Simone Nannetti è uno degli astri nascenti di Montalcino e la sua gestione della 2018 lo dimostra appieno. La sua azienda Cava d’Onice prende il nome dall’antica cava di onice, di età etrusca, situata nei pressi dell’Abbazia di Sant’Antimo e non lontano da uno dei vigneti. Il suo Brunello “Sensis” nasce da vari vigneti su diversi esposizioni a Montalcino e gli permette di gestire le diversità di annate. La fresca 2018 era annata di eleganza e distinzione e in effetti questo Brunello è lezioso, gentile ma anche relativa importanza tannica.
simone
Rosso di Montalcino Cava d’Onice 2020
Annata calda la 2020 a Montalcino e tanto il lavoro per Simone Nannetti di Cava d’Onice per riuscire ad assemblare un rosso convincente e fresco. Grazie all’utilizzo di varie parcelle però il risultato è decisamente centrato con note di lamponi fragole e ribes rosso mai troppo carnosi o carichi e una rincuorante brezza balsamica che sottende il bel frutto. (altro…)
L’Ambasciatore dello Champagne 2011 è Toscano: finale il 14 settembre a Milano ma abbiamo già un verdetto…
Non ho doti di preveggenza ma a leggere i nomi dei finalisti che il prossimo 14 settembre a Milano disputeranno la finale del Concorso Ambassadeur du Champagne c’è da inorgoglirsi subito per la nostra terra visto che sia Maurizio Zanolla dell’Accademia dei Palati a Firenze, Andrea de Agostini de Il Convito di Curina a Castelnuovo Berardenga (SI) e il sottoscritto veniamo tutti dalla stessa regione… (altro…)
Quindici anni di Galateo, ricevimenti e non solo: il compleanno
Difficile Galateo definire l’azienda di Simone Arnetoli solo “catering” vista la molteplicità degli eventi in grado di gestire sembra sempre riduttivo e di certo per il loro quindicesimo compleanno, hanno mostrato tante delle piccole grandi meraviglie che sono in grado di mettere in scena. E, almeno per chi è del settore, sono stati bravi ad allestire un graditissimo percorso “dietro le quinte” su come nascono gli eventi nella pratica quotidiana. (altro…)
Chianti Classico Collection a cena, tra Pinchiorri Arnolfo e…
Ben trecentocinquanta persone servite in due ore dall’aperitivo in piedi firmato da due grandi cucine toscane di livello internazionale come Gaetano Trovato di Arnolfo e la coppia Bassi-Monco di Pinchiorri e un banco immenso di dolci (quindici!) a chiudere tra grandi vinsanti e grappe. Serata di chiacchere e approfondimenti e primi commenti alle annate in assaggio che spesso a tavola trovano il loro vero ruolo e risultano molto più godibili che al banco di assaggio. (altro…)
Bollicine francesi e dal Lago di Garda, Trebbiano contro Chardonnay?
Il confronto è improprio lo sappiamo ma trovandoci all’utimo God Save The Wine all’Helvetia Bristol nel mezzo tra i vini di Provenza e gli Champagne importati da Prestige la tentazione era forte. Ed è stato interessante notare due caratteri molto diversi ed entrambi con un suo preciso perchè. E scoprire anche vitigni poco conosciuti come il Groppello e il Marzemino, i vitigni rossi di riferimento per la riviera del Garda. (altro…)
La scommessa della Maremma con il Podere 414 e l’idea dell’Alicante passito
Simone Castelli ci racconta della passione che da Pistoia l’ha portato a Scansano nella Maremma più vera e bella, anche se spesso dura e complicata. Unico nel suo proporre un solo Morellino aziendale e particolare l’approccio con una surmaturazione e appassimento stile amarone dell’alicante, poi unito nel blend con il classico sangiovese della denominazione. Eccolo nell’intervista durante lo scorso God Save The Wine al Savoy. (altro…)
Dalla parte di chi li beve, finalmente. Belli, sporchi e un po’ cattivi, ecco i vini di Cave des Pyréne.
Ne ho assaggiati solo una minima (anche se selezionatissima) parte ma devo concordare con Giampaolo che Les Cave des Pyréne ha un parco aziende impressionante e, soprattutto, vini legati a doppio filo con il terroir che li produce e le idee di chi li beve, prima ancora di chi i vini li produce.
Il che potrà non piacere a tanti appassionati del “vino è come chi lo fa“. Ma devo rivelarvi che è un aspetto che mi è sempre interessato poco, perchè preferisco indagare il rapporto tra chi lo beve e il vino stesso. Chiamatelo pure il sommelierside del vino…. (altro…)
C’è un posto nuovo sulle colline sopra Lucca, anteprima Vigna Ilaria 2010 (6 giugno per esser precisi)
Potremmo anche parlarne come di un vino visto che il “parto” è altrettanto lungo e impegnativo ma stiamo solo anticipandovi che il glorioso ristorante e locanda Vigna Ilaria (ex-stella Michelin subito fuori Lucca, sopra Monte San Quirico, 10 minuti fuori le mura) riaprirà appunto con una grande festa domenica 6 giugno sotto la guida di Andrea Maggi, (e Filippo Oliviero Chef) già alla Bilancia di Massarosa. Siamo stati fortunati da averne avuto un assaggio martedì scorso in concomitanza con un bella degustazione dei vini di Cave des Pyrène, ecco cosa ci è sembrato. (altro…)
Coquinarius a Firenze, o del ritrovo degli Enosnob
Magari non tutti ma quasi un 50% della gente che passa di qui o sono rappresentanti/venditori/operatori o sono sommelier in cerca di avventure solitarie con bottiglie particolari. La carta dei vini non è immensa ma non mancano le chicche e le originalità da beccare. Eppoi si spende il giusto, e alcuni piatti sono davvero piacevoli, a cominciare dai grandissimi antipasti. (altro…)