Tra le famiglie più presenti e legate al territorio di Asolo, la famiglia Pozzobon ha investito tanto nella recantina e nella sua riscoperta ma ovviamente non ha trascurato la bollicina.
sparkling
Val d’Oca Asolo Prosecco Extra Dry Asolo
La grande realtà di Val d’Oca non trascura l’impegno nella DOCG Asolo e presenta questo omaggio al territorio e alla sua naturalità lavorando in maniera sostenibile. L’extra dry permette di esaltare il biancospino, il tiglio, l’acacia e il corredo di mela golden classici della glera spumantizzata. Sorso con dolcezza e nota salina che crescono alla distanza mentre rafano e speziatura leggera completano un sorso mai banale.
Villa Sandi Asolo Prosecco Brut Biodiversity Friend
Una grande realtà del territorio, la seconda per dimensioni di imbottigliato per l’Asolo prosecco, dimostra quanto intende investire nel territorio anche a lungo termine. L’impegno sul biologico e sulla biodiversità è concreto e profondo da parte di Villa Sandi ma ovviamente non può prescindere dalla qualità in bottiglia. Questo Asolo Brut ha frutto pera, susina, confettura di fragole quasi, pepe bianco, note gessose eleganti e un palato con bel corpo e definizione .
Giusti Wine Asolo Prosecco Brut
Una grande impresa che investe sul territorio e un progetto ricco di fascino quello di Giusti Wine ad Asolo. Oltre alla recantina e altri vini di spessore e ambizione, decisamente centrale l’impegno sulla bollicina . Questo Asolo Brut ha una bella nota di lievito e panificazione e non solo un bel frutto definito e croccante di mela e pera.
Vini Costa Asolo Prosecco Dry Pra’ Grande
Nel corso della serata dedicata all’Asolo Prosecco la tipologia Dry è stata abbinata non solo al dolce ma anche con le seppie inzimino e ai salumi a dimostrare la versatilità di questa tipologia troppo spesso poco considerata a tavola. Questo vino della famiglia Costa ha stile, succosità, note fruttate belle ricche e cangianti e una beva che non stanca , belle le componenti di susina, lieve vegetale rafano e sedano, miele e granola.
Bele Casel Asolo Prosecco Extra Brut
Luca Ferraro è stato uno dei primi vignaioli a impegnarsi a fondo per far conoscere la specialità di Asolo nel mondo del prosecco e i suoi vini sono sempre esemplari ed impeccabili, trasparentissimi nei confronti del territorio e dotati di energia e forza non comuni. Questo Asolo poi è extrabrut, tipologia identitaria della denominazione e mostra come si possa asciugare il sorso e renderlo freschissimo senza perdere dolcezza di aromi floreali o fruttati.
Il formidabile Durello: come sapere tutto sul prossimo fenomeno delle bollicine made in Italy
I suoli vulcanici rappresentano soltanto l’1% della superficie mondiale ma bastano a fornire il 10% di quanto serve al mondo per il suo sostentamento: non deve meravigliare che da suoli vulcanici nascano alcuni dei vini più sorprendenti della nostra penisola ma nessuno è come il Durello, lo spumante da uve durella che sta sempre più facendo parlare di sè con un successo a tratti travolgente che cerchiamo di analizzare su Business People di Gennaio/Febbraio in edicola con un numero doppio speciale di inizio anno.
Champagne Jean Vesselle Rosè de Saignèe Cuvèe Friandise Demi sec
Siamo a Bouzy e la mano è quella femminile ma decisa di Delphine Vesselle che con il marito porta avanti questa cantina entrata nel cuore di molti per il grande rapporto qualità prezzo delle sue cuvèe. Questa versione del Rosè de Saignèe è ovviamente un 100% pinot nero da Bouzy con un residuo zuccherino importante (32gr/lt) che però non ne inficiano smalto e sprint.
JL Vergnon Conversation Le Mesnil sur Oger
Christophe Constant è un vero talento dell’uva bianca e sa usare i suoi preziosi vigneti a Chardonnay in maniera multiforme e sempre azzeccatissima. Quasi 50mila bottiglie prodotte con 6 ettari a disposione in luoghi azzeccatissimi. Questo “Conversation” usa uve vinificate in acciaio da Le Mesnil, Oger e Avize (tutti grand cru) ed è un piccolo gioiello schietto freschissimo agrumato e immediato che però in bocca ha allungo da fuoriclasse tra gesso, erbe aromatiche aniche finocchio e tanto pompelmmo e mandarino con chiusura quasi sul miele e nocciole.
Nicolas Maillart Franc de Pied 100% Pinot Noir
Un’antichissima maison alla nona generazione con l’omonimo Nicolas trisnipote dell’avo Nicolas che già aveva a che fare con questo vigneto incredibile scampato alla fillossera, uno dei 3 o 4 rimasti in Champagne con questa caratteristica. Il contatto intimo con il sottosuolo produce una meraviglia di Champagne che soddisfa ogni senso a disposizione dal colore lucente e cangiante al naso compendio di frutto agrumi fiori e spezie orientali ma soprattutto al gusto ricco completo eppure freschissimo con una persistenza che tende all’infinito.