Uno dei primi Carmignano con l’idea di riserva nell’aria ma non ancora in etichetta ma nella testa di Fabrizio Pratesi e nella scelta delle uve. All’epoca in azienda era ben più importante il “Super” Carmione… Ma riassaggiando oggi questo 2005 è piacevolissimo e illuminante. Ottima la definizione del frutto che al palato è morbido di ciliegia amarena e mora di rovo contornata da una delicata spaziatura e pepe. (altro…)
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Fabrizio Pratesi Carmignano IL Circo Rosso Riserva 2012
Territorio impervio quello della riserva per il Carmignano ma con colleghi di denominazione che sono riusciti a realizzare dei classici senza tempo. Promettentissimo anche questo 2012 di Fabrizio Pratesi che avvolge il naso in un incantevole bosco di spaziature finissime e rimandi balsamici appena in via di evoluzione ma che restano sempre di rincalzo ad un frutto fresco e ben scolpito tra amarena, arancia sanguinella, liquirizia, bergamotto. (altro…)
L’assemblaggio come atto creativo nella Champagne con Regis Camus e Piper Heidsieck
Come ama dire appunto Regis Camus, chef du cave di Piper Heidsieck, la sfida più stimolante per una Maison è proprio creare ogni anno il proprio Brut Maison di cui non esiste formula o ricetta ma che appunto si basa sulla capacità di leggere il terroir e capire i vini base a primavera per poi aspettare con calma la sboccatura 24 mesi o anche di più dopo. Poi ovviamente la Maison deve anche capire i trend e i bisogni dei consumatori e saper giocare con le proposte e le mode del momento: ma senza la costanza del prodotto si va poco lontano con inventiva e trovate pubblicitarie. (altro…)
I Supertuscans e la rinascita della tradizione nel Chianti Classico
Argomento spinoso e oltremodo foriero di polemiche quello dei Supertuscans che nascono proprio con San Felice nel 1968 e il prototipo del loro Vigorello che oggi è diventato un emblema della sperimentazione e della creatività applicata al grande terroir della Berardenga che ha dimostrato di saper produrre grandi sangiovese ma non solo. Ri-assaggiamo il Vigorello oggi e ripercorriamo la sua storia, istruttiva e illuminante per molti aspetti. (altro…)
Motori, colori e tradizione verdiana: cosa serve oggi per vendere il Lambrusco
Di certo non si può imputare a Cantine Ceci di essere a corto di idee e voglia di metterle in pratica. Dalle bottiglie multicolori per il Dry fino alle varie versione della geniale intuizione di Otello, la cantina ha introdotto elementi sempre nuovi e attuali per far parlare di sè ma soprattutto di una tipologia di vino che andava presentata in maniera diversa agli appassionati che lo davano ormai per scontato. (altro…)
Abbazia di Rosazzo è sognare un vino di territorio, un atto creativo che rompe e crea la tradizione
Tradizione non vuol dire che non esiste creatività, anzi ogni tradizione nasce proprio con un atto creativo e che rompe gli schemi del passato. Un vino va sognato e immaginato (così come un tempo erano un sogno i grandi vini del Friuli come quelli di Livio Felluga) ed è per questo che bevendolo non solo si apprezza il territorio ma anche la creatività e l’idea che è nella testa del produttore. Ogni passo e non solo l’assemblaggio delle uve o la scelta delle tesse richiede creatività. (altro…)
Dalla creatività del colore al nuovo verde dell’attenzione all’ambiente, il vino è in movimento
Tra le prime aziende ad avvalersi della consulenza di Giulio Gambelli che condusse per mano Antonella d’Isanto e il marito nell’avventura, non solo sangiovesista, de I Balzini fino all’intuire e mettere in pratica le tendenze legate all’ambiente e al “bio” soprattutto grazie all’ingresso in azienda della figlia Diana, ecco il panorama “creativo” nella ormai storica azienda di Barberino Val d’Elsa. (altro…)
La tradizione che costruisce il futuro in Valpolicella, l’appassimento!
Una tecnica che appare modernissima e in effetti di gran moda in tante denominazioni ma che ha radici storiche umili e contadine. Dal tentativo di spremere qualche goccia di alcol e sapore per rinforzare un vino gramo e leggero per tutti i giorni fino ai giorni d’oggi Masi è riuscito a focalizzare la tecnica e l’idea che sta dietro l’Amarone e il ripasso, applicandola anche sul bianco sorprendente Masianco. (altro…)
Ritornare e focalizzarsi sulla tradizione e botte grande, passaggio necessario per l’eleganza
Una innovazione creativa e necessaria forse che ha portato tante nuove idee a Montalcino che è però tornato dopo alcuni anni a focalizzarsi sul Sangiovese, merito anche di aziende iper tradizionaliste e impermeabile ai cambiamenti inutili come Mastrojanni che avrà anche cambiato etichetta poco tempo fa ma che in cantina ha sempre la mano ferma e decisa di Andrea Machetti che dal 1983 firma uno tra i Brunello più affidabili della denominazione. (altro…)
Scelte profonde e continue: come conciliare creatività e una Badia di 1500 anni fa
E’ un aspetto che coinvolge molti produttori in quella zona magica che è il Chianti Classico e a maggior ragione Badia a Coltibuono che da sempre affina i suoi vini sotto la Badia plurimillenaria di Coltibuono a Gaiole. Sembra un controsenso ma è semplicemente un cambiare pochissimo ma di continuo in maniera che le scelte non siano mai drastiche ma compatibili con il gusto dei tempi e anche il cambiamento climatico e territoriale. (altro…)