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Vino toscano per principianti: #2 Come leggere le etichette e servire il vino

L’etichetta del vino Toscano è molto semplice da leggere, a cominciare dal collarino che contraddistingue la DOCG, da cui potete risalire alla provenienza delle uve. Nel secondo episodio di Tuscan Wine for Beginners scopriamo come leggere le etichette e servire al meglio il vino toscano.

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Oggi sul QN Quotidiano Nazionale si parla di Vermentino, il bianco che ha impazzato questa Estate e non solo

Oggi sul Quotidiano Nazionale (il quotidiano da 300mila copie che accomuna La Nazione,  Il Resto del Carlino e il Giorno) si parla grazie a Paolo Pellegrini di Vermentino toscano ma non solo. E lo facciamo con una intervista al sottoscritto in cui emergono molti aspetti di questa uva arrivata alla ribalta con un grandissimo successo in Toscana e in Italia grazie agli investimenti in Maremma e sulla costa toscana ma non solo. Con la Sardegna, i colli di Luni e altre zone storiche che hanno continuato ad elevarne la qualità media.

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Abbinamenti dolci siciliani e vini passiti, una piccola guida

Se la pasticceria siciliana seduce con la sua ricchezza di forme colori e sapori non si può certo dire che il vino sia da meno! Anche solo restando nei vini dolci ci troviamo di fronte probabilmente della regione italiana con maggior variabilità e differenze nei vini dolci che dai vini passiti propriamente detti arrivano fino ai semisecchi e ai vini liquorosi, fortificati con tante sfumature di dolcezza, ideali per abbinarsi alle mille combinazioni di dolci e torte siciliane.  Su Voilà Magazine di Luglio in edicola intervistiamo Rita Busalacchi e diamo alcune risposte su come orientarsi in questo mare di dolcezza che renderà la vostra vacanza siciliana, ma non solo, un’esperienza indimenticabile!

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Montepeloso Bianco IGT 2016

Un raro blend toscano che sa accorpare i classici vitigni bianchi della tradizione come trebbiano e malvasia insieme ad influenze mediterranee ovvero vermentino e clarette senza cedere alla moda del viogner e sauvignon per addolcire il risultato. Questo bianco di Montepeloso è in linea con le idee di Fabio Chiarellotto sui vini della maremma e risulta piacevolissimo già dal naso ricco di suggestioni sapide saline e di erbe aromatiche tra timo, salvia e un bel floreale con ritorni agrumati.

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Eneo 2015 IGT Toscana Montepeloso

Il sogno di Fabio Chiarellotto di creare un grande vino mediterraneo trova compimento proprio in questo Eneo, il vero grand vin aziendale di Montepeloso. Eneo che prende il nome, impegnativo, dal mito greco di Oineùs colui che ospitò Dioniso il quale si invaghì di sua moglie, Altea. Accortosi dell’amore del Dio, Eneo si allontanò permettendo quindi al dio di giacere con sua moglie ma per ricompensa Dioniso gli dono della vite e gli insegnò a produrre il vino.

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Gabbro IGT Toscana 2015 Montepeloso

Ecco lapiccola chicca rara e preziosa nel progetto di vino mediterraneo di Fabio Chiarellotto in quel di Suvereto, Val di Cornia con Montepeloso, che tra i suoi vigneti ha trovato spazio per due piccoli lotti per il cabernet. Questo cabernet sauvignon in purezza è l’eccezione che conferma la regola nella produzione di Montepeloso solitamente impostata su vitigni del mediterraneo e non sui bordolesi. Ciononostante su questi suoli particolari e antichi il terroir esprime le note più ammalianti delicate e allo stesso tempo sontuose dell’uva bordolese per eccellenza.

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A Quo 2014 IGT Toscana Montepeloso

Un azzeccato blend di uve toscane storiche con un minimo di tocchi mediterranei anche francesi con sangiovese 30%, montepulciano 30%, cabernet 20%, marselan 10%, alicante 10% rappresenta l’ingresso perfetto nella Val di Cornia di Fabio Chiarellotto con Montepeloso. A Quo è il vino di ingresso ma ha già tutti gli elementi per capire la sensibilità dell’azienda per il frutto nitido e distinto di frutta di bosco ciliegie e fragole e soprattutto per la macchia mediterranea, lo spigo toscano, lavanda, alloro, mirto e tocchi speziati giocati in leggerezza. (altro…)

Disponibile la mia dispensa enoica mensile per capire il vino! Sommelier Wine Box di Marzo è online e parliamo di acidità del vino

Con molto piacere vi presento la mia collaborazione con il bel progetto Sommelier Wine Box che ha raccolto un notevole supporto con un crowdfunding qualche mese fa… L’idea è davvero bella perchè i ragazzi si sono proposti di diffondere il piacere e la conoscenza della degustazione del vino mediante un invio mensile di 3 bottiglie accuratamente scelte per spiegare un concetto specifico del vino. E così dopo il tema 0 di apertura affidato a Fiorini, Boninsegna, Scandogliero – detti I Tre Moschettieri Sommelier dal Veneto  con le loro storie legate al Lago di Garda andiamo in giro per l’Italia a parlare di Acidità e Freschezza.

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