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Tolaini e le sfide del terroir della Berardenga il 23 Novembre al God Save The Wine al Tepidarium Firenze

Due tenute elette tra i 108 ettari complessivi della proprietà, scelte per l’impianto di vigneti di altissima qualità allo scopo di raccogliere uve che possano fondersi in calici di potenza e raffinatezza, di struttura e grande classe: Tolaini si articola tra Montebello, dalla terra prevalentemente argillosa e ricca di scheletro, e San Giovanni, più sabbiosa e ricca di limo. Due territori e vini particolarissimi come scoprirete al prossimo God Save The Wine il 23 novembre al Tepidarium… (altro…)

Poggio Mandorlo e il Montecucco al God Save The Wine del 23 Novembre al Tepidarium Firenze

Una zona relativamente nuova ma ricca di tesori da scoprire il Montecucco e la Maremma in genere. Il Montecucco si sta rivelando piano piano una piccola fucina di aziende interessanti che poggiano saldamente sul sangiovese senza aver comunque paura di tentare altre strade. In particolare  PoggioMandorlo, con enologo Roberto Cipresso, mostra un notevole potenziale per il Merlot e il Cabernet Franc e un gusto per il sangiovese da esplorare con interesse che siamo molto contenti di poter condividere con voi al Gods il prossimo 23 novembre al Tepidarium. (altro…)

La magia del Barbaresco di Albino Rocca al God Save The Wine del 23 Novembre a Tepidarium Firenze

Nel cuore di Barbaresco, la tradizione del nebbiolo è custodita da Angelo e dalle figlie Daniela, Monica e Paola, con una produzione su 23 ettari di pura langa, laddove anche vitigni come chardonnay e barbera assumono quei connotati di piemontesità langarola che li rendono unico connubio tra cultura, mano dell’uomo e terroir, come scoprirete il 23 novembre al Tepidarium per la nuova edizione di God Save The Wine. (altro…)

Mionetto e la freschezza del Prosecco al God Save The Wine al Tepidarium 23 novembre Firenze

Valdobbiadene, da cui la cantina seleziona con cura le uve per i propri vini, creando prodotti di altissima qualità che si sono guadagnati negli anni sempre maggiori riconoscimenti e fama internazionale. Una continua capacità di rinnovarsi e un grande impegno sono stati la chiave per proporre un marchio riconoscibile nel mondo per le bollicine italiane più diffuse, quelle del Prosecco, con cui si brinda all’insegna della leggerezza e di cui faremo grande uso il 23 novembre al Tepidarium per la nuova edizione di God Save The Wine. (altro…)

Tasca d’Almerita e la Sicilia al God save the Wine 23 Novembre Firenze

Nelle campagne suggestive dell’etroterra siciliano tra Palermo e Caltannissetta ha origine la storia di Tasca D’Almerita, nata nel 1830 nell’ex feudo di Regaleali, un luogo suggestivo che gode del microclima ideale per la coltivazione delle viti, grazie ad un’altitudine che varia dai 400 ai 750 metri sul livello del mare, e ad una influente escursione termica.

Come quella che proveremo il prossimo 23 Novembre al Tepidarium di Firenze per God Save The Wine scoprendo insieme le suggestioni siciliane… (altro…)

Asinone Poliziano, i suoi primi 25 anni a Montepulciano

Venticinque anni sono un traguardo molto importante, specie per un cru e un progetto lungimirante come quello messo in piedi a Montepulciano da Federico Carletti. Oggi l’Asinone è sempre di più etichetta di riferimento per la denominazione ma è tutta l’azienda che da sempre punta sulla valorizzazione del territorio e della tradizione di vini “nobili” della zona. Ne parliamo con Marco Barbi nel corso di God save The Wine. (altro…)

Il Friuli Venezia Giulia e la rivoluzione “bianca” del vino italiano con Rino Russolo

Correvano gli anni ’60 quando il nonno di Rino Russolo, presente con noi all’ultimo God Save The Wine,  allora direttore tecnico della cantina Santa Margherita, decise di vinificare in bianco il Pinot grigio, fino ad allora usato per tagliare vini rossi. Da allora si può dire che sia nata la vocazione bianchista italiana e tutto lo straordinario successo di questa tipologia nel mondo. E oggi al Pinot Grigio si affiancano tante etichette, ciascuna che descrive un pezzetto del grande terroir friulano e va a comprendere anche vini rossi, sempre curioso falrli assaggiare ai toscani… (altro…)

I microterroir del Nero d’Avola di Gulfi e la riscoperta di una regione

Assaggiando i vini di Gulfi e le selezioni di Nero d’Avola pare sia trascorso un secolo dall’invasione dei Nero d’Avola piacioni e morbidi, tagliati con ogni tipo di uva francese a dare vini roboanti e piacioni. Qui ci sono vini nervosi scattanti e dotati di una personalità propria. Con Fabio discutiamo di cosa significhi parcellizzare i vigneti e attribuire i vini alle proprie zone di origine…e assaggiamo una piccola rarità di Nero d’Avola con qualche anno sulle spalle… (altro…)

Montecucco e vocazioni nuove della Maremma, Marco Monaci di PieveVecchia

Il Montecucco è quasi sicuramente “the next big thing” dell’enologia toscana e già adesso ha una capacità di attrarre preferenze in maniera speciale. E questo sia che a trainare sia il Sangiovese, a suo agio qui quasi come al di là dell’Amiata, Montalcino, sia che a farlo siano vitigni forestieri come il Syrah del Pieve Monaci (con una superba prova nel 2008) che altre varietà italiche. Ne abbiamo discusso con Marco Monaci di PieveVecchia i all’ultimo God Save The Wine. (altro…)

Terroir e scommesse, Vigliano a Scandicci (FI): intervista a Paolo Marchionni

Storia che conferma idee e supposizioni sulle vocazioni dei suoli e di tanti luoghi della Toscana, anche al di fiori delle rotte classiche dei grandi vini. Vigliano e Paolo Marchionni ci raccontano come si fa a leggere un luogo e a capire che vino sia possibile creare  muovendosi in zone off. Dove il rispetto per le possibilità del suolo e del clima sono condizioni inderogabili per il successo di un progetto. (altro…)