rosè

Champagne Henriot Brut Souverain

La cuvèe di ingresso di Henriot sorprende sempre per la sua grande completezza e luminosa personalità messa ancora più in evidenza con l’abbinamento con i crostoni cavolo nero e cinta senese, capaci di scatenare una bella esaltazione di umami sinergico. Non lesina sul dosaggio (8gr/lt) in questa edizione basata sulla ricca vendemmia 2015 e degorgiata a nov 2019 cui sono stati aggiunti oltre il 30% di vin de reserve di cui lo chardonnay in perpetua da tre grand cru. Il nome Souverain deriva dal fatto che Henriot era fornitore della corte d’Olanda e poi dell’impero austroungarico. Echi dell’impero di sentono nei colori e nella intensità, tono dorato e ricco, sapido, salino, agrumato, felice, allegro e senapato. Ancora zenzero e curry, opulento, ricco ma grande acidità e capacità di incalzare il palato, lunghezza e personalità fitta e pepata, incalzante la bollicina.

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Champagne Henriot Brut Rosè

Un bellissimo delicato eppure forzutissimo rosa questo di Henriot che si esalta con piatti importanti e con una bella dose di grassezza. Naso di visciola e ribes rosso, lamponi, iris, agrumi, pepe e cardamomo, confetto e zenzero, rosmarino, dolce e fine, sensualità e spezia, raffinato e armonico con lunghezza gastronomica, da aperitivo ma non solo, funziona bene il meunier anche in piccola %.  Solenne quasi il finale tra chiodo di garofano e ribes nero. In Trattoria è stato prezioso e fantastico sugli Stracci Pasta Fabbri con il nostro sugo di prosciutto Toscano preparato da Paolo Gori.

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Champagne Henriot Blanc de Blancs

Per una maison vocata allo chardonnay come Henriot questo Blanc de Blancs è un vino ovviamente fondamentale e un biglietto da visita importante. Il degorgement del prodotto oggi in distribuzione è aprile 2018, con base vino 2014, poi 4 anni sui lieviti. Note di zagara e agrumi, mandarino e arancio, fine e dolce di canditi, zucchero filato, bollicine finissime cremose raffinate e delicate, caffè e tostature delicate e sensuali, finale di bellissima lunghezza. Da noi si è rivelato ottimo su Passatelli in zuppa di zucca e midollo, una esaltazione di umami davvero magnifica.

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Giovedi 24 Hard Rock Cafè: anche Jon Bon Jovi sotto il palco di God save The Wine!

Siamo arrivati al capitolo 8 dell’avventura rock di God Save The Wine che di nuoto torna sul palco di Hard Rock Cafe. Dal 2010 del resto è la nostra missione ovvero portare lo spirito del rock nel mondo del vino e promuovere un consumo e una comunicazione diversa del vino portandolo là dove normalmente non si riesce ad apprezzarlo. Giovedi 24 febbraio a Firenze (in una serata 35€ tutto compreso vino e cibo servito al tavolo) vi dimostreremo che il vino è sempre stato un ribelle e così come noi, insofferenti ormai alle regole della degustazione classica e sempre pronti a rompere gli schemi ingessati del consumo tradizionale…

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Venerdi 3 dicembre Champagne di Natale e bis al Sabato 4 a pranzo

Torna la nostra rassegna natalizia di nuovi Champagne per le vostre feste con abbinamenti toscani ma non solo… Di scena tra le maison due nomi ormai di culto come Claude Cazals e Geoffroy e due che vi invitiamo a scoprire ovvero la Maison Jamart che si trova a Saint Martin d’Amblois (Epernay) e la Maison Lebeau-Batiste a Chavot-Courcourt.

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Giovedi 18 Luglio a Villa Olmi Firenze “Se son Rosè, fioriranno!” con il Manuale di Conversazione in presentazione e degustazione con Leonardo Romanelli

Prosegue il tour di presentazione del mio libro Manuale di Conversazione sui Grandi vini Rosa!  Come ogni volta c’è la grande occasione di bere rosa insieme come dovremmo sempre fare per celebrare il potere del vino di far star bene insieme le persone… Stavolta sarò insieme al “rosso” Leonardo Romanelli  il prossimo giovedí 18 luglio con  inizio ore 19.45 con la sua dodicesima degustazione di vini guidata  in collaborazione con Fisar Firenze. Di scena nei bicchieri ovviamente rosa da tutta la Toscana (e ormai cominciano ad essere tanti e tutti molto diversi tra loro) e la possibilità di restare a cena e degustare ai banchi del produttori.

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Manuale di conversazione sui vini rosa, la presentazione a Verona

Un’accoglienza bellissima quella per il mio Manuale di Conversazione sui Vini Rosa, un affetto incredibile e straripante e un interesse che sinceramente non avrei immaginato quello vissuto a Verona per l’ultimo Vinitaly! Sopratutto sono state le Donne del vino  della Lombardia con Mariacristina Francescon in prima linea ad accogliermi e supportarmi in questo lancio. Qui di seguito trovate i video della presentazione con tanti temi affrontati e tanti spunti di riflessione per il futuro dei vini rosa e non solo…

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Vini rosati d’Europa e d’Italia, il vostro momento è adesso

L’estate in corso ce ne ha dato la conferma: il successo dei vini rosati è qui per restare…sono 25 milioni gli ettolitri di rosè prodotti ogni anno (più di 3 miliardi di bottiglie) di cui quasi 8 made in France ma con l’Italia sempre più protagonista. Del resto sono vini perfetti a bordo piscina, sono amati da sommelier e ristoratori perché si abbinano a piatti com, con acidità, e persino sul cioccolato e sono spesso graditi anche a chi in genere il vino non lo beve come se fossero un qualcosa di diverso dal “solito” vino.  Senza i rosati non esisterebbe Saint-Tropez e il turismo nel sud della Francia dove si stappano 3 bottiglie di rosé su 10 nel mondo, normale che il modello di riferimento sia innanzitutto quello provenzale, vini quasi trasparenti più che rosati a base grenache, cinsault, mourvedre e syrah, con vini appena rosati, buccia di cipolla, grande sapidità e acidità, da consumarsi freddi e in fretta. Ma l’Italia da par suo risponde con una varietà sorprendente di vitigni, stili e tipologie che come sempre sono croce e delizia per i consumatori, come fare ad orientarsi?

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Tramari Salento Rosato 2017 Cantine San Marzano

I rosati stanno conquistando il mondo e la Puglia è certamente la regione italiana con maggior tradizione e qualità diffusa. Questo Tramari nasce da uve primitivo e quindi non da negroamaro o nero di troia (i vitigni tradizionalmente usati per i rosè in regione) e presente tanti elementi intriganti che sfruttano le caratteristiche del primitivo in chiave “rosa” in maniera convincente e accattivante.

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Il punto sui rosati del mondo al Pink Festival di Cannes, su Intravino

Un interessante viaggio da ripetere spesso quello di dieci giorni fa al Pink Rosè Festival di Cannes con una full immertion in quello che è il mercato più interessante per questa tipologia, ovvero la Costa Azzurra, ma anche per farsi una idea più chiara di tendenze e stili che animano questo mercato di nicchia (un tempo) sempre più importante.

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