Torna venerdi prossimo un classio classico di sempre delle nostre serate di degustazione. Continuiamo l’esplorazione con nuovi esperimenti su come l’umami della carne rossa della Fiorentina sia esaltato dalla bollicina più famosa del mondo, stavolta insieme alle maison Brimoncourt e Gardet, dal blanc de blancs al millesimato 2013 passando dal Rosè!
paolo gori
Calcamura Chianti Classico 2020
Andrea Rojas presenta la prima annata del suo vino in San Casciano. L’enologa cilena ci racconta di come si è innamorata di San Casciano e delle sue potenzialità enoiche grazie a questo fazzoletto di terra tra olive e colline dolcissime. L’esordio, sangiovese con un piccolo saldo di cabernet sauvignon , presenta un frutto esplosivo e nitidissimo molto sancascianese.
Valleprima – “Terre d’Argilla” 2015 – Toscana Ciliegiolo IGT
Artemio Compagnucci di Terre d’Argilla racconta la sua storia d’amore con il Ciliegiolo e l’importanza nella storia dei vitigni italiani. La sua versione in quel di Montespertoli non è l’unica in purezza nel territorio e mostra una vocazione speciale di questo territorio per il vitigno che nel bicchiere mostra muscoli grazia e una eleganza rustica che conquista, soprattutto in abbinamento con carni in umido e salsate.
Venerdi 14 aprile San Casciano Olio e Vino! Un Classico sempre in crescita
L’associazione San Casciano Classico torna in Trattoria con una serata di approfondimento sul Vino e sull’Olio di questo erritorio di eccellenza con abbinamenti gustosi e intensi. Scopriamo a fondo una delle UGA di maggior successo del Chianti Classico con 7 cantine , 7 vini e 7 oli EVO in abbinamento al menu di Paolo Gori dalla ciaccia di Pasqua fino al Dolce e Forte di Caccia passando per zuppa di piselli e pancetti e Pici con le briciole. Come la scorsa volta avremo tanto grande sangiovese in assaggio con un menu che esalterà questo territorio fatto di frutto e intensità, tensione salina e brezze di freschezza sorprendenti. Un territorio dove anche l’Olio extra vergine di oliva è grande protagonista…
Le Serre nuove dell’Ornellaia Bolgheri DOC 2020 Tenuta dell’Ornellaia
Opulenza e stile rigoroso, Le Serre Nuove è progredito molto negli ultimi anni assumendo un rango molto più alto del classico “second vin” della Tenuta. Con il grand vin Ornellaia oggi più elegante e sfumato, Le Serre Nuove diviene l’alfiere della ricchezza sbandierata e salina di Bolgheri tra rimandi fruttati e corposi di more di rovo, mirtilli, cassis, floreale di viola e un cangiante sottofondo speziato e tostato di una complessità invitante.
Casisano Rosso di Montalcino 2020
Ecco un esempio perfetto della nouvelle vague del Rosso a Montalcino! Note squillanti rosse di lamponi e fragole e melograno si mescolano a note speziate leggere e tostate del legno grande di affinamento. Ma è al sorso che questo Rosso di Montalcino di Casisano 2020 colpisce per come sa essere preciso accattivante senza essere ruffiano ma soprattutto sferzante di tannino e bella profondità.
Aleatico Stillo Petricci e del Pianta Igt Toscana 2020
Daniele Petricci ci racconta di un amore per l’uva aleatico nato all’isola d’Elba è sfociato in un loro vino struggente saporito e perfetto su torte e preparazioni al cioccolato.
Ornellaia 2014 Bolgheri Superiore DOC “L’Essenza”
Annata considerata minore ma perfetta per esprimere un’idea di Ornellaia più rarefatta ed essenziale ma sempre affascinante, la 2014 ha tutto per affascinare chi lo stappa in questo momento. Naso straordinario con intensità speziata molto evidente, bordolese nella struttura con rimandi di sandalo, vetiver, verbena su un tappeto di sottobosco elegante e dimesso tra more di rovo, amarene, cassis. Imponente la parte di macchia mediterranea perchè il frutto è meno roboante del solito quindi si esaltano componenti altrimenti meno in primo piano. Il risultato al sorso soprattutto è di una profondità e una eleganza purissima, capace di far capire il fascino del terroir bolgherese in tutte le sue sfaccettature e finezze, compreso un tannino fitto e morbido che rinnova le sensazioni balsamiche ad ogni sorso. In abbinamento meglio su cacciagione da piuma che cinghiale o preparazioni eccessive viste il corpo esile e sfumato ed è anche un grande vino da chiacchera e da divertenti confronti con altre grandi zone da cabernet mondiali.
Venerdi 17 marzo Ornellaia e Cinghiale!
Torna la serata dedicata al principe dei vini di Bolgheri con il piatto più impegnativo della cucina toscana preparato da Paolo Gori, il cinghiale in dolce e forte! Ma non sarà l’unico abbinamento goloso della serata…
La Sala Campo All’Albero Toscana IGT 2019
Uno dei più famosi supertuscan degli anni ’90 torna in pista con questo blend merlot 70% e cabernet sauvignon 30% da vigneti a 200-310 metri sul livello del mare su suolo di calcare, galestro di alberese e argilla rossa. Vinificato in acciaio poi passa 18 mesi in barrique francesi a grana fine e bassa tostatura, di primo, secondo e terzo passaggio. Il risultato è un vino ampio e soffice, dai rimandi speziati (incenso, pepe bianco, talco) e fruttati carnosi e scuri tra mirtillo, cassis, lavanda e mela rossa.