Annata tosta e tesa la 2017 con poca pioggia ma anche bei contrasti climatici in grado di dare tono e vigore all’annata. La Gran Selezione che porta il nome della seconda generazione di Rocca delle Macìe è stata presentata da Burde dalla terza generazione ovvero Andrea Zingarelli. Tono di colore acceso e vivace, distinto con un naso con cenni di evoluzione ben presenti, amarena, frutta di bosco sotto spirito, cannella,. Tabacco marene, pepe, resine e cumino, note ematiche.
paolo gori
Brunello di Montalcino Sensis Cava d’Onice 2018
Simone Nannetti è uno degli astri nascenti di Montalcino e la sua gestione della 2018 lo dimostra appieno. La sua azienda Cava d’Onice prende il nome dall’antica cava di onice, di età etrusca, situata nei pressi dell’Abbazia di Sant’Antimo e non lontano da uno dei vigneti. Il suo Brunello “Sensis” nasce da vari vigneti su diversi esposizioni a Montalcino e gli permette di gestire le diversità di annate. La fresca 2018 era annata di eleganza e distinzione e in effetti questo Brunello è lezioso, gentile ma anche relativa importanza tannica.
San Ghjuvà Reserve Nielluccio 2021 Vin de Corse
Un sorprendete rosso che racconta cosa sarebbe stato se il sangiovese fosse nato in Francia invece che in Romagna e Toscana…Esploriamo con questo vino il lato selvatico e ombroso del nielluccio corso con un susseguirsi di amarene, ciliegie mature, more di rovo, viole candite e poi tabacco, anice e macchia mediterranea.
Podere La Villa, Chianti Classico Pargolo 2016
L’azienda degli eredi di Giacomo Tachis è un piccolo gioiello in quel di San Casciano e non potrebbe essere diversamente visto che il fondatore è uno dei più grandi enologi italiani di sempre e certamente colui che ha messo San Casciano sulla geografia dei grandi vini mondiali come il Tignanello e il Solaia da lui messi a punti non molto lontano da dove ora sorge Podere La Villa. Sangiovese e merlot compongono questo Chianti Classico che dopo qualche anno in bottiglia mostra grazia e finezza, note di sottobosco e frutto scuro fresco , mora di rovo e mirtilli, senape e spezie come di cumino.
Marchesi Antinori, Chianti Classico Riserva 2015 Tenuta Tignanello
Da quando Tignanello è diventato un vino di culto ci si è sempre chiesto cosa sarebbe potuto nascere come Chianti Classico in questa collina. Dal 2011 ci siamo tolti la curiosità quando questo vino da quasi sempre presente nella gamma di Marchesi Antinori vienme prodotto con sole uve della tenuta provenienti da ettari specifici della Tenuta Tignanello. Il blend è un 90% sangiovese e poi 10% tra cabernet e merlot, coltivati tra i 280 e i 380mt con tante sfumature delle uve che si comportano in maniera diversa a seconda del microclima.
Gabriele Mazzeschi Commendatore IGT Toscana 2021
Un beniamino delle serate e dei pranzi da Burde Gabriele Mazzeschi e la sua syrah ormai arrivata alla undicesima vendemmia consecutiva. Forse la 2021 sarà ricordata come l’anno della svolta in senso moderno e fresco ma di certo questa versione è tra le migliori che si ricordino per la sua capacità di essere ricca e appagante ma anche fresca dinamica e corroborante.
Mori Concetta, Chianti Classico il Morino 2020
Massimo Becattelli è un produttore artigianale che ha dedicato il nome dell’azienda alla madre, la prima a credere in questa azienda agricola piccola ma determinata a fare vino schietto diretto e di profondità. Un ettaro e poco più, famigliarità e artigianalità, sangiovese colorino canaiolo e un 5% di pugnitello a donare particolarità e originalità. Acciao e botti grandi esauste per non turbare il frutto e nel bicchiere il vino mostra un carattere spigliato e deciso, molto sancascianese come Chianti Classico.
Famiglia Zingarelli Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2013
Un’annata che sorprende e non solo nel Gallo Nero questa 2013 che all’epoca fu ingiustamente sottovalutata. Oggi la Gran Selezione si mostra pimpante e vitale con un utilizzo saggio di una parte di legno piccolo e di ianaiolo che nel bicchiere compongono un grazioso mosaico di frutta rossa e nere, spezie, tabacco, agrumi rossi e arancio e un sottofondo bello di spezie e pepe.
Villa Le Corti Principi Corsini, Chianti Classico Riserva Don Tommaso 2000 (in magnum)
Nel lontano 2000 le viti di merlot del Principe Corsini avevano solo 4 anni ma già si mostravano di grande carattere e piacevolezza tanto che venne deciso di affiancare alla Riserva COrtevecchia questo Don Tommaso dedicato ad un’avo di Duccio Corsini e ispirato alla sua eleganza. All’epoca era vino esponente della nuova moda della barrique e delle uve internazionali ma non è mai stato un campione di eccesso di dolcezza e ruffianeria.