pievi

Nobile di Montepulciano Poliziano Selezione Caggiole 2019 Pieve Caggiòle

 

Mariastella Carletti di Poliziano non ha ancora trent’anni ma ha già preso in mano il timone tecnico ed enologico dell’azienda di famiglia, una di quelle che ha reso grande la denominazione negli ultimi 30 anni. Oggi il suo entusiasmo contagioso porta avanti il progetto Pievi della DOCG di cui una proprio porta il nome di Caggiòle, la zona baciata dal sole e dal suolo che permette la produzione di vini di grande spessore ed eleganza, generalmente vini in cui predomina il floreale e tanti spunti di stampo minerale e note di frutta rosso insieme a sapidità gustosa . Questo vino da single vineyard sin instrada perfettamente nel carattere della Pieve cui prende il nome ma in particolare ha però una esposizione nord che lo rende particolarmente resiliente al cambiamento climatico ma anche difficoltoso da portare a maturazione in annate che parevano tarde a maturare come la 2019.

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Nobile di Montepulciano Riserva 2020 Gòdiolo Pieve Valardegna

Mattia Fiorini ha la sua azienda Godiolo nella Pievi Valardegna con esposizone a sud con esposizione perfetta che ritorna nel nome della zona proprio perchè sempre baciato dal sole e da dove lo si godeva di più. La nota fruttata molto presente, la viola e un certo carattere speziato dolce sono del resto delle caratteristiche di questa Pieve. Oggi questa esposizione  crea qualche problema in più rispetto ad anni fa ma la maniacale attenzione a questi 6 ettari rende i vini di Godiolo sempre un riferimento in zona. La versione Riserva viene prodotta molto raramente e si esprime in maniera solare immediata e delicata grazie alle uve mature ma ancora dotate di un bellissimo equilibrio con la parte sapida e fresca.

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Nobile di Montepulciano De’ Ricci Soraldo 2019 Pieve Ascianello

Nicolò Trabalzini racconta la storia della sua famiglia che ha rilevato una cantina attiva già nel 1337 quando il nonno Soraldo Trabalzini mezzadro acquistà la cantina dalla nobile famiglia De’ Ricci. Nicolò decide di imbottigliare in proprio solo dalla 2015 ma come enologo inizia a lavorare proprio con questa 2019. Con questo vino siamo nella Pieve di Ascianello, tante sabbie e conchiglie fossili il che vuol dire poco colore, tante sfumature agrumate e floreali e tantissima sapidità in bocca.

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