Da una vigna con un panorama spettacolare lungo la strada che porta al faro di Capelrosso all’isola del Giglio nasce il bianco di Dario Dainelli, ovviamente da uve ansonaco. Dorate come il vino le uve che porta al naso meravigliosi sentori di macchia mediterranea, elicriso ginestra, albicocca, pesca gialla e note agrumate incantevoli. In bocca si mostra grintoso e fresco con una sapidità iodata e marina che carezza il palato mentre le note aromatiche si spandono nel retroolfatto.
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Dario Dainelli “Rude” Igt Toscana 2019 Sangiovese in cocciopesto
Il sangiovese in grande spolvero e in grande energia per Dario Dainelli che da una bellissima vigna a Cerreto Guidi che esprime carattere e forza in questo vino “Rude” di nome e di fatto ma soltanto perché la sua uscita è programmata per il prossimo autunno. Matura in cocciopesto e questo permette di avere uva ricchissima e profumata senza i problemi dell’affinamento in legno.
Cantina Dainelli “Intruso” Sangiovese e Tempranillo Igt Toscana 2019
L’intruso della situazione è il tempranillo noto da secoli in Toscana come malvasia nera e che qui doa al sangiovese una rotondità dolce e cupa di frutto molto invitante soprattutto se accopiata alla classica florealità e frutta rossa del vitigno. Dario Dainelli nella sua seconda vita professionale da vignaiolo porta qui un vino che per metà matura in anfora e coniuga frutto e tensione acida in maniera molto intrigante, naso di viole, marasca, prugne in confettura, pepe nero e tabacco con note di erbe aromatiche mediterranee.
Dario Dainelli e il vino
Dario Danielli ex calciatore viola ma non solo si butta nel vino a capofitto e con passione essendo cresciuto in una famiglia che ha sempre coltivato la terra. Non prende le scorciatoie dei vitigni internazionali ma cerca l’espressione di territori particolari come il Giglio e la sua ansonaco e Cerreto Guidi per sangiovese e malvasia nera (tempranillo).
Taste! con Burde finalmente in fiera e nei Taste Talk
Barocco Cerasuolo di Vittoria DOCG 2013 Avide
Una versione particolare di Cerasuolo di Vittoria questo di Avide che unisce tradizionalmente frappato e nero d’avola ma per ottenere un vino di struttura sostanza e capacità di invecchiamento in bottiglia superiori alla media della tipologia. L’affinamento in barrique lo rende corposo ricco con speziatura molto ricca tra vaniglia, pepe nero, noce di cocco e rovere ma è sempre il frutto che apre il naso su note di more di rovo, mirtilli, prugne e tocchi floreali di frappato ad alleggerire.
Avide Nutaru Frappato metodo classico siciliano da Vittoria (RG)
Una bollicina sorprendente da uva frappato sia in versione rosata (24 mesi sui lieviti) che bianca (36 mesi sui lieviti) che ne sfrutta l’acidità naturale per ottenere prodotti di complessità notevole e grande piacere di beva. Il bianco è su toni canditi e fruttati dolci e ricchi tra agrumi, mela gialla e susine completati da nocciole e sapidità che incalza. Il rosato è stuzzicante con naso di melograno, verbena, tabacco, rose e piccantezza di ginger.
Malvasia delle Lipari doc 2014 Barone di Villagrande
Il vino struggente del Mediterraneo con il suo sottile piacere dolce e sapido non può che essere la Malvasia delle Lipari, un unicuum mondiale fatto di trasparenze e suggestioni e non solo di dolcezza esagerata e persistenza. Questo di Barone di Villagrande nasce a Salina ed è intenso ammaliante, forte ricco e mentolato tra anice zucchero e menta a ravvivare una nota fruttata e candita cangiante tra mandarino, albicocca, pesca gialla e tocchi tropicali.
Etna Bianco Doc Superiore 2017 Barone di Villagrande
Da carricante e tocco di catarratto, un vino esemplare del versante di Milo dell’Etna, il migliore per i bianchi. Le note sono moderne, fresche, gessose e vulcaniche con il frutto sempre un passo dietro alle note floreali, iodate e speziate. Tocco sapido affumicato leggero gesso e petricore al naso , lama d’acciaio e opulenza insieme figlio di annata ricchissima che al palato esplode in albicocca e fragole più vaniglia e cipria .
Vin Santo Felsina Berardenga 2007 Felsina Berardenga
Una meraviglia enoica del Chianti Classico troppo velocemente archiviato negli ultimi anni ma che è capace di prestazioni gustative e aromatiche vertiginose come dimostra questa piccola meraviglia da caratello da uve malvasia, trebbiano e tocco di sangiovese.