bel manifesto programmatico di quello che sarà negli anni successivi. Un colore che tiene ancora botta eccome e una vitalità al naso che impressiona tra rimandi classici del vitigno a ribes nero , cassis e spaziatura dall’alloro al ginepro.
A Quo 2014 IGT Toscana Montepeloso
Un azzeccato blend di uve toscane storiche con un minimo di tocchi mediterranei anche francesi con sangiovese 30%, montepulciano 30%, cabernet 20%, marselan 10%, alicante 10% rappresenta l’ingresso perfetto nella Val di Cornia di Fabio Chiarellotto con Montepeloso. A Quo è il vino di ingresso ma ha già tutti gli elementi per capire la sensibilità dell’azienda per il frutto nitido e distinto di frutta di bosco ciliegie e fragole e soprattutto per la macchia mediterranea, lo spigo toscano, lavanda, alloro, mirto e tocchi speziati giocati in leggerezza. (altro…)
Foramacchie IGT Toscana Rosso Sangiovese e Cabernet 2015 Gabriele Mazzeschi
L’espressione schietta e diretta nonostante un discreto uso del legno per il sangiovese della Valdichiana dove c’è eleganza ma anche forza e una certa ruvidezza che affascina. Questo Foramacchie nel bicchiere è trasparente ed elegantemente toscano nonostante il saldo di 5% di cabernet sauvignon ma le note sono viola e lamponi poi ciliegie con un tocco di sottobosco mediterraneo. Al palato è ficcante e piacevole con una dinamica acido sapida di tutto rispetto e una salinità che contrasta bene con il bel frutto dolce.
Fontemazza Vinsanto 2009 Valdichiana DOC Gabriele Mazzeschi
Da caratelli murati come vuole la tradizione ma soprattutto con la “madre” del Vin Santo del bisnonno, il padre del Commendatore Giovanni Mazzeschi ecco un prodotto superlativo che ha la magia dei vin santo della zona di Montepulciano. Grassezza e acidità in una sublimazione di gusto dolce ma mai esagerato, naso di noci e frutta candita, palato che appassiona e diverte con quel tocco di ossidazione e acetica che ravviva di continuo la beva. Su pasticceria secca e sulla torta locale di Pasqua, dolce ma non troppo, ovvero la Ciaramaglia di Paolo Gori.
Syrah Commendatore Igt Toscana 2011 Gabriele Mazzeschi
Seconda annata di produzione per Gabriele Mazzeschi che comincia a prendere le misure del Syrah dedicato al nonno ma incappa in un’annata calda e complicata in Toscana come la 2011. I risultati al naso tradiscono la stagione intensa con una nota surmatura ma comunque bella di frutta sotto spirito completata da pepe spezie e note esotiche ed ebanisteria.
Syrah Commendatore Igt Toscana 2015 Gabriele Mazzeschi
L’anno della consacrazione speriamo definitiva per Gabriele che con questo vino bissa il grande successo riscosso con la 2013 vincitrice al Gusto di Guidi e riesce ad accaparrarsi un 91 da James Suckling, il critico mondiale maggiormente legato al Valdarno e all’Aretino. Di certo però è innegabile apprezzare un ulteriore passo avanti di Gabriele nella definizione del suo syrah che qui assume connotazioni più Rodano che mai con un bel mix di note fruttate intense, quasi rossi e non solo di frutti neri di sottobosco, ben mescolati a quel tocco vegetale che rinfresca da sempre anche i più concentrati vini della Cote Rotie.
Voltumna Zeno Toscana IGT 2015
Il vino più conosciuto di Voltumna è questo “Zeno”, nato nel 2010 per voler unire sangiovese e pinot nero vinificati separatamente. Ma il risultato non era molto convincente e quindi Marzio ha pensato di invece di operare un taglio a livello di vino di cominciare ben da prima a unire le due varietà in maniera sinergica. Utilizzando la differenza di età di maturazione delle due uve si decide di vendemmiare il pinot nero nel suo momento (in genere fine agosto, quasi un mese prima del sangiovese). A fine fermentazione del pinot nero si raccoglie sangiovese in leggero anticipo su maturazione completa e lo si fa partire nel pinot nero a fine fermentazione.
Mezzavia IGP Toscana Bianco 2016 Malvasia e Trebbiano Gabriele Mazzeschi
Gabriele Mazzeschi ci racconta la storia della sua azienda e ci introduce il suo bianco della casa. Un classico vino bianco da contadino ma con la sensibilità e la bravura di una ragazzo preparato umile ma ambizioso come Gabriele Mazzeschi. Malvasia e Trebbiano come la ricetta classica del bianco toscano con lieve passaggio sulle fecce a dare corpo e struttura oltre ad un bel frutto e gradevolezza. Naso semplice e floreale, tiglio e biancospino, pera e tocco di agrumi.
Voltumna RiservaQ IGT toscana 2012
Il sangiovese “Querciolo” affinato una anno di più in legno e bottiglia in purezza rappresenta la sfida più importante di Voltumna su questa varietà fondamentale. Per trovare la massima espressione territoriale si porta maturazione del sangiovese fino alla prima settimana di ottobre, è sangiovese che cresce in luogo particolare umido in zona detta “buca” con molte nebbie e muffe nobili che spesso crescono sugli acini. Per questo vino non viene fatta selezione lieviti interni ma si cerca di far partire fermentazione del Querciolo con lieviti di buccia, molto più variegati di quelli in cantina i quali lieviti vengono fermati con zolfini e solforosa somministrata prima che parta fermentazione spontanea.