Un’annata graziosa fine e lontana da eccessi climatici che ha premiato chi ha avuto fiducia in un bel settembre. A Montevertine il tempo e la pazienza non sono mai mancati e questa 2018 ne è splendida riprova. Pergole Torte 2018 è un vino davvero struggente e magnifico , delicato eppure forzuto, intenso di viola rosa incenso alloro e lavanda con un frutto cesellato e prezioso che incanta e seduce ad ogni sorso.
radda
Baron’Ugo 2018 Toscana IGT Monteraponi
Il fuoriclasse raddese di Michele Braganti non tradisce le aspettative in una 2018 di eleganza e finezza per ora imbrigliate in un lungo affinamento in botte che dura tuttora e infatti il campione assaggiato è un anteprima da botte. Ma la stoffa e la nota pulsante di grandissimo frutto è nitida e portante in questa splendida bevuta. Nota già al naso salina e fitta di bergamotto , pepe nero, amarene e visciole , sferzante l’acidità e la freschezza su floreale viola che impressiona e seduce in bocca.
Carleone Due Igt 2017 Tenuta di Carleone
La grinta di Sean Il Guercio viene fuori nelle difficoltà e la 2017 a Radda non è stata più semplice che nel resto della Toscana con aridità e caldo soffocante. Ma le vecchie vigne di Tenuta di Carleone tengono botta e ci regalano un vino che nonostante il recente imbottigliamento regala emozioni agrumate e fruttate certamente solari e allegre ma mai con note eccessive di cottura.
Tenuta di Carleone Carleone 2 Igt Toscana 2015
L’idea di Sean O’Callagan Il Guercio su questo vino “second vin” della Tenuta di Carleone è quello di unire il sangiovese di Radda e Vagliagli con del merlot come si usava fare qualche anno fa un po’ in tutto il Chianti Classico. Oggi è un’altra versione del vino nel Chianti Classico oggi con un tocco di energia e ricchezza aromatica scura portata dal merlot e anche molto piacevole.
Tenuta di Carleone Chianti Classico 2017 DOCG Tenuta di Carleone (anteprima)
Annata tosta e difficile in Chianti Classico e in Italia in genere ma l’altitudine e i terreni di Radda contengono l’esuberanza e moderano il calore e i problemi dalla siccità portando un vino energico solare e carnoso ma senza cotture. Questo Chianti Classico 2017 in anteprima (imbottigliato da sole due settimane) rivela il talento di Sean O’Callaghan a Carleone per il frutto nitido e piccante senza cedimenti ed eccessi.
Tenuta di Carleone Chianti Classico 2016 DOCG Tenuta di Carleone
Un’annata di grazia stile e succulenza senza lasciare da parte acidità e freschezza e questo chianti Classico Tenuta di Carleone è il migliore finora mai prodotto in tenuta. Grande reattività al naso con lamponi, ribes rosso, marasca, tabacco, anice, rosmarino, sorso pulito e netto con finale speziato e nervoso il giusto .
Tinto Pet Nat Alicante bouschet Tenuta di Carleone
L’incrocio di Petit Bouschet e Grenache creato nel 1866 è una uva tintoria densamente colorata e saporita che però in versione petnat finora non aveva avuto grande rivelanza. Ci prova Sean O’Callaghan nella sua avventura raddese di Carlone realizzando un vino curioso sapido netto e ficcante con note di frutta rossa e spezia molto piacevoli.
Carleone Uno Igt 2016 Tenuta di Carleone
Eccoci al capolavoro, finora, di Sean O’Callaghan nel territorio di Radda. Il vino principale di Tenuta di Carleone è infatti questo 100% sangiovese , vero e autentico “grand vin” aziendale, un vino che sfrutta il lato floreale del sangiovese tra lavanda, viola e rosa e ritorni balsamici molto fitti. Note di pepe nero, amarene guizzanti ma sopratutto sorprende per il sorso dolce eppure sapido e dinamico, fresco e saporito, un allungo prodigioso sospeso e ricco dove domina la verticalità e in finale si affacciano mandorle, iodio, bergamotto e cardamomo.
Venerdi 11 ottobre Tenuta di Carleone, il Guercio e le sue storie vi aspettano in trattoria
Finalmente in trattoria venerdi 11 ottobre prossimo a cena avremo il piacere di presentarvi i vini di Tenuta di Carleone, l’azienda di Karl Egger condotta in cantina da Sean O’ Callaghan che sta spopolando tra gli appassionati, non ultimo il 98/100 attribuitogli da Ernesto Gentili, di certo non l’ultimo arrivato tra gli assaggiatori di sangiovese. Attorno ad un bellissimo menu di Paolo Gori con Tagliatelle alla chianina e diaframma alla brace, ascolteremo la sua idea sul futuro del sangiovese e del Chianti Classico con il nuovo vino “Tinto” (PetNat da alicante bousquet), il Chianti Classico, Carleone Uno, Il guercio e il Meticcio.
Volpaia Vin Santo del Chianti Classico DOC 2010
Malvasia e trebbiano ma lunghissimo il loro appassimento che conferisce un colore ambrato molto intenso e luminoso. Grande la concentrazione zuccherina ma stupenda la resa la naso e al palato. Note di albicocca e frutta secca animate da idee balsamiche e ginger rendono l’esperienza estrema molto godibile e capace di vivere a tavola senza abbinamenti. (altro…)