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Casamatta Rosso Bibi Graetz: Toscana Multivintage

Ancora più dell’iconico Testamatta, il Casamatta rappresenta tutta la carica eversiva e innovativa di Bibi che va oltre il concetto di annata per presentare un rosso multivintage con 3 diverse annate di sangiovese e syrah e merlot. Il risultato è un vino esplosivo e dolce al naso ma anche completo e sfaccettato al palato con una bevibilità e una leggerezza difficile da trovare in Toscana negli ultimi anni. (altro…)

White Label I Balzini 2011 Igt Toscana

L’ultima annata in commercio del White mostra i muscoli e la classe anche da giovane con un bel naso intenso e ricco con il cabernet in evidenza sul sangiovese tra mirtillo cassis e confettura di prugna. Bocca però con la rivincita dell’autoctono tra freschezza e suadenza notevoli per la sua età. (altro…)

Testamatta 2010 Bibi Graetz IGT Toscana

Forse una delle vette più alte di questo vino grazie alla grandiosa annata per il Sangiovese in Toscana, di certo un vino che non lascia indifferenti. Ricchissimo ma trasparente, incalza l’olfatto con note speziate e fruttate intense con rimandi florali alla viola e al giaggiolo. (altro…)

I Balzini Green Label 2013 IGT Toscana

Sangiovese e mammolo in un vino piacevolissimo morbido fruttato e mai banale grazie all’innegabile salinità di fondo. Vino da bere ma soprattutto da ribere con le sue note di viola, fragola e lamponi freschi, luminoso e accattivante, buonissimo anche se bevuto leggermente fresco. (altro…)

La cucina di Paolo Gori a Primavera tra Carciofi, Borragine, Coniglio e Gran Pezzo

Paolo Gori e le idee per una cena in onore dei vini dei Balzini dal Pink al White in Verticale passando per Green… Come esaltare i profumi e la struttura di Sangiovese, Cabernet e Mammolo? Con un bel carciofo ripieno, con le Tagliatelle fatte in casa con Coniglio e Cioccolato, con il Gran Pezzo al Forno e con una speciale Zuppa stagionale con borragine, ricotta e fiori! (altro…)

La Val d’Orcia di scena a Roma al Teatro Eliseo con Il Moro di San Giovanni al God Save The Wine 21 Novembre

L’azienda “Moro di San Giovanni” nasce nel 2002, nel cuore delle suggestive Crete Senesi, al centro di uno scenario incredibile, quasi lunare, movimentato da dolci colline dai differenti colori. La famiglia Cameli ha acquista 5 ettari della proprietà, vicini ai maggiori centri di interesse artistico culturale, come Pienza, Siena, Bagno Vignoni, San Quirico D’Orcia, Montepulciano e Montalcino e naturalmente San Giovanni D’Asso, un grazioso borgo medioevale con il castello posto sopra un colle a 310 metri di altezza, tutti elementi fascinosi che proveremo a trasferire sul palco del Teatro Eliseo… ma molto più semplici da ritrovare nel bicchiere! (altro…)

Il Principe 2004 Toscana IGT Machiavelli

Da Sant’Andrea in Percussina, dalla famosa tenuta del Chianti Classico, un SuperTuscan nato in pieno boom della tipologia con Sangiovese Cabernet e un inconsueto Pinot Nero che si fa intravede al naso ma si sente soprattutto in bocca. L’età si fa sentire e le note sono evolute, sfaccettate e fini tra prugna, ribes rosso e nero e lacca. (altro…)

L’Erta Chardonnay IGT Toscana 2008 Vigliano

Oro carico e ricco, naso splendido con mimosa e ginestra poi agrumi, tropici (ananas, mango) incastonati in una bella mineralità, in un legno che non copre nulla  ma che anzi contribuisce al rilancio in termini sensoriali. Tanto apprezzamento anche a temperatura leggermente più alta con note affumicate e piccanti che escono con il tempo. (altro…)

Salamartano 2003 Fattoria Montellori IGt Toscana

Marco, agronomo ed enologo dell’azienda, ci presenta un classico nell’uvaggio ma in realtà anche nella storia perchè prodotto dal 1982 a Fucecchio con vigneti a Cerreto Guidi. Naso profondo ricco e suadente che non dimostra affatto i suoi anni con note di frutta di bosco, lieve peperone, nota mentolata e succulento. Bocca corposa con filo di alcool in realtà molto ben integrato nel resto del vino. (altro…)

L’ingresso delle uve internazionali nel Castello di Ama Chianti Classico Riserva 2008

Un “esordio” particolare per un vino che tutti conosciamo ma che assume nuova veste e nuova tipologia pur rimanendo lo stesso. Con il nuovo regolamento sulle Riserve del Chianti Classico infatti non è più possibile far uscire vini “base” con invecchiamento e struttura da Riserva ed ecco che l’archetipo del Chianti Classico deve per forza porsi al vertice della piramide qualitativa della DOCG. E lo fa con slancio e vigore, ribadendo molti concetti cari a Marco Pallanti e soprattutto introducendo per la prima volta uve internazionali nel blend del “Classico”. (altro…)