Un sangiovese sorprendente tipico per vitigno ma anche capace di riflettere il territorio dove nasce. Colore e sensazioni aromatiche che richiamano Montalcino più che il Montecucco ma che lo inquadrano perfettamente nel vitigno. Viola, lavanda, fragole e lamponi con tocchi di tabacco anche se in versione più calda e mediterranea rispetto al suolo ilcinese.
toscana
Redigaffi IGT Toscana Merlot 2014 Tua Rita
Da una costola del Giusto di Notri lasciato a parte e non assemblato con il resto, faceva parte delle sperimentazioni che erano in atto a Tua Rita all’epoca. Nel 1994 assaggiò Pinchiorri queste due barrique e lo volle in esclusiva per se’ e ci fece capire che valeva la pena pensare ad un vino autonomo. Ma non gli demmo l’esclusiva bensì solo una barrique mentre la seconda venne imbottigliata da noi come Redigaffi. (altro…)
Il Dolcetto gioca in casa domani 17 Novembre da Eataly Torino con Clavesana al God Save the Wine
Al ritorno del nostro Scudetto del vino i piemontesi giocano in casa e quindi all’attacco! Ecco perchè la mezz’ala destra della formazione che scenderà in campo a Torino per il Piemonte sarà un ruolo fondamentale che solo il Dolcetto potrebbe ricoprire…
Ci sono pochi territori di così abbacinante bellezza come quello in cui nasce il Dogliani, uno dei territori di eccellenza del Dolcetto, di certo una delle uve con il potenziale meno sfruttato d’Italia. In lontananza la vista delle Alpi innevate tutto l’anno e l’inizio delle colline che poi diventeranno Langhe per un territorio che ha visto nascere tanti protagonisti della storia del nostro paese. In mezzo a questo la fatica e il lavoro della coltivazione di quest’uva che richiede all’anno il numero più alto di ore lavoro per i contadini e che dona vini beverini fruttati e piacevolissimi ma anche qualche idea ancora da esplorare di longevità complessità e struttura. Clavesana è una cantina cooperativa dove confluisce il lavoro di 350 famiglie di “coviticoltori” che mettono insieme la loro esperienza e passione a dare una gamma di prodotti molto ampia che coprono ogni sfumatura della viticoltura fortemente autoctona di questa parte di Piemonte che copre ben 10 comuni: Belvedere, Clavesana, Cigliè, Dogliani, Farigliano, Marsaglia, Monchiero, Murazzano, Piozzo, Rocca Cigliè.
Parliamo del ruolo in campo del Dolcetto con Anna Bracco, direttore.
1- E il Vostro Vino in che ruolo gioca? Raccontaci come giocherebbe un tuo vino sul campo da calcio dell’italia e a quale giocatore assomiglia...
Il Dolcetto (e quindi il vino che oggi ne deriva, il Dogliani docg) ha sempre svolto un ruolo fondamentale nella nazionale piemontese dell’enocalcio. Il Dolcetto non è un mediano, ruolo che casomai potrebbe spettare al Barbera, né un terzino fluidificante, posizione eventualmente adatta a vitigni come il Grignolino. Non è neppure un trequartista come il Barbaresco, né un’ala come certi Nebbioli del Nord.
Il Dolcetto è un 8, una mezz’ala destra, di quelle che Brera avrebbe chiamato “euclidea” per la sua capacità di tessere geometrie, di coagulare il gioco unendo tecnica e fosforo, visione e invenzione. Una mezz’ala che non vuole fare il 10, ma senza la quale il 10 non potrebbe giocare, né la squadra vincere. Un giocatore sapiente e affidabile, capace di fare gol ma anche di unire lo spogliatoio con il suo carisma sobrio e piacevole.
Il Dogliani ricorda Fabio Capello, piedi buoni e tempra d’acciaio, grinta, ottima visione di gioco e senso tattico. Quel Fabio Capello che con la maglia azzurra conquista un posto d’onore nella storia del calcio: il 14 novembre 1973 sigla il gol della prima storica vittoria dell’Italia a a Wembley contro l’Inghilterra. Ed è poi divenuto uno degli allenatori italiani più vincenti di sempre.
Avremo grandi ingredienti di stagione, funghi e tartufi, raccontaci il piatto con questi ingredienti dove il tuo vino ha dato il meglio di sè o la tua ricetta preferita!
Tajarin al burro e tartufo e Tajarin ai funghi, splendidi con il dolcetto! I tajarin sono la pasta all’uovo dell’antica tradizione piemontese. Il termine “tajarin” significa tagliolini, un formato di pasta fresca all’uovo simile alle tagliatelle ma più fini, con una larghezza inferiore: le tagliatelle infatti sono larghe circa 1/2 cm mentre i tajarin sono larghi circa 3 mm. La ricetta tradizionale dei tajarin prevede l’utilizzo del solo tuorlo dell’uovo (e non delle uova intere) in proporzione variabile a seconda di chi li cucina, di 1 tuorlo ogni 100 g di farina fino ad arrivare a 40 tuorli per chilo di farina! I tajarin piemontesi vengono tipicamente conditi con sugo d’arrosto, ragù di frattaglie ma sono insuperabili da gustare con burro e scaglie di tartufo bianco o con un semplice sugo di funghi.
Vini in degustazione:
- Clavesana Dogliani docg 2015
- Il Clou Dogliani Superiore docg 2012
- Allagiornata 110 (Dogliani Superiore) docg 2013
- Olo Barolo docg 2011
- Allagiornata 1053 (Langhe Pinot nero) doc 2014
Cantina Clavesana S.c.a.
Frazione Madonna della Neve, 19
12060 Clavesana (CN)
Piemonte
Italia
Rosso dei Notri IGT Toscana 2014 Tua Rita
Il manifesto programmatico di Tua Rita ancora più che il Giusto dei Notri perché incarna la piacevolezza e la pulizia estrema dei vini con una immediatezza e levità da vino da tutti i giorni. Naso accattivante e quasi imponente di frutto di bosco piacevolissimo nero e rosso ribes, prugna, pesca, con spezie lavanda macchia mediterranea, balsamico e tabacco.
Scudetto del vino gara di ritorno, 17 Novembre a Eataly Torino con Castelli del Grevepesa a centrocampo e attacco
Lo scudetto del vino si assegna in trasferta e serve spirito di squadra come non mai! Ecco che allora una cantina sociale importantissima e storica del comprensorio fiorentino è fondamentale da portarla in squadra a Torino…
Tua Rita Perlato del Bosco Bianco 2015 Igt Toscana 100% Vermentino
Da uvaggio di vermentino e altri uve internazionali a vermentino da quando Stefano Frascolla acquista le uve da un bellissimo vigneto a pochi passi dal mare in quel di Baratti sulla Costa degli Etruschi. Il vermentino ringrazia con un vino profumato aromatico classico e varietale con le sue corrispondenze di erbe aromatiche origano e rosmarino, agrumi e mirabelle e un sorso scattante e sapido. (altro…)
Giusto di Notri IGT Toscana 2014 Tua Rita
Il vino più complesso da fare in Val di Cornia, unico blend con 80% cabernet sauvignon, 10% franc e 10% merlot ma uvaggio cambia, quello che determina la bontà di un’annata a Tua Rita. Frutto dei tre vitigni più importanti che ci sono in azienda ed è anche il primo vino che abbiamo iniziato a produrre (nel 1992) all’inizio era cabernet e merlot 50 e 50 mentre ora va verso cabernet sauvignon in purezza o al massimo con un poco di franc. (altro…)
STASERA Champagne A. Bergère come Didier Deschamps per festeggiare Lo Scudetto del Vino giovedi 27 ottobre da Eataly Firenze!
Non poteva mancare lo Champagne per allietare la nostra intensa sfida tra Toscana e Piemonte. Non bastasse la recente notizia del gemellaggio tra Chianti Classico e CIVC (Comitato Interprofessionale dello Champagne, una sorta di Consorzio della regione francese) e il grandissimo consumo che da sempre se ne fa in Piemonte ci sono tanti altri aspetti che legano le due più grandi regioni rosse d’Italia alla più famosa regione spumantistica del mondo. Passione per la qualità, storia, rispetto per la tradizione ma anche coraggio e ottimismo per il futuro.
Un merlot nuovo fantastista dal Mugello, Nero di Canneto III giovedi 27 ottobre in campo per lo Scudetto del Vino ad Eataly Firenze!
La Toscana non smette mai di sorprendere e di lasciarsi scoprire tramite i suoi piccoli e nascosti tesori. Dopo l’epopea del Pinot Nero con i suoi premi e riconoscimenti adesso ecco questo grandissimo merlot da un vigneto particolarissimo su terreno argilloso molto raro in zona San Piero a Sieve che abbiamo l’onore e il piacere di presentarvi in anteprima.
Giancarlo Antognoni e derby in famiglia a Castello Banfi per lo Scudetto del Vino giovedi 27 ottobre da Eataly Firenze God Save The Wine
Forse non tutti lo sanno ma Castello Banfi è una delle pochissime aziende italiane con doppia anima toscana e piemontese…non poteva certo mancare nel nostro campo di gioco! Se i vini di Montalcino e, più di di recente, del Chianti Chianti Classico e Bolgheri sono molto noti specie in Toscana, meno lo sono quelli Piemontesi che pure stanno dimostrando una qualità e una costanza impressionante negli ultimi anni.