pinot nero

Riesling Saarburger Saar/Mosel Alte Reben Dr Fischer 2014

Un vecchie vigne per una selezione molto interessante di uve non Qmp (quindi che non rientrano nella classificazione più alta dei Riesling tedeschi di qualità) ma che ha un bilanciamento particolare grazie alle note zuccherine che al naso ne esaltano le sensazioni fruttate agrumate e floreali nonché leggermente fumè e salato/iodato che che in bocca si accentuano. (altro…)

Riesling Saar/Mosel Kabinett Ockfener Bockstein Dr Fischer 2014

Un vino che segna l’ingresso per Martin Hofstaetter nell’olimpo dei grandi vini tedeschi “mit predikat” ovvero con una denominazione che ne indica la vigna e impedisce lo zuccheraggio. Struttura forza ricchezza e maturità devono essere raggiunti in vigna e a queste latitudini servono vigneti particolari e ben delineati. Qui siamo di fronte ad un naso molto reticente che si svela pian piano come a trattenersi il meglio per gli anni a venire. (altro…)

Juillet – Lallement a Verzy Grand Cru Brut Selection Champagne

Un vecchie vigne (età media 35 anni…) per questo Recoltànt con una ovvia prevalenza di Pinot Nero vista la provenienza delle uve tra Verzy e Sillery, villages dove anche le uve bianche “pinoteggiano”. Colore dorato e impatto al naso di spezia tostatura e frutta matura tra mela golden, mirabelle e tante note rosse tra fragole e lamponi. (altro…)

Champagne Millesime de Saint-Réol Ambonnay 2008

La grandissima annata 2008 sta cominciando a circolare sotto forma di grandi millesimi di varie cantine e se per la consacrazione definitiva occorrerà aspettare che scendano in campo le cuvèe de prestige del millesimo, già oggi si possono dare giudizi decisamente entusiasti in materia. Ne è felice esempio questo 2008 dalla cooperativa di Ambonnay più performanti di recente, con questa cuvèe di vari territori Grand Cru come Ambonnay, Aÿ Bouzy, Avize, Cramant, Oger e le Mesnil-sur-Oger. (altro…)

Saint- Réol a Ambonnay Grand Cru Extra Brut Champagne

La grande classe di un terroir magico come Ambonnay, ma con uve anche da Aÿ Bouzy, Avize, Cramant, Oger e le Mesnil-sur-Oger, viene fuori prepotente in questo Extra Brut che sa far sua la potenza e la finezza delle uve grand cru, siano esse Pinot Nero (65%) che Chardonnay (35%), per realizzare un equilibrio speciale di gusto e freschezza. (altro…)

Hofstaetter Lagrein Vigna Steinraffler Alto Adige Doc 2012

Non stupisce mai se il Lagrein è una delle uve più ricercate e apprezzate in Alto Adige: pochissime altre uve sono in grado di dare questa bellissima concentrazione di aromi colore e sensazioni fruttate senza poi eccedere in tannino e aggressività. Invece il lagrein, e questo in particolare, è davvero prodigioso con note di mirtillo, ribes nero, cassis, prugna e tante speziature e balsamici. (altro…)

Hofstaetter Pinot Nero Meczan Alto Adige Doc 2014

Lo spätburgunder da tutti i giorni di casa Hofstaetter ha un colore lieve e ma senza cedimenti, freschissimo e  dinamico con un naso seducente immediato e croccante di ribes rosso, lamponi e un floreale molto marcato. Bocca pulita snella ma con un finale per niente banale che si fa ricordare mentre il tannino gentile accarezza il palato lasciandolo pulito netto e dissetato. (altro…)

Pinot Nero L’Eterno 2012 Feudi del Pisciotto

Il progetto che più nel cuore sta ad Alessandro Cellai (direttore tecnico di Domini di Castellare di Castellina ) è probabilmente proprio questo sorprendente Pinot Nero made in Sicilia, un ossimoro sulla carta ma un bel conseguimento una volta nel bicchiere e nei nasi. Aromi speziati e vanigliati che addolciscono il bel frutto di ciliegia e frutta di bosco ma che non nascondono alcune note caratteriali di mallo di noce, menta e terriccio autunnale. (altro…)

Riesling Saar/Mosel Trocken Dr Fischer 2014

Il riesling perfetto per conoscerlo e innamorarsene al primo “naso”. Un vino  già pronto e godibile con una grande intensità aromatica fatta di note tropicali e scaglie gessose appena accennata, nessun tocco di idrocarburo (spesso un difetto nei vini giovani da riesling). (altro…)

La Storia del Riesling e come abbinarlo a tavola, il futuro da scrivere e cucinare

Dagli antichi Romani fino ai giorni nostri, la storia di un vitigno che ha appassionati per millenni l’umanità e non smette di stupire. Silvio Ariani ce ne spiega il fascino e le vicissitudini storiche mentre Paolo Gori in una cena in trattoria a Firenze ha provato ad abbinarlo con i sapori ancestrali della cucina toscana. (altro…)