Arriva nella capitale l’evento che ha lanciato il manifesto della “terza via” per comunicare il vino. Il 21 novembre al Teatro Eliseo di Roma, 15 cantine di altissimo livello presentano le proprie etichette al pubblico romano in uno spettacolo che unisce il Teatro alla degustazione.
In abbinamento ai vini infatti il nuovo spettacolo “semiserio”dedicato al vino interpretato dal sommelier-informatico Andrea Gori e dal Gastronomo Leonardo Romanelli con protagoniste 15 grandi cantine d’Italia e ospite speciale come sempre la Champagne! (altro…)
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San Martino Bolgheri Rosso Superiore Doc 2008 – Cipriana
Risale addirittura al 1978 la prima annata di questo storico Bolgherese quasi ante litteram. Un’azienda come la Cipriana è in realtà un piccolo micro cosmo di attività legate al territorio e all’agricoltura di qualità. (altro…)
Se il profumo è arte, la cucina allora? Prove tecniche di avvicinamento di due mondi con la Scent Dinner
Secondo Chandler Burr, il maggior critico al mondo nel campo dei profumi nonchè creatore del Museum of Olfactory Art a New York, il profumo (inteso come insieme di essenze e aromi) è arte perchè l’arte è per definizione è artificio per manipolare le persone e farci sentire come vogliono loro, innamorati, allegri, rilassati.Per dimostrare il potere del profumo su di noi e sui nostri sensi ci ha guidato in una cena dove il pubblico era chiamato a riconoscere alcuni aromi (naturali o artificiali) serviti prima di un piatto che li riassumeva in una versione commestibile, subito prima però veniva fatto annusare anche una fragranza commerciale che aveva tra gli ingredienti gli stessi aromi del piatto in un cortocircuito emotivo sensoriale davvero niente male. Dapprima tre essenze in teoria semplici come arancio, naturale da Sicilia, limone calabrese e lime dal Messico che commercialmente si trovano abbinati insieme ad altri elementi per dare Eau d’orange vert di Hermes. Il suo equivalente gastronomico si è rivelato un paitto di Cappesante con arancio caramellata, limone, e polvere di lime davvero ben calibrato tra dolcezze e spigoli e seducente.
Poi spazio a ginepro , ingrediente importante nei profumi per la sua persistenza e capacità di spandersi , poi pepe nero poi peperone rosa dal Perù e cardamomo, tutti insieme in Terre d’Hermes e nel piatto assemblati come Ravioli integrali con guance di vitello con riduzione di pepe, pepe rosa e cardamomo.
Si passa ai secondi con vaniglia naturale, molto più animalesca e grassa e affascinante della vaniglia artificiale che è più semplice ma anche più intenso. Poi chiodo di garofano, classico anestetico, che deve il suo profumo all’eugenolo, poi vetiver che ricorda il suolo umidità e marciume, humus , in genere da Haiti. Il vetiver scopriamo che spesso viene usato per dare profumo a qualcosa che si mangia ma che non ha profumo ovvero sale, nota rocciosa: tutti combinati insieme danno Eau de Marveille profumo marino molto famoso di Hermes e in cucina Michele Griglio lo traduce in Petto d’anatra con scalogno al sale, chiodo di garofano e vaniglia.
Si cambia di posto per condividere con altri clienti e si annusano Ifa2butirrato (usato per dare l’idea di mela verde) poi la mela gialla (acetate c6), una nota particolare di pera metallica che sembra anche banana verde o erba tagliata (exil c 3 acetato) che troviamo in En Jardin Sur le toie opera di impressionismo aromatico quasi astratto e nel piatto come Sella di maialino mela verde, gialla e pera.
Poi i dolci, per i quali annusiamo la fava di tonca, usato sempre nel marzapane insieme alla mandorla, poi fico o meglio foglia di fico, uva passa , delicato molto bello fine e delicato e un altro artificiale ovvero il cocco ottolattone gamma componenti del favoloso En Jardin Mediterranee che viene riassunto nella Torta Frangipane con fichi mandorle e sorbetto al cocco.
L’ultimo assemblaggio vede come prima essenza la pesca (undecalactone gamma), della stessa famiglia del cocco come molecola in cui cambia solo un atomo, carota , naturale stavolta, poi qualcosa tra bosso, geranio, sauvignon che si rivela l’aroma del mango molto maturo che si trovano combinati nel Jardin Sur Nile e nel piatto come Bavarese alla pesca, camilline di carota e mousse al mango.
L’abbinamento cucina e profumi e modalità di costruzione dei piatti fanno riflettere e fanno amare ancora di più entrambe le discipline, ragalando a tutti qualche argomento in più di discussione su cosa sia l’arte.
Il Prosecco di fine Estate di Carpenè Malvolti, come si beve il Cartizze
Approfittiamo di Andrea Galanti vice-alfiere del Prosecco per raccontare di nuovo la magia del Cartizze, quanto mai adatto a cullarci in questa fine estate, direi che ne abbiamo proprio bisogno…chi ha detto per esempio che non possono essere dolci i vini che ci rinfrescano? (altro…)
Il lato rosa della fine dell’Estate con Ruffino e il nuovo Rosatello, storia vivente del rosato italiano
Da un vino che ha attraversato gli ultimi 30 anni della nostra storia enologica seguendone mode e momenti cosa ci aspettiamo in questa fine Estate? Più dolcezza, più curiosità, più frivolezza sembra essere la risposta e non potrebbe essere poi del tutto sbagliata visti i tempi che corrono. Rinascita dei vitigni aromatici, dolcezza e abboccature meno sgradite che in passato, Ruffino prova di nuovo a cambiare e modernizzare il suo rosato storico. (altro…)
Dante Alighieri torna a Firenze a fine Estate con le sue Possessioni…in bianco!
Grazie al vino che supera le barriere e le rivalità storiche, Dante Alighieri torna con un vino estivo che porta il nome della sua famiglia a Verona con il figlio che acquista terreni nel veronese appunto originando la famiglia Serego Alighieri che produce con Masi Amarone e anche un bianco particolare ed estivo grazie alla Garganega unita al sauvignon, tradizione e novità unite in una bottiglia particolare. (altro…)
Vino di fine Estate al mare (ancestrale) di San Gimignano con La Mormoraia
Terreni sabbiosi pieni di conchiglie che esprimono caratteri di un vino della costa in quel di San Gimignano, un prodigio di sapidità e serbevolezza che ha sempre stregato le generazioni. La Vernaccia simbolo di fatica su terreni magri e scarni ma che dà frutto e piacevolezza inseriti in una tradizione quasi millenaria. Vino fresco di mare che può diventare anche più intenso e corposo a seconda dell’interpretazione che se ne possono dare. (altro…)
Un Chianti Classico per l’Estate, freschezza e abbinamenti con Molino di Grace
Due chiacchere con Tiziano sulla terrazza del Baglioni e si parla comunque di freschezza e carattere con il Sangiovese che marca ogni etichetta con tutta la sua anima in mostra nelle etichette di questa azienda. Dal Chianti Classico annata alla riserva, poi anche con il Margone riserva “speciale” anche il Gratius che nonostante sia IGT è una ulteriore dimostrazione di terroir chiantigiano e non certo di internazionalità. (altro…)
Abruzzo di fine Estate con Pecorino e Passerina Villa Medoro e del perchè (qui) l’autoctono vince sempre
Un modo gioioso allegro e non troppo impegnativo per ricordarsi le vecanze in questo inizio di settembre o per sottolinearle per chi ancora ne gode, ecco un’idea dall’Abruzzo per questi giorni. Villa Medoro produce tutti i grandi classici di questa regione dove gli autoctoni dominano e i vitigni cosiddetti internazionali sono per fortuna rimasti spesso al palo.
Capiamo perchè con Massimo Marchionni all’ultimo God Save The Wine a Firenze… (altro…)
A Castiglion della Pescaia anche a fine Estate tra Vermentino e Grenache con Tenuta la Badiola
Tra i vini più ingiustamente sottovalutati del panorama rosato quello prodotto a Castiglion della Pescaia da Tenuta la Badiola, incantevole vigneto a ridosso del L’Andana, posto ideale per passare questo scampolo d’Estate e perchè no sognare di tornarci con i suoi vini che comprendono anche un ormai famoso Vermentino e un rosso perfetto per le grigliate estive e non solo. (altro…)