tasting

Venerdi 12 e sabato 13 novembre Amarone Brunello in trattoria!

Torna la sfida all’ultimo bicchiere tra il grande toscano e il sontuoso vino veronese che ha cambiato la geografia del grande vino italiano interrompendo il duopolio Toscana-Piemonte. Metteremo alla prova San Felice e Masi tra le annate “monstre” 2015 e 2016 su un menu complesso e ricco di Paolo Gori…e voi deciderete il vincitore!

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Tenuta L’Apparita L’Assolo 2017 Igt Toscana

Un’annata calda e siccitosa si abbatte sul piccolo vigneto giardino di Paolo Tronci ma il bosco circostante e la gestione oculata di verde e suolo permette di uscire a testa alta dal confronto. Questa seconda uscita del D’Assolo come sempre è a base di solo sangiovese e trascorre due anni in rovere di media grandezza. Nel naso ha polpa di frutto nero e rosso tra more, amarene, viola candita e un bellissimo bergamotto.

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Tenuta L’Apparita d’Assolo 2016 Igt Toscana

Da una piccola vigna al limitare del bosco nasce il sogno di Paolo Tronci, medico sommelier prestato all’enologia e alla viticoltura con entusiasmo. Questa prima annata di D’Assolo nasce fortunata con la 2016 a dare energia e grazia speciali al sangiovese di questa zona negli ultimi anni decisamente in grande spolvero.

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Rosato Tenuta L’Apparita Igt Toscana 2020

Da pochissime piante di sangiovese allevate con cura da Paolo Tronci e dal salasso per il grand vin D’Assolo nasce questo rosa di sangiovese fresco e accattivante ma non senza struttura e corpo. La zona del Bargino e di San Casciano non lesina in potenza ed energia fruttata  ,a questo rosa si dimostra davvero calibrato.

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Champagne Brateau-Moreaux Brut Tradition 100% Meunier

Graziano Rialti cerca ed esplora la Champagne da anni e solo da poco è diventato importare in prima persona. Una delle sue prime scoperte è questa maison da Levrigny operativa dal 1875 e specializzata nel meunier che rappresenta il 90% degli ettari coltivati. Questo brut è quasi rosa come intensità di colore e ha una straripante nota fruttata mista a floreale di rosa e lavanda. Sorso di piacere e gusto con lunghezza e stile ideale per la tavola.

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Degustazioni Autunno: ecco il calendario dei venerdi in Trattoria

Pur tra mille imprevisti e vicissitudini ci avviciniamo al prossimo autunno speranzosi e fiduciosi nel potersi divertire a tavola scoprendo nuovi vini e nuove storie in trattoria. Come tradizione abbiamo dedicato le scorse settimane alla ricerca di nuovi e interessanti prodotti da proporvi in autunno e siamo riusciti a metter su un calendario niente ma che speriamo come ogni anno soddisfi la vostra curiosità enoica e a tavola…

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Baron’Ugo Igt 2016 Toscana Monteraponi

Il sangiovese di razza raddese mostra i muscoli e la piacevolezza in un connubio entusiasmante con questa 2016, forse la migliore delle edizioni tutte comunque maiuscole del Baron’Ugo di Michele Braganti. Quasi completamente 100% sangiovese tranne qualche grappolo di cannolo e colorino, ha un colore ricco ma sempre netto e trasparente con riverberi violacei e lampi azzurri di freschezza. Al naso è grintoso, agrumato e con un frutto rosso in confettura e di frutta di bosco fresca.

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Brunello di Montalcino 2016 Baricci

Un vino entusiasmante che sfrutta a pieno le meraviglie della 2016 per un vino profondamente identificato con il versante nord di Montalcino dove giaccione le vigne da cui nasce. Naso mentolato e scolpito nella pietra, ribes rosso e pepe nero, grande succo di mirtillo e visciole, sorso che incalza e dispiega il suo ritmo in maniera convincente, finale sontuoso e denso, materico ma sempre arieggiato dalla freschezza giusta.

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Brunello di Montalcino 2016 Le Ragnaie

Questo 2016 de Le Ragnaie è un compendio tra versante nord e sud con il passo del Lume Spento a dividere le vigne di Riccardo Campinoti ed è perfetto per esemplificare la bellezza di lavorare unendo più vigne a Montalcino. Il 2016 etichetta bianca di Riccardo è stiloso dolce ma piccante, pepe nero, mirtillo e ribes.

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Brunello di Montalcino 2016 Le Chiuse

Davide Bonucci introduce il Brunello di Lorenzo Magnelli, sempre più protagonista della denominazione dopo che per anni ha fornito le uve per la riserva della famiglia Biondi Santi (con cui è imparentato da parte della madre). Ma non c’è traccia del legame ormai perché Lorenzo grazie all’età delle sue vigne e la posizione baciata dal nuovo clima ogni anno produce da almeno un decennio i Brunello più intriganti del panorama ilcinesi. Questa 2016 è la  migliore finora e detta nuovi standard per la cantina.

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