Valentina Grasso ha fatto l’ultima vendemmia (2019) in Borgogna e si è confrontata con il grande chardonnay di riferimento mondiale ma in Piemonte, e questo vino o lo dimostra alla grande, questo vitigno si esprime sempre con grazia e finezza. Vinificazione in legno e malolattica, il giusto tempo in legno e bottiglia ed ecco un bel mix di note di agrumi e fiori tra gelsomino e zagara poi tocco di vaniglia e boisèe e tanto frutto giallo e bianco.
sommelier
Drappier Champagne Millèsime Exception 2013
Annata strana e particolare non millesimata certo da tutti in Champagne ma nel microclima della Aube e con l’aiuto dello chardonnay il risultato di questo Millesime è di piacevolezza e intensità notevolissime ed eccezionale per accompagnare la nostra bistecca alla fiorentina. Naso floreale di ginestra e fiore di pesco, nota di frutta di bosco, fragole in confettura, nota di cedro e anche candito,agrume molto ricco. Bocca in cui dosaggio basso si avverte ma l’equilibrio è pregevole dopo questi anni di bottiglia, chardonnay esce bene con note tropicali e calde quasi mentre pinot nero tiene la barra dritta della struttura e della piacevolezza, finale lungo pepato e con la giusta spezia ma anche corpo necessario a non sfigurare sulla carne rossa.
Barbera d’Alba DOC Bricco dei Merli 2017 Elvio Cogno
Il vino ideale per la nostra occasione annuale in trattoria con il bollito misto! Questa Barbera è prodotta in purissimo stile tradizionale piemontese senza fronzoli e orpelli e ha il candore delle cose buone davvero con intensità di frutto di sottobosco more mirtilli ribes nero, cassis e tocchi speziati tra ginepro, liquirizia e dolcezze solo suggerite.
Cucinare per lo Champagne con Paolo Gori: abbinare la Bistecca alla Fiorentina
Dopo un’altra edizione del nostro format Bistecca e Champagne che nel corso degli anni ha visto confrontarsi diverse maison con il piatto icona della cucina fiorentina oggi, Paolo Gori ci racconta come scegliere alcune ricette perfette per esaltare le cuvèe di Champagne a tavola. La cucina toscana si rivela perfetta ma anche le ricette tradizionali italiane riescono molto bene nell’impresa come dimostra la carbonara con gota di cinta senese con lo Champagne Rosè de Saignèe (da salasso) o la torta salata con le pere e pecorino. La minestra di orzo porri e bietole è stata abbinata con un Blanc de Blancs non eccessivamente tagliente (ma comunque poco dosato come il BdB di Drappier con un tocco di pinot bianco).
Tuscan Wine for Beginners: #10 Tuscan food and wine pairings
Tuscan wine takes shape around the table, in fact “table wine” is not the lowest category but rather the highest among Italian wines. Discover the best Tuscan food and wine pairings.
Vino toscano per principianti: #9 Vini toscani da dessert
La Toscana è anche una terra di grandi vini dolci. Avete mai assaggiato il Vin Santo, il Moscadello o l’Aleatico? Direttamente dalla vinsantaia di Torre a Cona, scopri i vini toscani da dessert più famosi, da quali uve nascono e quali sono i loro abbinamenti migliori a tavola.
Barbaresco Vallegrandre Ca’ del Baio 2016
Dai vigneti più vicini all’azienda Ca’ del Baio a Treiso ecco il campione della classicità per la famiglia Grasso, un nebbiolo di razza che esalta il lato femminile del nebbiolo con la raffinatezza eccellente di una grande annata come la 2016. La particolarità è che la maggior parte del nebbiolo è della varietà Michet, caso molto raro e insolito e si tratta di un biotipo nebbiolesco più dolce e floreale degli altri. Il risultato non può che essere straordinario per intensità floreale rosa canina e rosa the subito corredata da piccantezza speziata, alloro, mirto e frutto di bosco molto giovane e rosso. Bocca bellissima per energia e grinta tannica ma già piacevole ed abbordabile per effetto della vigna e dell’annata, sinuoso delicato eppure dotato di forza ruggente in sottofondo pronta a regalare grandi emozioni anche in allungo.
Barolo Cascina Nuova DOCG 2015 Elvio Cogno
In casa Cogno, Valter Fissore è un tradizionalista e un mago nel saper sfruttare ogni sfumatura di casa Ravera, il vigneto di nebbiolo da cui nascono tutti i vini dell’azienda. La differenza la fanno le esposizioni ma soprattutto l’età dei vigneti che in questo caso hanno “solo” 12 anni di età (e posti a 380 mt slm) mostrando i lati più dolci del loro essere uve da Barolo. Il vino che ne consegue è chiamato appunto Cascina Nuova a sottolineare la loro irruenza e piacevolezza giovanile.
Tuscan Wine for Beginners: #9 Dessert wines from Tuscany
Tuscany is a land of great dessert wines. Discover some of them!
Tuscan Wine for Beginners: #8 Decanting and serving wine
Wine decanting is an appealing ritual that can easily be performed at home. Discover how to decant and serve your Tuscan wine.