Il lavoro di Sebastiano Pieroni e il socio Giulio nel mondo del vino è sempre stato in linea con il rispetto della natura a dispetto della scritta “viticoltura aliena” che compare provocatoriamente in etichetta. Questo trebbiano si rivela bianco decisamente interessante per come intercetta le nuove istanza di importanza e ambizione di questo vitigno in Toscana e per come cerca di muoversi sul filone della naturalezza senza cadere nei suoi stereotipi.
shiraz
Yann Chave Crozes Hermitage “Le Rouvre” AOC 2019
Il Crozes Hermitage di Yann Chave cresce anno dopo anno e si rivela spesso uno dei migliori vini di questa denominazione in cui è importante saper scegliere. In particolare Le Rouvre 2019 nasce da syrah 100% da vigne di età attorno ai trentanni, completamente diraspate e fermentano in demi-muids (600 lt). L’ispirazione sono la tradizione e la naturalezza senza forzature per ottenere eleganza. Impressiona il colore impenetrabile e profondo in cui è bellissimo perdersi.
La cucina per la syrah
Paolo Gori ci racconta come cucinare per esaltate la syrah (o il syrah, nei casi più decisi…) usando le ricette toscane. Per esempio cucinando il cinghiale usando tre pepi in diverse versioni dal nostro classico nero al quello del Sechuan (per quanto pepe impropriamente detto) per esaltare i lati differenti di questo vitigno a seconda di dove viene coltivato. Ma la serata ha visto di scena anche il trebbiano toscano che nelle sue ultime uscite mostra grinta e carattere capaci di risolvere situazioni particolari con soprassata, carciofi e grassezza da uovo molto spiccato.
Venerdi 18 febbraio la Syrah in scena! Dal Rodano alla Val di Chiana e Cortona con cinghiale e spezie
Eccoci all’appuntamento annuale di approfondimento sulla syrah dal Rodano alla Val di Chiana e Cortona, un’ altra puntata del confronto tra grani territori sempre più vicini come filosofia e impronta grazie ai suoi nuovi interpreti. Di scena stavolta “Non gettare la plastica negli oceani” con il suo bianco e rosso Cortona, Gabriele Mazzeschi con i suoi Mezzavia e Commendatore e come confronto importante Jann Chave dal nord del Rodano con il suo cru Crozes Hermitage”Le Rouvre” .
Penfolds Bin150 Maranga Barossa Valley 2015
All’interno dell’impero Penfolds il BIN (Batch Identification Number) 150 indica uno dei cru più importanti aziendali ovvero Maranaga nella Barossa Valley, la zona più antica della viticoltura australiana. I suoli son molto antichi nella zona nord over di Barossa con condizioni climatiche aride e terreni rossi che danno struttura importante ai vini. Questo Bin nasce nel 2008 per poter far esprimere il grande frutto di questa zona.
Chapoutier Les Arenes 2015 Cornas AOC
Il grande maestro Chapoutier scende nella battaglia del Syrah con uno dei suoi cru e in particolare questo vino che da’ voce alla parcella Les Arenes a Cornas. Il vigneto poggia in parte su granito in decomposizione e in parte u suolo argilloso calcareo , perfetto per dare vini carnosi e potenti ma anche con un bella tensione sapida e questo 2015 lo dimostra alla grande.
Fabrizio Dionisio Il Castagno Syrah Cortona Doc 2015
Annata “big” per tutta Cortona e la Toscana e Fabrizio con il suo vino iconico Il Castagno è chiamato alla dura prova di aver frutto e concentrazione e rotondità senza eccedere soprattutto alla beva. Naso bellissimo e cangiante da ribes nero, cassis, alloro, menta, spezie piccanti e tocchi di arancio.
Fabrizio Dionisio Cuculaia Syrah Cortona Doc 2013
Concentrazione e carattere per questo cru inaspettato di Fabrizio Dionisio che affianca il famoso Il Castagno e lo esalta per alcuni aspetti giocando su appunto concentrazione di aromi ma anche finezza di tannino e struttura complessiva. Note di ginepro, menta, cassis, pepe nero ma anche viola, floreale di rosa bulgara, bergamotto e china che al palato si concentrano in mille sfere di sottile piacere tannico che fa capire la struttura e la solidità di un vino destinato ad evolversi in maniera stupenda.
Gabriele Mazzeschi Syrah Il Commendatore 2016 IGT Toscana
Nuova annata per un outsider del syrah che si è guadagnato già rispetto e considerazione nel settore per la grandissima prova dell’annata 2015. Questa 2016 è croccante fresca e sapida come annata comanda e nel bicchiere ha note che ricordano molto il Rodano tra tocchi erbacei eleganti, pepe, mirtillo e ribes nero ma anche un tono di rusticità ben dosato che evoca spaziature esotiche.