Estrazione e sapidità, un connubbio che già al naso fa gridare al piccolo miracolo in quel di Vicchio, di certo non un terroir celebrato negli annali. Ma la caparbietà di Michele Lorenzetti ci regala un’annata intensa ed estrattiva ma sempre caparbiamente pinot nero nel midollo con note di frutta di bosco scura corredate da liquirizia menta alloro lampone e note mediterranee.
pinot nero
Come cucinare per il pinot nero con Paolo Gori: la scottiglia toscana
Durante la serata dedicata al Pinot Nero toscano vs Borgogna e Alto Adige Paolo Gori ha impostato una cena di rimandi saporosi piccanti e selvatici nella piena tradizione francese di abbinamento con questo vitigno fondendola con la tradizione toscana. ù
Rancore IGT Toscana 2008 Andrea Cappelli
Un’annata equlibrata e tranquilla non ricca di acuti in Toscana ci regala una delle versioni migliori di Rancore con tanta sostanza materia ma anche un mix di profumi cangianti e distintivi dove spezie orientaleggianti si mescolano a sentori classici toscani sangiovesizzanti di amarena, visciole, pepe nero e arancio rosso.
Rancore IGT Toscana 2004 Andrea Cappelli
Da un vigneto piantato nel 1997 il primo acuto degno di nota con un vino integro splendido e carico di note intense che sorprendono visto i ben 13 anni in bottiglia. Rubino vispo e note aromatiche dove prevale il sangiovese con un bellissimo floreale di viola mammola e lavanda, tanto frutto rosso e nero con fragole e ribes rosso e spezia orientaleggiante tra cardamomo e pepe.
Champagne Jean Vesselle Rosè de Saignèe Cuvèe Friandise Demi sec
Siamo a Bouzy e la mano è quella femminile ma decisa di Delphine Vesselle che con il marito porta avanti questa cantina entrata nel cuore di molti per il grande rapporto qualità prezzo delle sue cuvèe. Questa versione del Rosè de Saignèe è ovviamente un 100% pinot nero da Bouzy con un residuo zuccherino importante (32gr/lt) che però non ne inficiano smalto e sprint.
E’ il vino dell’enologo: Andrea Paoletti e il suo “Rancore”
Da un vigneto piantato nel 1997 ecco il “vino dell’enologo” innamorato del suo lavoro e della terra toscana, un vino particolare e affascinante sempre splendido nella sua veste e carico di note intense frutto di un unico vigneto a Grassina, alle porte sud di Firenze verso Greve in Chianti. Un blend azzeccato di sangiovese, merlot e pinot nero a raccontare la vita di Andrea, ex direttore tecnico delle Tenute Antinori e attuale agronomo di Ornellaia ed enologo per tante realtà di pregio toscane ma non solo .
Rosè de Noirs Puiatti
Un metodo classico inconsueto per il Friuli da uve pinot nero ma la grande esperienza di Puiatti, produttori di bollicine dagli anni ’70, tira fuori dal cilindro una magia di piacevolezza senza smancerie. Profumi accattivanti di lamponi, ribes rosso e fragola e melograno con tocchi di menta, eucalipto e crosta di pane.
JL Vergnon Conversation Le Mesnil sur Oger
Christophe Constant è un vero talento dell’uva bianca e sa usare i suoi preziosi vigneti a Chardonnay in maniera multiforme e sempre azzeccatissima. Quasi 50mila bottiglie prodotte con 6 ettari a disposione in luoghi azzeccatissimi. Questo “Conversation” usa uve vinificate in acciaio da Le Mesnil, Oger e Avize (tutti grand cru) ed è un piccolo gioiello schietto freschissimo agrumato e immediato che però in bocca ha allungo da fuoriclasse tra gesso, erbe aromatiche aniche finocchio e tanto pompelmmo e mandarino con chiusura quasi sul miele e nocciole.
Nicolas Maillart Franc de Pied 100% Pinot Noir
Un’antichissima maison alla nona generazione con l’omonimo Nicolas trisnipote dell’avo Nicolas che già aveva a che fare con questo vigneto incredibile scampato alla fillossera, uno dei 3 o 4 rimasti in Champagne con questa caratteristica. Il contatto intimo con il sottosuolo produce una meraviglia di Champagne che soddisfa ogni senso a disposizione dal colore lucente e cangiante al naso compendio di frutto agrumi fiori e spezie orientali ma soprattutto al gusto ricco completo eppure freschissimo con una persistenza che tende all’infinito.
Champagne Jacky Charpentier Cuvèe Pierre Henri 100% pinot meunier
A Villers sous Chatillon nel cuore della Vallèe de La Marne incontriamo Jean Marc Charpentier, un grande fuoriclasse del Meunier che in questa cuvèe mette tutta l’esperienza di un raro vecchie vigne con oltre 60 anni di età media. Basato sulle annate 2007 e 2006 con solo 6,5gr/lt di dosage e niente malolattica per preservarne la freschezza nella vinificazione e affinamento in legno e il risultato è uno splendore di meunier con note floreali e canditi mescolate a pasticceria e spezie orientali senza tralasciare frutta di bosco e note balsamiche. Corpo deciso e importante ma sempre elegantissimo.