L’etichetta nera con il Papa Medici è un vino schietto e intrigante che evidenza la bellezza del sangiovese in evoluzione tra note di bergamotto china frutta di bosco in confettura rossa e amarena.
tasting
Valpolicella Ripasso Brigaldara Il Vegro 2016
Il vino più discusso della Valpolicella da quando Slowine ha bollato l’operazone Ripasso come una operazione commerciale senza radici sociali ed teologica nella regione. In effetti questo vino nasce dalla rifermentazione delle vinacce di Amarone allorché il Valpolicella d’annata, viene messo a contatto con le vinacce d’Amarone che avendo ancora zuccheri al loro interno innescano una nuova fermentazione. Grazie alla fermentezione si arricchisce la struttura del vino e cede note d’appassimento che vanno a caratterizzare fortemente il vino. Ben esemplificato da questo Vegro con naso dolce e molto amareggiante compresa dolcezza sussurrata, in bocca è vino di struttura che trova il suo punto di forza nell’equilibrio in bocca e le sue note speziate di tabacco anice e vetiver. (altro…)
Amarone della Valpolicella Case Vecie 2012 Brigaldara
L’epitome della complessità e ricchezza in Valpolicella non può che essere l’Amarone in casa Brigaldare ma il Case Vecie, vino che prende il nome dall’omonimo vigneto di circa 10ha situato nel comune di Grezzana, in Valpantena. Siamo a 450 mt/slm con una perfetta esposizione a sud/estche fa maturare le uve molto lentamente e costante che permette di mettere a riposo le uve in un periodo dell’anno freddo e di condurre un appassimento più lento e prolungato nel tempo. Lo si sente in questo naso intenso e struggente di pesca quasi poi cassis, confettura di prugne, carrube e ribes rosso, quasi sfacciatamente dolce che innamora subito e invita alla beva. Beva che resta sopresa da equilibrio e solidità complessiva fino a scoprire alcune parti nervose tanniche e fresche che chiudono il sorso in una fase iniziale molto dolce. Un vino che vale un incantesimo ma che richiede un bel piatto per essere apprezzato del tutto…in Valpolicella una rarità e un grandissimo complimento per Brigaldara.
Qui un video con Antonio Cesari che ci racconta come nasce
E qui la degustazione del vino a cura di Andrea GOri:
Brunello di Montalcino Podere Le Ripi Lupi e Sirene 2012
Un’annata straordinaria e il progetto di Francesco Illy a Montalcino che comincia a prendere forma con un vino elegantissimo ricco sapido eppure fresco giovane e staripante di energia. Colore scuro ma nervoso, naso ammaliante di frutta scura, ciliegie, durone, mirtillo con pepe, tocchi balsamici e una nota di viola davvero incantevole.
Rosso di Montalcino Podere Le Ripi Amore e Magia 2014
Uno dei Rosso di Montalcino più intriganti che ci siano, di certo il migliore dei 2014 e darà filo da torcere a tanti Brunello che usciranno a breve, ecco cosa è Amore e Magia di Podere Le Ripi! Un sangiovese schietto diretto ma che seduce con le sue note di fragole lamponi melograno e tocchi speziati di agrumi e tabacco.
Chianti Classico Clemente VII 2015 Castelli del Grevepesa
Schietto diretto intrigante e sapido con note fresche e invitanti di viola mammola, fragole e lamponi. Sorso gustoso con spezia e finezza ma sempre beverino e leggero, un classico vero della tavola ma dal cuore del Chianti Classico della Pieve di Campoli.
Soave Brigaldara 2017
Perfetto esemplare del vino sapido fresco e “minerale” che va per la maggiore oggi nel mondo del vino, questo Soave per Brigaldara è un piccolo progetto ma viene portato avanti con classe ed eleganza come gli altri rossi aziendali. NAso floreale e gessoso, sapidiità e agrumi molto ben dosati e che proseguono in un sorso di soddisfazione salina che sa mettersi al servizio della tavola in maniera esemplare.
Ligustro – Costa Toscana IGT 2016 La Regola
Questo vino incarna bene lo spirito dell’azienda posta in un bellissimo scrigno naturale in quel di Marina di Cecina sulle prime colline di Riparbella procedendo verso l’etrusca Volterra. Qui il Sangiovese si esprime con grazia e levità ma anche un bel carattere fruttato e solare che incanta e seduce al primo olfatto con il syrah a dare frutta di bosco e pepe in misura complementare ben azzeccata.
La Regola – Brut Dosaggio zero 2014
Uno dei metodo classico più sorprendenti d’Italia fu proprio questo brut La Regola da Manseng, un’uva del sud della Francia mai troppo frequentata nel nostro paese che si rivelò intrigante e originale. Ma per dare davvero un metodo classico di livello c’è bisogno di un quadro acido più definito ed ecco che lo chardonnay ben coltivato riesce a completare l’espressione del manseng in maniera ottimale.
Sondrete – Passito Bianco di Toscana IGT 2006 La Regola
Non sono molti gli esempi di “vin santo” o simili sulla costa ma gli esempi che si incontrano hanno sempre qualcosa da raccontare come questo Sondrete de La Regola a Riparbella Val di Cecina. Le uve sono le classiche Trebbiano, Malvasia e Colombana affidate ai caratelli murati per 10 anni e il risultato è scurissimo denso e raffinato con note dal mallo di noce alla carrube passando per frutta come dattero e albicocca secca, sottobosco fungino, humus e pepe, sandalo e refoli balsamici di cardamomo.