peretola
Check in all’aeroporto di Peretola e pranzo da Burde, su Panorama in edicola tra le “50 soste per chi è in viaggio”
In effetti è un’usanza che abbiamo cominciato a vedere da un po’ di tempo ovvero clienti (spesso turisti ma molto più spesso fiorentini in transito) che decidono di arrivare all’aeroporto di Peretola, lasciare i bagagli al check in e venire a pranzo da noi, distanti neanche 5 minuti. Considerando che se ci impegniamo riusciamo a farvi mangiare anche solo in 40 minuti dall’antipasto al dolce direi che si può fare come racconta Panorama in edicola questa settimana. (altro…)
Il Principe 2004 Toscana IGT Machiavelli
Da Sant’Andrea in Percussina, dalla famosa tenuta del Chianti Classico, un SuperTuscan nato in pieno boom della tipologia con Sangiovese Cabernet e un inconsueto Pinot Nero che si fa intravede al naso ma si sente soprattutto in bocca. L’età si fa sentire e le note sono evolute, sfaccettate e fini tra prugna, ribes rosso e nero e lacca. (altro…)
Pinocchio Burde Teatro delle Spiagge e Conad per una festa in galleria, ecco come è andata!
Imprevedibile ma gradito successo di pubblico per la festa in Galleria della Conad in via del Pesciolino con i vini di Capezzana, di Fonti a San Giorgio e Castelvecchio. Una piccola grande festa di paese in una zona sempre poco considerata ma che ha dimostrato voglia di trovarsi insieme e scoprire gusti e profumi inconsueti per un pubblico in genere solo attento alla spesa. (altro…)
L’Erta Chardonnay IGT Toscana 2008 Vigliano
Oro carico e ricco, naso splendido con mimosa e ginestra poi agrumi, tropici (ananas, mango) incastonati in una bella mineralità, in un legno che non copre nulla ma che anzi contribuisce al rilancio in termini sensoriali. Tanto apprezzamento anche a temperatura leggermente più alta con note affumicate e piccanti che escono con il tempo. (altro…)
Salamartano 2003 Fattoria Montellori IGt Toscana
Marco, agronomo ed enologo dell’azienda, ci presenta un classico nell’uvaggio ma in realtà anche nella storia perchè prodotto dal 1982 a Fucecchio con vigneti a Cerreto Guidi. Naso profondo ricco e suadente che non dimostra affatto i suoi anni con note di frutta di bosco, lieve peperone, nota mentolata e succulento. Bocca corposa con filo di alcool in realtà molto ben integrato nel resto del vino. (altro…)
Vigorello 2001 IGT Toscana Agricola San Felice | il prototipo dei Supertuscan
Ultima annata dell’uvaggio cabernet/sangiovese , è impressionante già nel bicchiere in quanto a pulizia e nitore. Al naso è appena etereo ma le note di frutte in confettura rossa e nera insieme alla miriade di spezie (sandalo, peperoncino, mirto, alloro, macchia mediterranea). Un vino che sa di Berardenga e Chianti Classico meridionale ancora prima che dei singoli vitigni in ogni caso. (altro…)
Piano Piano Rosato Terre di Talamo IGT Toscana 2011
Appena nato questo rosato ha un impatto al naso delicato e suadente di arancio lampone e fragola per poi tramutarsi in bocca in vino corposo ma piacevole, con alcol non banale ma tutto sommato ben integrato. (altro…)
La Historia Guicciardini Castello di Poppiano IGT 2008
Grande e azzeccata etichetta e Merlot in prevalenza per questo vino che prende spunto dall’avo storico di Ferdinando Guicciardini (il primo a pubblicare una storia d’Italia) ma che in azienda rappresenta il primo progetto di Bernardo Calamai Guicciardini al fianco dello zio. Vino all’apparenza molto sullo schema classico Supertuscan ma in realtà molto legato alla zona di produzione con un merlot che sa farsi fine ed elegante con le sue note di bosco, caramello e unirsi a sangiovese a dare un quadro dove liquirizia, tabacco, sandalo e frutta fresca rossa si integrano alla perfezione. (altro…)
500 Anni di Amerigo Vespucci, 50 anni di Supertuscan, prima e dopo l’America in Toscana venerdì 30 marzo da Burde
Ricorrono quest’anno i 500 Anni dalla morte di Amerigo Vespucci e sono quasi 50 anni di Supertuscan (il Vigorello annata zero è del 1968, i primi impianti di Sassicaia dei primi anni ’60), e ci pare doveroso interrogarsi su cosa abbia significato per la Toscana e la sua cucina avere a che fare, assorbire e utilizzare come proprie materie prime come fagioli, pomodoro, cacao, peperoni…Una ricerca storica su ricettari pre-colombiani di Paolo Gori porta ad una cena dove si confronteranno sapori ed emozioni. (altro…)