piccione
Lauro – Bianco Costa Toscana IGT 2015 La Regola
La sfida italiana al grande bianco si sta giocando su più fronti e se in Friuli e Alto Adige si punta su autoctoni e varietà di punta internazionali qui in Val di Cecina si prova a insister sull’outsider Viognier che con una piccola percentuale di Chardonnay compone questo intrigante Lauro de La Regola.
Ligustro – Costa Toscana IGT 2016 La Regola
Questo vino incarna bene lo spirito dell’azienda posta in un bellissimo scrigno naturale in quel di Marina di Cecina sulle prime colline di Riparbella procedendo verso l’etrusca Volterra. Qui il Sangiovese si esprime con grazia e levità ma anche un bel carattere fruttato e solare che incanta e seduce al primo olfatto con il syrah a dare frutta di bosco e pepe in misura complementare ben azzeccata.
La Regola – Brut Dosaggio zero 2014
Uno dei metodo classico più sorprendenti d’Italia fu proprio questo brut La Regola da Manseng, un’uva del sud della Francia mai troppo frequentata nel nostro paese che si rivelò intrigante e originale. Ma per dare davvero un metodo classico di livello c’è bisogno di un quadro acido più definito ed ecco che lo chardonnay ben coltivato riesce a completare l’espressione del manseng in maniera ottimale.
Sondrete – Passito Bianco di Toscana IGT 2006 La Regola
Non sono molti gli esempi di “vin santo” o simili sulla costa ma gli esempi che si incontrano hanno sempre qualcosa da raccontare come questo Sondrete de La Regola a Riparbella Val di Cecina. Le uve sono le classiche Trebbiano, Malvasia e Colombana affidate ai caratelli murati per 10 anni e il risultato è scurissimo denso e raffinato con note dal mallo di noce alla carrube passando per frutta come dattero e albicocca secca, sottobosco fungino, humus e pepe, sandalo e refoli balsamici di cardamomo.
La Regola – Rosso di Toscana IGT 2014 Cabernet Franc
Il vino emblema dell’azienda La Regola dei fratelli Nuti a Riparbella è una bellissimo esempio di come il cabernet franc si stia ambientando alla grande sulla costa toscana. Tocchi di peperoni abbrustoliti e carnosi, vetiver e aloe che emergono da un sottobosco rosso e nero mirabilmente costruiro e screziato di note torrefatte e di ebanisteria nobile per un naso fruttato ma non solo decisamente piacevolissimo.
Paolo Gori e le suggestioni etrusche nella cucina toscana
Paolo Gori racconta le suggestioni e le citazioni della cucina etrusca in quella toscana di oggi a partire dall’acqua cotta alla maremmana con il suo uovo (tipico dei banchetti funebri simbolo di morte e rinascita) per proseguire con l’uso di fichi e frutta con le carni (colombacci e piccioni), le fave per finire con il “garum”, prelibatezza destinata ai nobili etruschi che probabilmente oggi per noi sarebbe immangiabili ma di cui possiamo ritrovare tracce nella nostra acciugata, salsa classica da usare (anche) sulla bistecca alla fiorentina.
Krug Grande Cuvée 163eme edition
Durante l’annuale edizione della serata Krug & Dom Perignon in trattoria abbiamo avuto il piacere di riassaggiare dopo alcuni anni una edizione di Krug Grande Cuvée che ci era rimasta nel cuore fin dal momento in cui apparve sul mercato ovvero la 163eme Edition. Basata sull’annata 2007 (quindi mise en cave giugno 2008) è composta dal 73% di vino dell’annata 2007 (una percentuale tra le più alte mai utilizzate dalla maison) e per un 27% da vin de reserve. La composizione in termini di vitigni è 32%ch 37%pn 31%m per un totale di 183 vini da 12 vendemmie di cui la più vecchia è la 1990. Una delle ultime (forse l’ultima?) Grande Cuvée ad avere gocce di 1990 dentro di sè deve avere qualcosa di speciale.
Vin santo del Chianti Classico Clemente VII 1998 Castelli del Grevepesa
Una piccola gemma artigianale e dal sapore di altri tempi questo Vin Santo da Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti prodotto da Grevepesa. Note di leggera volatile corredati da zafferano, pepe bianco, albicocca passita, nocciole, miele di eucalipto ed ebanisteria.
Chianti Classico Gran Selezione Clemente VII DOCG 2011 Castelli del Grevepesa
L’ultima nata delle Gran Selezione di Grevepesa rende omaggio ad uno dei terroir più importanti del Chianti Classico ovvero i vigneti attorno alla Pieve di Campoli nel comune di San Casciano, famosi per aver dato i natali al Tignanello di Antinori. Qui il sangiovese di esprime con intensità e grazia dando anche finezza e lunghezza al sorso fruttato dove i rimandi principali sono all’amarena, alla liquirizia e ai lamponi sotto spirito con una nota balsamica di alloro e mentolo che rinfresca un sorso arricchito da note speziate di arancio rosso e cannella.