Il sangiovese di razza raddese mostra i muscoli e la piacevolezza in un connubio entusiasmante con questa 2016, forse la migliore delle edizioni tutte comunque maiuscole del Baron’Ugo di Michele Braganti. Quasi completamente 100% sangiovese tranne qualche grappolo di cannolo e colorino, ha un colore ricco ma sempre netto e trasparente con riverberi violacei e lampi azzurri di freschezza. Al naso è grintoso, agrumato e con un frutto rosso in confettura e di frutta di bosco fresca.
toscana
Brunello di Montalcino 2016 Baricci
Un vino entusiasmante che sfrutta a pieno le meraviglie della 2016 per un vino profondamente identificato con il versante nord di Montalcino dove giaccione le vigne da cui nasce. Naso mentolato e scolpito nella pietra, ribes rosso e pepe nero, grande succo di mirtillo e visciole, sorso che incalza e dispiega il suo ritmo in maniera convincente, finale sontuoso e denso, materico ma sempre arieggiato dalla freschezza giusta.
Brunello di Montalcino 2016 Le Ragnaie
Questo 2016 de Le Ragnaie è un compendio tra versante nord e sud con il passo del Lume Spento a dividere le vigne di Riccardo Campinoti ed è perfetto per esemplificare la bellezza di lavorare unendo più vigne a Montalcino. Il 2016 etichetta bianca di Riccardo è stiloso dolce ma piccante, pepe nero, mirtillo e ribes.
Brunello di Montalcino 2016 Le Chiuse
Davide Bonucci introduce il Brunello di Lorenzo Magnelli, sempre più protagonista della denominazione dopo che per anni ha fornito le uve per la riserva della famiglia Biondi Santi (con cui è imparentato da parte della madre). Ma non c’è traccia del legame ormai perché Lorenzo grazie all’età delle sue vigne e la posizione baciata dal nuovo clima ogni anno produce da almeno un decennio i Brunello più intriganti del panorama ilcinesi. Questa 2016 è la migliore finora e detta nuovi standard per la cantina.
Pergole Torte 2017 Igt Toscana
L’etichetta iconica quest’anno sceglie una delle più azzeccate rappresentazioni di sempre, un caschetto anni’30 che (s)copre un volto inconsueto e ribaldo così come il vino dalla grande polpa scura e ribes nero e mirtillo. Scorre rabbioso intenso e croccante con punte di complessa dolcezza tra tabacco del nicaragua e ambra, viole candite e un sottofondo ferroso a completare .
Sabato 23 gennaio I Giganti del Sangiovese in tavola!
Ringraziando la buona situazione sanitaria la Toscana resta in zona gialle e cominciamo a poter programmare qualche evento di degustazione comunque sempre con numeri ridotti e in tutta sicurezza. Il prossimo sabato 23 gennaio torna quindi l’appuntamento annuale de “I Giganti del Sangiovese” tra Montalcino e Chianti Classico parte II con Enoclub Siena.
Montelodoli IGT Il Colombaio di Cencio 2018
Ecco un vino che nasce in Chianti Classico e lo potrebbe essere ma che esce come IGT perché si sperimenta la tecnica del grappolo intero. Grappolo intero significa fare vinificazione stratificale, nel mosto mettiamo infatti grappoli con raspi e facciamo poi altro strato di acini senza raspo e così via fino a riempire la vasca: là dentro succede orgia di micro e macrofermentazioni, ogni acino fa partire sua fermentazione e così succede nel mosto. Il risultato è frutto originale e dolce che lo caratterizza con raspo che aggiunge note verdi di grande piacevolezza tra verbena, sandalo e freschezza quasi balsamica.
Era Ora Riesling Borgogno Langhe DOC 2018
La scelta di Andrea Farinetti per la nuova vita di Borgogno punta sul Riesling, vitigno che in Piemonte sta mostrando un potenziale molto interessante anche oltre le due aziende storiche che ci hanno investito (Ettore Germano e Vajra). Questo di casa Borgogno contiene tutti gli elementi di magia classica del vitigno tra note tropicali di guava e frutto della passione, albicocca e mango insieme a gesso e tocchi fumè appena accenati.
Colombaio Bianco Toscana IGT 2019 Il Colombaio di Cencio
La famiglia Farinetti entra in Chianti Classico in punta di piedi e per il bianco punta sulla tradizione di trebbiano e malvasia con piccole aggiunte di chardonnay pinot bianco e sauvignon che erano presenti in azienda dagli anni ’90. Il risultato è un vino sapido e carnoso con grandi profumi di fiori di campo, sambuco, ginestra, rosa gialla, elicriso e tocchi speziati solo appena burrosi.
Ornellaia e Cinghiale versione delivery! Sabato 21 e domenica 22 novembre lo portiamo a casa vostra…
Prosegue questo tempo balordo ma non rinunciamo a bere e mangiare come si conviene togliendoci qualche sfizio e proseguendo il nostro calendario degustazione in versione delivery! Stavolta è il turno dell’attesissimo Ornellaia e Cinghiale che sarebbe dovuto andare in scena venerdi 20 e sabato 21 novembre. Comprendiamo che non sia la stessa cosa ma abbiamo pensato che vi avrebbe fatto piacere ricevere la nostra proposta delivery dello stesso menu. Lo proponiamo in versione solo menu, menu con uno dei due vini, ovvero Le Volte dell’Ornellaia, e uno per quattro persone con due vini, Le Volte e Ornellaia stesso. Dal menu a 40 euro si arriva ai 350 del menu completo con due bottiglie di vino quindi potete scegliere di comporlo tutto secondo le vostre esigenze. (altro…)