Svetlana Melninchenko ci racconta la sfida del L’Astemia Pentita, cantina irriverente nelle forme e nei modi ma profondamente classica nei vini che ha accompagnato con i suoi vini la serata del gran bollito misto in Trattoria da Burde appena trascorsa. Una Barbera che esemplifica il vitigno dell’anno, il vero vino rivelazione dell’Italia a questi livelli di qualità. Dopo anni in cui la Barbera è stata prima soltanto acidità ai limiti dell’asprezza e poi noiosa fruit bomb intrisa di legno ecco che siamo ad un equilibrio molto interessante tra le sue componenti.
piemonte
Barolo Cannubi 2013 DOCG L’AStemia Pentita
Un’annata classica la definisce Mauro Daniele, enologo de L’Astemia Pentita di Cannubi a Barolo e in effetti la 2013 si è dimostrata affidabile e stimolante nei bicchieri con alcune punte di eccezionalità rimarchevoli. Ed è anche la classica annata dove l’equilibrio e la piacevolezza di questo vigneto meraviglioso vengono fuori in maniera inequivocabile. Rosa bulgara, incenso orientale, ribes rosso e nero, bergamotto, noce di cola, ginepro e tabacco stagionato aprono un naso armonioso e lussureggiante che non esce mai dal canone dell’eleganza.
I segreti della carne Calvana
La meraviglia della carne di razza Calvana del salumificio Mannori è stata apprezzata nei tagli di carne predisposte per il gran bollito misto della Trattoria da Burde lo scorso venerdì ma non è l’unico impiego dove la Calvana da il suo meglio. Sue Ellen ci racconta l’attività di famiglia e le particolarità della carne calvana che ogni giorno potete assaggiare nel peposo in trattoria.
Gaia & Rey e Cervaro della Sala, i due miti del vino bianco italiano a confronto
Il vino bianco italiano è il vino più venduto al mondo e batte anche gli storici cugini francesi da sempre nostri rivali in campo enoico. Nel numero di Business People in edicola incontriamo i due campioni assoluti del bianco del nostro paese ovvero il Gaia & Rey di Angelo Gaja e il Cervaro della Sala di Antinori per capire come si costruiscono due miti dell’enologia oggi. Le vittoria del nostro bianco può essere un’affermazione che sorprende in un momento dove tutti parlano di bollicine e rosè come i nuovi trend globali ma che riflettono bene la realtà di un affare da 1,287 miliardi di euro l’anno (secondo i dati Nomisma Wine-Monitor). Un successo che deriva in parte dal cambiamento climatico (è più adatto a stagioni calde) e all’approccio femminile alla bevanda che ama i bianchi perchè non sono presenti tannini o sostanze amaricanti…ma non solo!
Brandini Alta Langa Brut 2011 Metodo Classico
Una denominazione che sta crescendo moltissimo quella dell’Alta Langa per merito dei grandi ma anche dei piccoli produttori che ci stanno investendo energie e qualità di lavoro. Così anche Brandini, piccola azienda con base a La Morra investe nell’Alta LAnga con questo Brut 2011 che dopo 48 mesi sui lieviti e un po’ di bottiglia arriva nei bicchieri dorato ricco e carico nel colore ma con noso fresco e fragrante di fiori, zenzero, sambuco, gelsomino, agrumi e bellissime note di nocciole tostate e panificazione.
Brandini Barolo DOCG 2012 La Morra Biologico
Un classico e intramontabile Barolo de La Morra, tradizionale assemblaggio che riesce a mettere in evidenza il carattere fruttato rotondo e saporito dei Barolo di questo comune. La famiglia Brandini è tra le poche e tra le prime a proporre un Barolo biologico e la fragranza e la piacevolezza del frutto sembrano in effetti avere una marcia in più con una continua sottolineatura del bel fruttato di bosco, confettura di fragole e lamponi e le note balsamiche di incenso rose e lavanda a rincorrersi nel naso.
Brandini Barbera d’Alba DOC Superiore Rocche del Santo 2016
Tra i vigneti di proprietà della famiglia Brandini c’è anche un ettaro scarso a Barbera che viene dedicato a questa Barbara d’Alba Superiore che prende il nome dal toponimo Rocca del Santo. Il vino è ricco e intenso come si confa alla tipologia e il profumo fruttato di bosco è intenso e cangiante con una bella nota ricca di spezzatura naturale che va dalla vaniglia al pepe passando per note mediterranee di macchia e tocchi balsamici.
Brandini Le Margherite Langhe DOC Arneis 2016 Biologico
Il caro vecchio “arnese” piemontese bianco sta crescendo moltissimo nella considerazione di appassionati e sta diventando uno dei bianchi più ricercati d’Italia suscitando reazioni sempre più positive. Ben diverso dal vicino Roero Arneis, l’Arneis nelle Langhe ma meno acidità incalzante ma uguale capacità di sedurre con note floreali fruttate e speziatura delicata, tra iris, biancospino, anice e tocco di vaniglia ed erbe aromatiche.
Arneis Langhe Doc 2016 Damilano
Un vitigno che sta diventando il riferimento per il bianco piemontese nonostante la storia di Gavi e la tradizione recente dello chardonnay in questa regione. L’Arneis di Damilano è agrumato sapido scattante e con tracce di note balsamiche davvero incantevoli con una vinificazione in acciaio molto attenta a lasciare vive le caratteristiche del vitigno.
Barolo Lecinquevigne Docg 2013 Damilano
La storica tradizione dell’assemblaggio per ottenere ogni anno il miglior Barolo rivive nel Lecinquevigne di Damilano che vedono confluire nel blend cinque vigne da quattro diversi comuni langaroli. I vigneti sono il Castellero (Barolo), La Cavourrina (Grinzane Cavour), Ravera (Novello), Bussia (Monforte) e Le Coste (Barolo), tutti cru di importanza notevole che sono in grado di sfornare vini monovigna di spessore e profondità.