Dal Casentino una razza imparentata con la mora romagnola, il cui grasso assume una importanza fondamentale nella cottura arrivando a rappresentare quasi il 50% del peso del pezzo prima del forno. Il risultato, se mangiato caldo, è quasi indescrivibile per dolcezza, gusto e cremosità. In tempi light siamo un po’ in controtendenza, ma la scienza sta dimostrando che quando un maiale è allevato come si deve il suo grasso fa assai meno male di un hamburger di allevamento intensivo o di una pasta condita con margarina light. (altro…)
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Papero in umido: dai ricettari medievali un segreto della nostra cucina
Ecco Paolo che descrive come si pulisce e come si “aggiusta” il papero, dalle spezie alla laccatura fino al procedimento di riscaldamento e precottura del piatto principale. (altro…)
Barolo Brunello su cibreo, stinco di Maiale e Cervo al Laurus, chi vincerà venerdi 20 novembre?
Già un sacco di partecipanti ma qualche strapuntino ve lo troviamo volentieri…anche perchè non bastassero i 7 (sette) grandi vini in degustazione dal Piemonte e dalla Toscana, avremo anche un luculliano menu questo Venerdì 20 Novembre. Per gustarci alla grande i cru di Barolo Fontanafredda vs Brunello Silvio Nardi Manachiara ecco cosa ha pensato il nostro Paolo Gori, andando a pescare ingredienti dal Piemonte fino all’eremo di Camaldoli: (altro…)
Risotto Zafferano e Guanciale (versione quasi-fingerfood)
Quasi nel senso che si serve in un coccino che si può tenere in mano ma in realtà serve almeno un cucchiaino per goderselo. E meglio ancora con vicino un bicchiere di Vernaccia di San Gimignano un pò strutturata ma che conservi l’aroma si fiori e di zafferano (appunto) tipico di alcune zone della DOCG. Per esempio Cassandra di Mattia Barzaghi! (altro…)
Cibreo di Burde (versione fingerfood)
Non solo il Picchi ne ha l’esclusiva a Firenze! Da Burde capita raramente di trovarlo è vero, ma su richiesta o in serate particolari…chiedetelo! (altro…)
Passatina di Ceci con Finferli (versione fingerfood)
Non evochiamo Fulvio e la sua passatina con i gamberi ma il concetto è simile con il cecio passato a fare da sottofondo al fungo saporoso adagiato sopra. Ovviamente autunnale, servito nel tegamino speciale con cui può essere riscaldata in forno permette di farne un piatto “finger” molto toscano e molto immediato.
I Necci con la ricotta (versione fingerfood)
La farina dolce si trova solo pochi mesi l’anno ma quando la si riesce a trovare buona, questa è una delle preparazioni più semplicie e adatta anche ad un dopocena di chiacchiere…ovviamente davanti ad un bel bicchiere di Vin Santo! (altro…)
Aberfeldy 21 – Pertshire Highlands sud occidentali
Finale in dolcezza per la cena per uno whisky altrimenti difficilmente apprezzabile al suo massimo potenziale. 21 anni per avere un single malt ricco e soprattutto elegante con note curiose di pepe rosa, di torrone e liquirizia, quasi frutta rossa in certi momenti. In bocca la frutta secca prende il sopravvento lasciando una sensazione splendida di mandorle e albicocce. E con la torta frangipane… (altro…)
Peposo all’imprunetina, la ricetta di Burde, la cucina a bassa temperatura del Medioevo
Paolo Gori durante la serata con Albola e i sapori del Chianti Classico fa una breve digressione sulla cucina toscana e fiorentina dei tempi ancestrali e svela alcuni dettagli della ricetta del Peposo, uno dei piatti classici di Burde.
Di seguito video e ricetta
Mojito: ricetta italiane e ricetta cubana (con variante di Fidel Castro) a confronto con Andrea Balleri
Lo sappiamo che non è quasi più stagione di mojiyo ma Andrea Balleri, vicecamione italiano sommelier 2009 e campione mondiale Barman a Singapore 3 anni fa, è stato da noi lo scorso venerdì (qui tutte le foto) e ne abbiamo approfittato per ripassare la ricetta di uno dei cocktail più popolari degli ultimi 10 anni in Italia. Tanto da generare una versione quasi solo specifica per il nostro paese. Vediamo le differenze aiutandoci anche con i video di Andrea in azione: (altro…)