Misterioso e affascinante, sottile e trasparente eppure energico mutevole e sensibile nei confronti del luogo dove cresce, capace di sprigionare i profumi più arditi e sensuali del mondo del vino ma allo stesso tempo l’uva più complicata al mondo da coltivare e vinificare nel modo migliore: è facile capire come mai il pinot nero abbia un posto così speciale nel cuore di tutti gli appassionati di questa bevanda. E la Toscana poteva forse tirarsi indietro in questa sfida? In edicola su Business People di Settembre trovate una rassegna piuttosto completo sul tema…
staderini
Cuna Pinot Nero 2014 IGT Toscana Podere Santa Felicita
Un taglio netto con le ultime annate forse dovuto alla stagione particolarissima, ma chi si aspetta un vino umbratile e rugoso rimarrà sorpreso nel gustare forse il migliore Cuna di sempre. Diafano e trasparente, ineffabile al naso solo apparentemente semplice e appena velato da un tono smaltato, si prende la rivincita poco a poco nel bicchiere svelando strati di profumi di incenso e frutto particolari e inediti.
Cuna e Sempremai Sorte, scoperta in una Bibbiena dei misteri del vino (conoscete l’abrostine?!?)
Forse l’aspetto più intrigante di chi scrive di vino è quella di essere scelto come referente per alcune scoperte o semplicemente per delle nuove proposte che si affacciano al mercato. Fu così che da Bibbiena, terra decisamente poco nota per i grandi vini, arriva da Burde una coppia di strani vini, un Pinot Nero caleidoscopico e un vecchio vitigno mai sentito finora, tale. Vale la pena assaggiarli? Se sono qui a sciverne la risposta è ovvia… (altro…)
Riserva 2006 Villa Calcinaia Chianti Classico DOCG
Annata superlativa per il Sangiovese, tanto che si decide in questa riserva di fare a meno di merlot, canaiolo, montepulciano e altri vitigni spesso usati. (altro…)
Casarsa Merlot Villa Calcinaia Toscana IGT 2006
Da uno “scherzo” del Feoga (fondo europeo per l’agricoltura) e dall’alluvione del 1966 ecco un Merlot di Toscana nel punto dove più il terroir lo stravolge. Bel colore acceso e pieno, naso cangiante di mora e mirtillo, pepe e spezie, sanguigno carnoso e minerale come tutti i vini di Calcinaia ancora prima di essere merlot. (altro…)
L’alluvione, il FEOGA e il Merlot nel Chianti Classico
Non solo per la frutta di bosco e i vini morbidoni, se nel Chianti c’è molto merlot ci sono anche altri motivi…
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=tg8CVjIbrYA[/youtube] (altro…)
Riserva 1975 Villa Calcinaia Chianti Classico DOCG
Uno dei migliori anni “70” del Chianti e subito lo si vede già dal colore ancora vivace e vitale. Naso con frutta sotto spirito e leggero floreale ancora accesi e corredo terziario completo dallo smalto al tabacco, humus e sottobosco, scatola di sigari. (altro…)
Riserva 1999 Villa Calcinaia Chianti Classico DOCG
Cardine della serata, a 10 anni dalla vendemmia mostra tutto il suo grande potenziale dispiegato. (altro…)
Riserva 2004 Villa Calcinaia Chianti Classico DOCG
Annata buona con non enorme acidità ma bella eleganza d’insieme. Il naso anche di montepulciano e merlot è più dolce del solito e il sangiovese viene ben spalleggiato con la sua nota agrumata e la ciliegia sotto spirito dal caramello e dalla frutta di bosco degli altri due. (altro…)
Come lo voleva la nonna: Vin Santo del Chianti Classico DOC 2003 Villa Calcinaia (malvasia trebbiano canaiolo)
Color mogano/sciroppo d’acero, naso di dattero, di china, di frutta secca, di mandorle, anice e sottile vena di albicocca. Il canaiolo si vede al colore ma anche nei profumi c’è qualcosa di particolare di per niente stucchevole che lo rende intrigante e mai scontato. (altro…)